Catania-Chievo (1-2) : pagelle
Di:Sebastiano Battiato
Fonte:calciocatania.com
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Catania in Toscana
DI:Sebastiano BattianoIl comunicato ufficiale della società etnea che annuncia il ritiro anticipato in Toscana:Il Catania anticipa la partenza per la Toscana, in vista della gara in programma domenica alle 15 a Firenze: oggi trasferimento in tarda mattinata e primo allenamento nel pomeriggio. Tutti convocati, ad eccezione degli indisponibili Barrientos e Sciacca e dei giovani Donnarumma e Suarino.
Fonte:calciocatania.com
Catania prova a ripartire
Di:Sebastiano BattiatoLa sconfitta contro l'Inter ha confermato che il Catania di Atzori sta comunque crescendo: quattro pareggi e una vittoria, una miniserie positiva di cinque risultati utili consecutivi che la prestazione di San Siro ha dimostrato non essere stata casuale. Positivo anche l'atteggiamento evidenziato dai rossoazzurri a Milano, quando anche sullo 0-2 non hanno smesso di proporre il loro gioco e di tentare sortite offensive per riaprire la partita. I complimenti di Mourinho (è stata una sofferenza), valgono comunque moltissimo, e da qui si può andare avanti: Siamo partiti troppo piano dice comunque Gianluca Atzori analizzando la partita di San Siro e abbiamo commesso parecchi errori in fase di impostazione a centrocampo. In questo dobbiamo ancora crescere e trovare maggiore continuità. Nel secondo tempo c'è stata una buona reattività e abbiamo dimostrato un bel carattere. Contro il Chievo dovremo cercare di fare meglio fin dall'inizio.
Fonte:eurosport.com
Chievo che dopo un ottimo avvio è tornato nella parte destra della classifica complice anche la sconfitta contro il Milan. Anche Mimmo Di Carlo fa autocritica: Non abbiamo il killer instinct, quando eravamo in vantaggio e abbiamo avuto le occasioni per chiudere il match non siamo state in grado di sfruttarle. In Serie A nessuno ti perdona nulla. Figuriamoci il Milan. Catania rappresenta una sfida importantissima in chiave salvezza.
Gli etnei dovrebbero confermare il 4-3-2-1 con Mascara (nella foto) e Ricchiuti alle spalle di Morimoto e Ledesma dall'inizio all'esordio all'assoluto dal primo minuto dopo l'infortunio che lo ha tenuto quasi sei mesi lontano dai campi. Il Chievo sarà privo di Pinzi, squalificato, e di Bogdani. Fiducia a Granoche dal primo minuto.
Verso Catania-Chievo: 23 i rossazzurri convocati dal tecnico Gianluca Atzori
Di:Sebastiano Battiato
Fonte:ccalciocatania.it
Questi gli atleti a disposizione:Portieri –21 Andujar, 30 Campagnolo, 1 Kosicky.Difensori –22 Alvarez, 18 Augustyn, 33 Capuano, 12 Marchese, 2 Potenza, 6 Silvestre, 3 Spolli, 23 Terlizzi.Centrocampisti –27 Biagianti, 5 Carboni, 4 Delvecchio, 13 Izco, 8 Ledesma, 16 Llama, 17 Moretti, 24 Pesce, 19 Ricchiuti. Attaccanti –7 Mascara, 15 Morimoto, 9 Plasmati.
Contro il Chievo serve un riscatto
Di:Sebastiano BattiatoArchiviata la partita di Milano contro l’Inter e le succesive polemiche, specie sulla formazione scelta inizialmente da Atzori, il Catania è tornato al lavoro a Massannunziata per preparare il prossimo incontro che si terrà mercoledì sera al Massimino. Per questo turno infrasettimanale sarà di scena il Chievo di Mimmo Di Carlo, che ieri sera nel posticipo è stato sconfitto dal Milan per 2-1. La squadra clivense dovrà fare a meno dello squalificato Pinzi, autore della rete nella partita contro i rossoneri. Nel Catania, invece, ancora a parte Sciacca e Martinez, che difficilmente saranno pronti per la gara di dopodomani. Visto l’importanza della gara, speriamo di vedere una squadra battagliera e non timorosa, come quella vista nel primo tempo di San Siro. Mascara, quasi certamente, tornerà titolare, forse anche Ricchiuti, per supportare l’unica punta Morimoto. Dopo il debutto di sabato, probabile innesto dal primo minuto anche di Ledesma.
Fonte:alècatania.com
La Curva Nord sospende le proprie attività
Di:Sebastiano Battiato
Fonte:alècatania.com
Vista l’insostenibile situazione venutasi a creare intorno al movimento ultras italiano;Visto soprattutto l’estremo accanimento nei confronti della tifoseria catanese che ormai da due anni a questa parte è costretta a convivere con diffide “gratuite” e non solo…Viste le ultime norme restrittive con l’avvento della tessera del tifoso e dopo i noti fatti di Bergamo dove un “accurata” gestione dell’ordine pubblico è costata ben 57 diffide ai sostenitori rossazzurri.PER TALI MOTIVIIl gruppo portante della curva nord di Catania ha deciso di sospendere le proprie attività organizzative. Sia chiaro per tutti, non è uno scioglimento ma una decisione temporanea dettata dagli eventi MAI SCESI A COMPROMESSI NOI SEMPRE E COMUNQUE…A SOSTEGNO DI UNA FEDE
IL PALERMO VERSO IL MATCH CON L'INTER
PAGELLE CAGLIARI-GENOA
Canini 7 Schierato nell'inedito ruolo di terzino destro per l'improvvisa assenza di Marzorati, l'ex atalantino non demerita. Nel primo tempo fa fatica a contenere Palladino, ma presidia con autorità la propria fascia di competenza. Nella ripresa, con il Cagliari all'assalto del fortino ligure, si proietta con convinzione in avanti, fornendo un utile supporto al centrocampo nelle fasi cruciali del match. Stoico fino all'ultimo, conclude la propria partita finendo a sportellate con Sculli. Da applausi.
Lopez 4,5 Troppo grave l'errore che rischia di vanificare la rincorsa del Cagliari. Uno svarione non degno di un giocatore che ha alle spalle oltre 400 presenze tra i professionisti: il peso dell'età inizia a farsi sentire, urge trovare il coraggio di fare un passo indietro. Allo stato attuale, Canini e Astori forniscono garanzie decisamente maggiori.
Astori 6 Qualche imprecisione di troppo in una partita comunque sufficiente. Soffre la mancanza di un riferimento offensivo stabile negli avversari, con Floccari che spesso finiva con l'arretrare per favorire l'inserimento dei centrocampisti.
Agostini 6,5 Gara dai due volti. Poco preciso e confusionario in fase offensiva, diventa prezioso nelle concitate battute finali, quando i rossoblù si lanciano generosamente in avanti. Da una sua progressione nasce il rigore poi trasformato da Nenè.
Dessena 5,5 Sfortunato nell'occasione del primo gol genoano, non riesce a fornire un contributo convincente, finendo quasi fagocitato nelle maglie del centrocampo ligure. Meglio in avvio di ripresa, quando pressa con maggior convinzione e si propone con concretezza in area di rigore: coglie un clamoroso palo, col pallone che poi finisce tra i piedi di Biondini per l'1-1.
(dal 65' Lazzari 6,5 La zampata del potenziale campione. Segue Matri, s'inserisce e si dota di una freddezza finlandese per battere Amelia e regalare i tre punti al Cagliari)
Conti 5,5 Ancora lontano dagli standard di rendimento ai quali ha abituato i tifosi rossoblù, coglie una clamorosa traversa alla mezz'ora del primo tempo. Nella ripresa, tanto lavoro oscuro ma un apporto poco consistente alla manovra offensiva.
Biondini 6,5 Riappropriatosi con orgoglio della maglia da titolare, offre una prestazione tutta sostanza, non negandosi qualche ragionata sortita dalle parti di Amelia. Con la voracità del rapace regala l'1-1 alla sua squadra, zittendo con rabbia i fischi piovuti dal settore distinti.
Cossu 7,5 Simply the best. Per il cuore, la voglia, l'impronta che dà a questo Cagliari. Lo trovi ovunque, pure marcato in maniera asfissiante dai centrocampisti della formazione di Gasperini, che gli riserva un trattamento tutto speciale. Nella ripresa, emergono schiumanti la rabbia e l'orgoglio: giocate sempre illuminanti, con tocchi deliziosi e dribbling di gran classe. E il marchio tattico della casa, quello svariare costantemente lungo tutto il fronte offensivo. Manca giusto il gol, cercato in due occasioni senza fortuna; esce stremato, al 90'. Chapeu.
(dal 90' Barone s.v.)
Jeda 6 Tanto fumo, poco arrosto e molte botte. I difensori liguri non risparmiano qualche generosa randellata all'attaccante brasiliano, che è più a contatto con il terreno del Sant'Elia con le terga che con i piedi. La classe, quella, c'è sempre: le sue ripartenze in velocità sono da manuale del calcio, per citare un altro ex goleador carioca. Esce, provato, per lasciare spazio a Matri.
(dal 69' Matri 6,5 Semplicemente perfetto nel calarsi nel match. Si allarga a sinistra, mette in difficoltà Papastathopoulos e Biava e serve il pallone decisivo a Lazzari. Un pieno di morale in vista della gara dell'Olimpico).
Nenè 6,5 Fatica nel primo tempo, sovrastato dai centrali del Genoa. Cresce nella ripresa, contendendo con caparbietà ogni pallone alto ai dirimpettai rossoblù: si presenta con encomiabile coraggio sul dischetto, trasformando chirurgicamente il rigore concesso da Gava.
Allegri 6,5 Diamogliene atto: a Catania lo criticammo per i cambi, che oggi ha azzeccato in pieno. Le manovre correttive apportate nella ripresa sono state decisive ai fini del risultato: coraggiosissimo nell'inserire Matri al posto di Jeda, lasciando in campo per tutti i 90 minuti Nenè.
Arbitro 5,5 Gava sbaglia soprattutto nella distribuzione dei cartellini: Rossi, Moretti e Papastathopoulos - già ammoniti - sono stati più volti risparmiati dal secondo provvedimento disciplinare. Il rigore appare netto, complessivamente le decisioni più importanti sono assunte in maniera corretta.
GENOA Amelia 5,5; Papastathopoulos 5, Moretti 5, Biava 6, Bocchetti 6,5; Rossi 5, Milanetto 5, Juric s.v. (30' p.t. Zapater 6); Palladino 6,5 (36' s.t. Esposito s.v.), Floccari 6,5 (18' s.t. Sculli 5), Mesto 5,5. In panchina: Russo, Modesto, Palacio, Crespo. All: Gasperini 5,5.
La Nuova Sardegna - Allegri esalta la squadra: "Vittoria di carattere"
Pazienza se in sala stampa Gasperini sbraita contro Gava e i suoi collaboratori: «No comment» taglia corto Allegri. Ma i tifosi non scordano che l’anno scorso il Cagliari subì un’ingiusta espulsione di Cossu e giocò, e perse, in 10 per oltre un’ora. Di fatto, un motivo in più per gioire. «Mi è piaciuta la compattezza, abbiamo mostrato maturità ed è arrivata l’intensità che ci ha sempre contraddistinto. E’ stato una sorta di test da superare».
In breve, la prima vittoria casalinga stagionale, è una sorta di ricompensa per un gruppo che si è mostrato solido al momento giusto. «Proprio alla vigilia di questa partita abbiamo parlato con i ragazzi dell’avvio disastroso dell’anno scorso. Poi, abbiamo messo su un filotto positivo fino alla trentaduesima. Ma quella è stata una bella favola che si è chiusa il 31 maggio. Quest’anno ci sono sei nuovi giocatori, è tutto diverso e più complicato, basta vedere il Livorno che è andato a vincere all’Olimpico con la Roma. Per mantenere la categoria - spiega Allegri - si deve lottare sempre, e sarà molto più difficile anche perché la quota salvezza sarà intorno ai 40 punti. Dovremo abituarci a soffrire e i ragazzi vanno aiutati sempre».
Sulla partita, poche storie. L’allenatore livornese la prende larga. E parte dalla reazione decisa e ordinata di Conti e soci. «Mi è piaciuto il modo di ripartire nonostante lo svantaggio. Sul saper riprendere il filo del gioco in qualsiasi situazione di sofferenza, abbiamo lavorato in settimana. E la risposta è arrivata come volevamo. Ci è andata bene e sonso più che soddisfatto». In sintesi, una vittoria costruita nei dettagli: «Ero fiducioso, nel primo tempo abbiamo fatto bene e ho pensato che avremmo trovato il vantaggio prima dell’intervallo. Poi, il Genoa ha difeso con dieci uomini dietro la palla nella propria metà campo. Ma alla fine la nostra forza è stata premiata».
Inevitabile il richiamo ai cambi, argomento “caldo” fin dal dopo Catania. «Jeda è uno di quelli che ha giocato di più, ed era un po’ stanco. Ho lasciato Nené per tenere un riferimento alto al centro dell’area. Dessena era un po’ in difficoltà e con Matri, visto che loro avevano tre giocatori ammoniti, ho cercato la forza e la velocità. Forse, per una volta sono stato anche un po’ fortunato». Fortuna e audacia. Con una voglia di essere spregiudicati, propositivi. Allegri annuisce. E tira dritto: «Ripeto, vorrei che anche i tifosi capissero che i ragazzi non hanno mai fatto mancare l’impegno. Talvolta si sbaglia, ma l’errore tecnico fa parte delle cose. Invece, quel che noi dobbiamo capire, tutti assieme, è quanto sia complessa la corsa per stare in serie A. Ma stavolta - ha concluso Allegri - la squadra va applaudita».
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