Livorno-Palermo Le voci dallo spogliatoio


DI DAVIDE PAMPANIN

FONTE. CALCIOMERCATO.COM 18710/09 ORE 18.00

All'Armando Picchi il copione è quello di un film già visto: gli amaranto creano, non concretizzano e subiscono una rete in posizione dubbia. Nella domenica che doveva segnare la rinascita della compagine guidata da Vittorio Russo, sono invece, Miccoli al 55', e Balzaretti all'81', a trasformare il poco ispirato Palermo nell'eroe di giornata. Squadre molto corte nel primo tempo, con il Livorno che ci prova con Lucarelli e Pulzetti, e il Palermo che risponde con Miccoli. Brividi al 40' infine, per una brutta caduta di Rivas che perde i sensi e lascia l'Ardenza a bordo di un’ambulanza. La ripresa si apre con il vantaggio del Livorno ma, la gioia per la rete di Danilevicius, segnata al 54', viene azzerata da Miccoli subito dopo. Al 78', protagonista, è ancora Danilevicius, ma la sua rete viene annullata per fuorigioco. Tre minuti dopo è il Palermo a trovare il vantaggio con Balzaretti, su cross basso di Cassani. Livorno-Palermo finisce, così, 1-2, con il Presidente Aldo Spinelli che non si sbilancia sull'eventuale cambio di allenatore.LIVORNO Il Livorno resta a quota tre punti e la corsa verso la salvezza si fa sempre più dura. Nonostante questo, la squadra sembra essere più compatta e pronta a rialzarsi. Lo testimoniano le parole di Romano Perticone a fine partita. 'L'impressione è quella di aver gettato via una grande occasione. C’è, senza dubbio, amarezza, ma adesso dobbiamo riprendere il nostro cammino, il campionato è lungo. Sul primo gol non penso che la nostra sia stata una distrazione, bensì abbiamo peccato di inesperienza: quando fai gol, per mantenere il vantaggio è necessario essere più cinici. Di questa partita dobbiamo prendere le cose positive ma neppure accontentarci della buona prestazione. Da lunedì dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire'.PALERMO La gioia in casa rosanero è evidente, specie per i tre punti raccolti su un terreno considerato da tutti difficile. Sorride Federico Balzaretti, autore della rete che ha segnato la vittoria della formazione guidata da Walter Zenga. 'E' stata una partita equilibrata, il Livorno ha avuto le sue occasioni ma noi siamo stati più bravi a sfruttarle. Abbiamo vinto, siamo contenti, la squadra è rimasta unita, non potevamo ripetere la stessa partita giocata con la Juventus. Quello di oggi, non è stato un brutto Palermo: se Miccoli ha sbagliato mi dispiace. Le nostre sono state due belle azioni, di pregevolissima fattura, sono stato fortunato a coordinarmi. La prestazione c’è stata, abbiamo dimostrato continuità e vincere su un campo come questo non è mai facile'.

Zenga applaude i suoi: "Bravi, non era affatto facile"


DI DAVIDE PAMPANIN

dom, 18 ott 18:24:42 2009 goalcity.com

Inizia a macinare punti, questo Palermo. I rosanero, dopo la grande vittoria contro la Juve, si ripete espugnando il Picchi di Livorno. Walter Zenga si gode il secondo successo consecutivo: "Non era facile vincere contro un Livorno ben messo in campo. I ragazzi sono stati bravi a reagire dopo lo svantaggio e a credere nella vittoria fino alla fine. Ora dobbiamo continuare su questa strada".

Udinese - Atalanta 1 -3


di Orazio Resta
Fonte: aginewson


Udine, 18 ott. - Colori nerazzurri nuovamente indigesti per l'Udinese. Seconda sconfitta di fila per i friulani: dopo quella con l'Inter negli istanti finali, ecco arrivare un altro ko, con l'Atalanta. La squadra di Conte, alla prima vittoria stagionale dopo tre pareggi di fila, espugna il "Friuli" per 3-1, con un gol piu' bello dell'altro. Se a quello di Tiribocchi in avvio (tunnel su Domizzi e tanti saluti ad Handanovic) aveva rimediato subito Lodi, letale per la squadra di Marino l'uno-due firmato Valdes-De Ascentis tra il 25' e il 28' della ripresa. Due prodezze da fuoriarea che consegnano ai bergamaschi un successo meritato oltre che importante; la salvezza e' ancora tutta da conquistare ma la strada e' quella giusta. Senza Di Natale (solo panchina per il capocannoniere, acciaccato), Marino lancia Sanchez al fianco di Corradi e Lodi esterno di centrocampo. Modulo speculare per l'Atalanta, con Tiribocchi-Doni in avanti. Dopo il botta e risposta Tiribocchi-Lodi, Consigli viene impegnato da Inler (bello il sinistro dello svizzero dopo un numero su De Ascentiis). Al 28' Atalanta a un passo dal nuovo vantaggio: Valdes pesca Padoin, piatto sinistro troppo schiacciato a pochi passi da Handanovic e palla che attraversa tutta la porta prima di uscire fuori.
Scampato pericolo per l'Udinese, che soffre pero' le ripartenze nerazzurre: al 32' Doni sparacchia alto dopo l'ottimo lavoro di Tiribocchi. Qualche fischio per l'Udinese che prova a cambiare marcia nella ripresa. D'Agostino trova pronto Consigli, poi sempre da fuori, Inler sfiora il palo. Al 22' Marino si gioca la carta Di Natale, ma nel giro di tre minuti l'Atalanta spacca in due la partita trovando due autentici gioielli: al 25' con Valdes (azione personale), al 28' con De Ascentis (dopo un pregevole colpo di tacco di Doni). Handanovic non puo' arrivare su questi due bolidi da fuoriarea e bergamaschi clamorosamente sull'1-3. Conte gioisce e s'infortuna, poi e' anche fortunato quando Pepe al 33' centra in pieno il palo. Marino mastica amaro, prima gioia per Conte.

Udinese, Marino: "Niente alibi, sconfitta meritata"


di Orazio Resta
Fonte: tuttomercatoweb.com


Lucidissimo, limpido e intellettualmente onesto come sempre, Pasquale Marino non cerca scusanti di sorta per giustificare la sconfitta interna sorprendentemente subita dalla sua Udinese contro l'Atalanta: «Non dobbiamo cercare alibi, è successo altre volte che ci ritrovassimo con un sacco di nazionali appena rientrati dai rispettivi impegni, e ciò nonostante avevamo ottenuto buoni risultati, dunque non nascondiamoci dietro a un dito: non abbiamo disputato una partita positiva. Un discreto primo tempo con alcune variazioni rispetto alla formazione-tipo da metabolizzare, poi l'Atalanta ha segnato due gol straordinari, ed è giusto che alla fine sia andata così».

Le pagelle di lazio-samp

di Orazio Resta
Fonte: tuttomercatoweb.com



MUSLERA 7
Si esalta al 17’ quando dispiega la manona sinistra su un tiro a giro ravvicinato di Cassano. Al 20’ si distende in tuffo per respingere un colpo in spaccata di Padalino. Al 22’ si oppone bene a Mannini su tiro rasoterra in diagonale. Superbo quando smanaccia in angolo una punizione pericolosissima di Ziegler al 75’. A 3’ dalla fine pugno in faccia a Pazzini mentre esce nel tentativo di anticiparlo.

SIVIGLIA 6
Schierato nell’inedito (ma vecchio) ruolo di terzino destro, che aveva ricoperto soltanto l’anno scorso il 2 maggio a Milano contro l’Inter. Se la cava bene in fase difensiva. In avvio mette anche una toppa su un errore di Diakité che poteva costare caro. Non benissimo in fase di impostazione, dove cerca sempre le vie orizzontali.

DIAKITE’ 6
Un po’ irruento all’inizio, al 14’ regala un pallone incredibile a Pazzini: meno male che arriva Siviglia a mettere una pezza. Nel primo tempo ogni tanto sorveglia Pazzini, nella ripresa spesso va a uomo su Cassano. Nel finale abbatte Ziegler in area ma Orsato non vede il fallo.

CRIBARI 6,5
Gioco pulito senza amnesie. Preziosissimo e lucido nei minuti finali.

KOLAROV 6
Fa il suo, ma è meno propositivo del solito. Si sveglia al 55’ con un gran tiro rasoterra, poi nel finale scaglia un bolide su cui Cruz non può avventarsi.

BROCCHI 7
La quantità c’è, anche se all'inizio si vede che è appena rientrato da un lungo infortunio. In sintonia con Siviglia, quando il difensore calabrese va a prendere Mannini, l’ex milanista va a coprire sulle sovrapposizioni. Esagerata l’ammonizione. Nel secondo tempo ci mette ancora più grinta e serve anche un cross per la testa di Mauri su cui è bravissimo a distendersi Castellazzi.

BARONIO 6
Solito ordine. Al 18’ tenta la conclusione da fuori. Forse ci mette un po’ troppa foga per stoppare Cassano ad inizio ripresa ma il giallo appare comunque eccessivo. Così come in occasione del secondo: Baronio entra in scivolata, ma anticipa Cassano prendendo pienamente il pallone, prima di “sollevare” anche l’avversario.

MAURI 6,5
Poco più che invisibile nel primo tempo. Nella ripresa parte bene: è più propositivo e si fa vedere di più. Due i suggerimenti per Rocchi nei primi 10’ del secondo tempo. Al 65’ spreca una bella occasione quando da solo in area spara fuori al volo. Gran colpo di testa al 92’ su cui è bravissimo Castellazzi.

MATUZALEM 7
All’11’ scambio con Zarate che lo mette in condizione di calciare a rete: fuori di poco. Spesso viene triplicato dagli avversari. Che carattere quando al 42’ pareggia subito i conti. Nella ripresa è un po’ ovunque. “Inciampa” sul possibile 2-1.

ZARATE 7
Il primo squillo al 7’ è il suo che si accentra in mezzo al triangolo Ziegler-Rossi-Poli e prova così a spaventare la difesa doriana. Non entra in partita e lo stiramento al 25’ sembra averlo messo KO, ma al 38’ prova a dare una scossa alla gara quando si accentra dalla sinistra e lascia partire il bolide che però termina alto. Grande spunto al 90’ quando innesca Cruz dopo una serpentina letale.

ROCCHI 7
Al 9’ si fa vedere anche lui con un diagonale che però non impensierisce Castellazzi. Al 30’ l’intenzione è quella dell’euro-gol, ma colpisce male il pallone. Mette in porta Matuzalem con un assist splendido in occasione del gol. Sbaglia una rete su invito di Mauri all’inizio del secondo tempo.

DABO n.g.

CRUZ 5,5
Due occasioni in 3 minuti. Difficile correggere in rete di tacco il bolide di Kolarov; difficile anche sparare addosso a Castellazzi in uscita. In suo favore c'è da dire che entra tardi per dimostrare di essere subito in partita, ma (forse) un grande attaccante si vede anche da questo.

LICHTSTEINER n.g.

BALLARDINI 6
Dovremo essere veloci e profondi in attacco” aveva detto in conferenza stampa pre-gara. Purtroppo non è accaduto. La formazione di Pechino stavolta non ha “portato bene”. Con questo schieramento il possesso palla è comunque favorevole agli avversari (la percentuale alla fine della partita parla chiaro) e la Lazio sembra meno arrembante.


Sampdoria: Castellazzi 7; Stankevicius 6, M.Rossi 6, Lucchini 6, Ziegler 7; Mannini 6,5, Poli 6,5, Palombo 7, Padalino 5,5; Cassano 6, Pazzini 7. Zauri 6
All.: Delneri 7

Arbitro: Orsato 5

I TIFOSI

Curva Nord: striscione in omaggio ai 22 anni degli Irriducibili (18/10/87-18/10/09 Auguri Irriducibili – combattere è un destino). Solita razione di fischi per Cassano, ma stavolta non sono neanche troppo assordanti. Bell’esordio per i nuovi cori. Sciarpata fitta solo per metà ad inizio ripresa. Bravi a spronare la squadra al momento giusto. Nel secondo tempo chiamano anche il cambio di Foggia (che non avverrà anche complice l’ingiusta espulsione di Baronio), improvvisandosi allenatori. Calano nel finale. Qualche fischio alla fine della gara.

I sampdoriani: sono circa 700. Fischiano nel pre-partita sul video della finale di Coppa, tentando di esorcizzare i brutti ricordi. Telone con il volto di Paolo Mantovani all’ingresso in campo. Continui e potenti i cori nel corso della gara, soprattutto il solito “Doria! Doria! Doria!”. Anche loro calano d’intensità nel finale di partita.

Pulvirenti: «Catania, fischi incomprensibili»


DI DAVIDE PAMPANIN
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT.IT 18/10/09 ORE 19.00

CATANIA, 18 ottobre - Nel giorno delle prime volte in casa Catania, Gianluca Atzori festeggia il primo successo in A della sua carriera. Una vittoria che consente agli etnei di sbloccarsi allontanando contestazione e venti di crisi. Il presidente Nino Pulvirenti è chiaro: «Abbiamo vinto una partita difficilissima contro una squadra molto chiusa, il nostro portiere non ha dovuto effettuare neppure una parata, abbiamo subito un gol solo a causa di una prodezza di un avversario, eppure a dieci minuti dalla fine c'era chi, invece di sostenerci, ci fischiava. Un atteggiamento simile è incomprensibile. Se si continua così, siamo all'inizio della fine». «Certe cose - aggiunge Pulvirenti - sono successe a Messina nell'anno della retrocessione. Bisogna stare uniti perchè altrimenti non si va da nessuna parte. Questa squadra merita molto di più di quanto non dica la classifica, eppure c'è qualcuno che, in malafede, fa finta di non accorgersene».
ATZORI - Atzori evita di soffermarsi sui fischi: «Preferisco godermi questo risultato e dedicarlo ai genitori di Brian Filipi, mio ex giocatore a Ravenna, scomparso qualche settimana fa, ai miei collaboratori e alla società. Vincere in queste condizioni, quando sai di non poter sbagliare, non era facile, eppure i ragazzi hanno fornito una grande risposta caratteriale». «Il Cagliari - continua Atzori - ci ha fatto gol solo grazie a una giocata straordinaria di Dessena, per il resto non abbiamo rischiato nulla. Non è stata una gara straordinaria sul piano della qualità, ma di assoluta intensità. Adesso che ci siamo sbloccati, potremo giocare con maggiore serenità».RICCHIUTI - Anche per Adrian Ricchiuti è una giornata senza precedenti. L'ex riminese, a 31 anni, può festeggiare, la prima rete in A. «Sono felice per il gol - dice l'argentino - frutto di uno schema eseguito alla perfezione, ma la mia gioia è dovuta soprattutto al fatto che finalmente abbiamo ottenuto la vittoria. Dopo una lunga carriera nelle categorie inferiori, celebrare una rete in Serie A è una soddisfazione non da poco. La cosa più importante, però, è esserci sbloccati. Questo successo ci darà tranquillità. La sostituzione? Ho rimediato una lieve contrattura al flessore, ha fatto bene il tecnico a rimpiazzarmi».ALLEGRI - Il Massimino non porta bene al Cagliari, sempre sconfitto a Catania nelle ultime tre stagioni. L'allenatore Massimiliano Allegri non nasconde il rammarico: «Abbiamo disputato una buona partita, ma abbiamo pagato a caro prezzo alcuni errori. Sul piano della prestazione non ho molto da rimproverare ai ragazzi. Serve, però, un minimo di attenzione in più». «Non è la prima volta - aggiunge l'allenatore dei sardi - che la squadra viene penalizzata da alcune disattenzioni evitabili. Il Catania si è avvicinato alla nostra area solo sporadicamente, ma è stato bravo a trovare il guizzo giusto. Noniostante la partita si fossse incanalata su binari che non ci erano sfavorevoli, non siamo riusciti a finalizzare un paio di offensive propizie e alla fine siamo stati castigati. La lotta per la salvezza? È molto aperta, credo che quest'anno non basteranno 40 punti per mettersi al sicuro».
DESSENA - Elogi unanimi per Daniele Dessena, autore di una prodezza in rovesciata applaudita anche dal pubblico catanese: «Mi hanno detto - commenta il centrocampista - che qui era successo solo con Zico e Zola. Sono onorato di essere in così nobile compagnia, ma devo volare basso. Una rete da centravanti? Non so, diciamo che se provi una giocata così devi crederci sino in fondo e avere la convinzione giusta per azzardarla. È quel che ho fatto io. La reazione di Potenza dopo la mia esultanza? Non volevo offendere nessuno, il mio non era un gesto irrispettoso, ma solo un modo per dire 'mamma mia cosa ho fattò. Se qualcuno si è risentito, mi scuso».

Orsato e Pazzini frenano la Lazio: è sindrome Olimpico

di Orazio Resta
Fonte: tuttomercatoweb.com


E’ sindrome Olimpico. Prosegue il digiuno di vittorie tra le mura amiche della squadra biancoceleste, che non centra i 3 punti nella Capitale dal lontano 23 agosto contro l’Atalanta. Una Lazio convincente a fasi alterne non riesce ad avere la meglio di una Sampdoria tonica ed organizzata, che prima passa in vantaggio con il solito Pazzini, poi si fa riprendere da Francelino Matuzalem.
Ballardini sceglie dieci undicesimi della formazione che ha trionfato in quel di Pechino contro l’Inter. L’unica novità è in difesa, dove viene concesso un turno di riposo a Lichtsteiner con Siviglia che scala a destra e Cribari che viene confermato in mezzo. La sosta ha svuotato l’infermeria biancoceleste: per l’occasione, oltre al difensore calabrese, recuperano Diakitè e Cristian Brocchi a centrocampo. Il rientro dell’ex rossonero spinge il tecnico ravennate a riproporre il rombo a metà campo, con Baronio regista basso e Matuzalem alle spalle di Rocchi e Zàrate. Ne fa le spese Pasquale Foggia che parte dalla panchina, al pari del recuperato Julio Cruz.
Classico 4-4-2 per Gigi Del Neri che in difesa deve rinunciare allo squalificato Gastaldello. Al suo posto gioca il giovane Marco Rossi, mentre a sinistra Ziegler vince il ballottaggio con l’ex Zauri. Linea verde anche a metà campo, dove Poli fa le veci di Tissone e Padalino è preferito a Bellucci come vice Semioli. In avanti la coppia Pazzini e Cassano fornisce un banco di prova significativo alla difesa capitolina.

“Serve la Lazio migliore”, ha tuonato Ballardini alla vigilia. Un monito raccolto dai biancocelesti che, nonostante l’aggressività doriana, cercano di assumere già in avvio il comando delle operazioni. La prima iniziativa degna di nota giunge allo scoccare del 9’, quando capitan Rocchi brucia sul filo del fuorigioco la linea difensiva ospite. La posizione è invitante, ma il diagonale è flebile. 2’ più tardi sale in cattedra Zàrate. L’argentino semina pedine avversarie e libera Matuzalem nel cuore dell’area. Il numero 8 carioca è bravo a liberarsi nello stretto, ma manca il bersaglio a pochi metri da Castellazzi. Il doppio pericolo scuote Cassano e compagni che alzano il baricentro e si affacciano pericolosamente in avanti. Al 17’ è proprio il genio di Bari Vecchia a seminare il panico sull’out di destra: dribbling su Diakitè, destro a giro sul secondo palo che trova Muslera reattivo. La Samp prende coraggio e tra il 20’ ed il 22’ esalta nuovamente i riflessi dell’estremo difensore sudamericano che prima toglie dall’angolo un colpo di testa di Padalino, poi chiude lo specchio ad un diagonale ravvicinato di Mannini. La partita vira. Gli uomini di Del Neri fanno gioco, sfruttando la catena di sinistra dove Mannini e Cassano, coadiuvati dalle sovrapposizioni di Ziegler, creano più di un grattacapo a Siviglia e Brocchi. Ci prova Baronio a mettere ordine, ma la manovra è compassata ed ostruita dal pressing organizzato della mediana ligure. Serve la giocata del singolo, come quella tentata al 38’ da Zàrate. La mattonella è quella che sbloccò la finale del 13 maggio, ma l’esecuzione è sorvola la traversa. La giocata del numero 10 biancoceleste spezza solo momentaneamente la buona vena ospite che dopo 2’ trovano la rete del meritato vantaggio. Cassano (liberatosi in modo dubbio di Siviglia) gode di troppa libertà tra le linee, scambia con Pazzini che innesca il taglio di Padalino. L’esterno svizzero, indisturbato, pennella nel cuore dell’area per il “dimenticato” ex centravanti viola. Il colpo di testa è perfetto e la Samp mette la freccia. Il passivo riaccende l’orgoglio capitolino che nell’ultimo affondo della prima frazione di gioco riporta in partita la Lazio. E’ il minuto 42, quando Rocchi riceve la sfera spalle alla porta e con un assist al bacio premia l’inserimento centrale di Matuzalem. Questa volta il diagonale è chirurgico e Castellazzi è battuto.

La ripresa si apre senza variazioni di formazione, ma con la stessa intensità con cui era tramontato il primo tempo. La Lazio spinge sull’acceleratore sull’asse Mauri – Rocchi. Nell’arco di 5’, il centrocampista brianzolo mette due volte il capitano in condizione di far male, ma il bomber veneto manca il bersaglio in modo maldestro. La partita viaggia sul filo dei nervi ed al 9’ Padalino paga le conseguenze. Già ammonito entra in modo cruento su Kolarov: doppio giallo e Samp in 10. La superiorità numerica impone ai padroni di casa di fare gioco ed al 15’ è ancora Matuzalem con una deviazione ravvicinata a lambire il palo di Castellazzi. Del Neri corre ai ripari inserendo Zauri per l’ottimo Poli, con Ziegler che trasloca a centrocampo. La Lazio prende gradualmente il sopravvento e al 21’ costruisce un occasione colossale: Brocchi pennella per il solissimo Mauri che da ottima posizione rischia l’esterno mancino volante, mancando lo specchio della porta. La bilancia della partita sembra pendere dalla parte della Lazio, ma al 27’ Orsato torna protagonista. Baronio in scivolata sembra anticipare nettamente Cassano, ma per il fischietto di Schio l’intervento è in ritardo e per il play-maker bresciano scatta la seconda ammonizione. A poco servono le proteste furenti dell’Olimpico. La parità numerica è ristabilita e la partita torna a sorridere ai blucerchiati che riprendono a ruminare gioco e corsa, al cospetto di una Lazio che non riesce più a ripartire con incisività. A 10’ dal termine Ballardini richiama Matuzalem e Rocchi per Dabo e Cruz, ma è la Samp a farsi minacciosa con un terra-area dalla distanza dell’ispirato Cassano. Dopo qualche minuto di tregua la partita si riaccende in zona extra – time, quando è la formazione biancoceleste a collezionare due clamorose occasioni per strappare i tre punti. Al 46’ Zàrate si esibisce in una percussione personale inarrestabile che proietta Cruz a tu per tu con Castellazzi. Il gol sembra fatto, ma l’argentino calcia debolmente sui piedi dell’estremo portiere doriano. Non è l’ultimo rimpianto, perché dopo una manciata di secondi il portiere di Gorgonzola si supera togliendo dall’incrocio una deviazione area di Mauri. E’ l’ultimo sussulto di una sfida avvincente che non sfata il tabù casalingo della compagine di Ballardini.

PAGELLE CAGLIARI -CATANIA


DI DAVIDE PAMPANIN
FONTE: DATASPORT.IT 18/10/09


CAGLIARI
Marchetti 6.5 Meno decisivo che in altre occcasioni, è comunque sicuro su un paio di botte dalla distanza dei catanesi.
Lopez 6 Un errore nel primo tempo che quasi consente a Paolucci di puntare la porta, è costretto a un fallo tattico su Llama nel finale.
Agostini 6.5 In fase difensiva fa valere tutta la sua esperienza. Appoggia la manovra d'attacco e mette in mezzo tre cross pregevoli.
Canini 6.5 Controlla senza troppi problemi Paolucci, qualche problema in più sugli scattanti Mascara e Morimoto.
Matheu 6.5 Partita dopo partita dimostra di essere in grado di giocare in questo campionato. Buona la sua copertura sulla destra, un pò legnoso sui cross.
Biondini 7 Un'altra prestazione tutta corsa, contrasti e inserimenti.
Lazzari 6.5 Approccio col match positivo, gioca diversi palloni sbagliandone pochi.
Parola s.v. Entra nel finale.
Fini 5.5 Non incide come in altre partite, lascia scoperto qualche spazio di troppo e fatica a dialogare con i compagni.
Conti 6.5 Nella ripresa sale in cattedra e con i suoi lanci illumina la manovra della squadra.
Matri 7.5 Il suo ingresso in campo trasforma l'attacco del Cagliari: prima impegna Bizzarri, poi trova con un pò di fortuna il gol partita.
Cossu 6 Parte molto bene, poi si spegne col passare dei minuti. Qualche volta dovrebbe preferire la conclusione verso la porta all'assist.
Jeda 5.5 Qualche ripartenza utile alla squadra, ma non trova mai un guizzo dei suoi.
Acquafresca 5 Approccio troppo morbido alla partita. Vero che è poco servito ma non si danna granchè.

CATANIA
Bizzarri 6 Reattivo su una prima occasione di Matri, poco può sul gol partita.
Silvestre 6 Gli attaccanti avversari difficilmente lo superano, molti i suoi recuperi importanti.
Stovini 6.5 Contiene bene Acquafresca e frena in un paio di occasioni l'irruenza fisica di Matri, non ha particolari colpe sul gol partita.
Silvestri s.v. Entra nel finale.
Capuano 7 Sfiora il gol in un paio di circostanze e la sua prestazione è positiva anche in fase difensiva.
Potenza 5.5 Un pò nervoso, non appoggia come come potrebbe le azioni d'attacco e le incursioni di Agostini gli creano qualche problema.
Biagianti 5 Perde il duello con la linea mediana avversaria. Prova a tamponare ma senza grande successo.
Baiocco 5.5 Soffre il dinamismo di Conti e, soprattutto, Biondini.
Carboni 5.5 Si impegna ma fa rimpiangere l'assenza di Ledesma. Troppo imprecisi alcuni suoi passaggi.
Tedesco 6.5 Nel primo tempo è un pericolo costante per la difesa cagliaritana, peccato che al 40' non trovi il tempo per calciare a rete.
Llama 5.5 Ci mette troppo tempo a trovare la giusta posizione in campo.
Mascara 6 Sfiora il gol con un gran tiro al volo nel primo tempo, nella ripresa non riesce a trovare spazi.
Paolucci 5 Ruba un pallone importante a Lopez ma poi calcia in malo modo verso la porta. La sua partita in pratica finisce qua.
Morimoto 6.5 Con la sua mobilità tiene in apprensione la difesa sarda. Forse andava inserito prima.

(R. Datasport, DTS)

Il Catania punisce il Cagliari Sconfitta a 2 minuti dalla fine

di Davide Pampanin

Fonte: unionesarda.it 18/10/09 ore 18.00

Al "Massimino" di Catania i rossoblù incassano la seconda sconfitta consecutiva in campionato. Due a uno il risultato finale. Non è bastato un gol assolutamente straordinario di Daniele Dessena

Il Catania rompe il tabù. All'ottavo tentativo, i siciliani conquistano la prima vittoria in campionato superando il Cagliari grazie al decisivo guizzo di Martinez nel finale. In una gara bloccata tra due formazioni che giocano guardandosi allo specchio, non è semplice trovare varchi. Spazi intasati, frequenti raddoppi di marcatura e poche emozioni. La differenza la fanno il talento che ispira le giocate chiave di Ricchiuti e Dessena, quest'ultimo autore di un gol da antologia in rovesciata, e la tenuta mentale del Catania, che allontana la contestazione in arrivo credendo sino in fondo alla vittoria e trovandola grazie alla combinazione tra il nuovo entrato Morimoto, prezioso per vivacizzare le offensive catanesi, e Martinez, autore di una prestazione in crescendo.

PARTITA. Moduli speculari e squadre che si annullano a vicenda per larga parte della prima frazione di gioco. Nei primi 35 minuti l'unico spunto degno di nota è un'accelerazione di Cossu, che serve Matri, autore di un diagonale di poco fuori. La monotonia del primo tempo è spezzata da due pregevoli gol che riscattano la noia precedente. Gli etnei passano per primi con un bello schema su punizione: tocco di Llama per Potenza, palla a Mascara che al volo chiude il triangolo servendo Ricchiuti, lesto a girare in rete di prima intenzione. Il primo gol in A dell'argentino, seguito da un'esultanza polemica di Mascara nei confronti dei sostenitori in tribuna, zittiti a gesti dopo qualche fischio piovuto dagli spalti, fa guadagnare fiducia ai catanesi, che sfiorano il raddoppio con un sinistro di Marchese, potente ma d'un soffio a lato.

L'ANTOLOGIA DI DESSENA. Un attimo prima di andare negli spogliatoi, è Dessena a ristabilire l'equilibrio con una spettacolare rovesciata su cross dalla destra di Marzoratti. Gesto tecnico straordinario, che strappa applausi anche al pubblico di casa e produce qualche attimo di tensione in campo, dove Potenza protesta con l'autore del gol per la sua esultanza, ritenuta troppo plateale.

NELLA RIPRESA. L'incontro si anima un po' nella ripresa, quando il Catania cerca di alzare il ritmo aprendo anche qualche spazio che il Cagliari tenta di sfruttare nelle ripartenze. La formazione di Atzori ci prova con un colpo di testa fuori di Silvestre su corner di Llama e va a un passo dal gol con Martinez, che si gira bene in area ma colpisce la traversa con un destro ravvicinato. La spinta dei padroni di casa sembra esaurirsi, il pubblico comincia a contestare, ma a due minuti dalla fine i siciliani trovano la giocata vincente: Morimoto indirizza in area un cross che Martinez corregge in rete di testa sovrastando Astori e regalando alla gente del Massimino la prima gioia stagionale. Per il Cagliari è la seconda sconfitta consecutiva.

TABELLINO.

Catania (4-3-1-2): Campagnolo sv, Potenza 6, Silvestre 6.5, Augustyn 5, Marchese 6, Izco 5.5, Carboni 6.5, Llama 5.5 (18' st Biagianti 6), Ricchiuti 6.5 (32' st Pesce sv), Martinez 7, Mascara 6 (11' st Morimoto 6.5). (21 Andujar, 8 Ledesma, 9 Plasmati, 23 Terlizzi). All.: Atzori 6.5.

Cagliari (4-3-1-2): Marchetti 6, Marzoratti 6 (42' st Barone sv), Canini 6, Astori 5.5, Agostini 6, Dessena 7, Conti 6, Lazzari 6, Cossu 6 (22' st Biondini 5.5), Matri 5 (42' st Nenè sv), Jeda 6. (24 Lupatelli, 6 Lopez, 18 Parola, 23 Larrivey). All.: Allegri 6.

Arbitro: Damato di Barletta 6.5.

Reti: nel pt 36' Ricchiuti, 45' Dessena, nel st 42' Martinez.

Livorno-Palermo 1-2: la cronaca


di Davide Pampanin
Fonte: siciliatoday.net 18/10/09 ore 18.00 il palermocalcio.it

Modulo speculare per i labronici, schierati con Pulzetti alle spalle di Tavano e Lucarelli. In avvio di gara buona la manovra della formazione palermitana che spinge con le incursioni degli esterni Cassani e Balzaretti. Al 13’ calcio di punizione battuto da Miccoli dai trenta metri, testa di Kjaer, palla alta sopra la traversa. Al 17’ velleitario tentativo di Rivas su calcio di punizione dalla lunga distanza con la sfera che termina sul fondo.
Quattro minuti più tardi è decisivo l’intervento con il piede di Rubinho, che respinge un colpo di testa a botta sicura di Pulzetti sul cross dalla sinistra di Pieri.
Al 24’ la risposta dei rosa con Miccoli, che entra nell’area di rigore livornese ma svirgola il tiro con il mancino da buona posizione. Al 32’ pregevole spunto di Pastore che mette in mezzo dalla sinistra, ma De Lucia in uscita anticipa Miccoli.
Cinque minuti dopo, pregevole giocata di tacco del capitano del Palermo che prova a servire un compagno in area, ma la difesa di casa è puntuale e allontana la minaccia.
Al 41’ attimi di paura per Rivas, che nel tentativo di colpire la palla su un calcio di punizione batte violentemente la nuca a terra perdendo i sensi: il numero 4 amaranto viene portato via in ambulanza, al suo posto entra Candreva.
Dopo l’intervallo Zenga sostituisce Pastore con Nocerino, mentre nel Livorno Danilevicius subentra a Tavano. Al 6’ della ripresa azione di contropiede dei padroni di casa con Bergvold, che apre a destra per Danilevicius ma il traversone del nuovo entrato è impreciso.
Al 9’ l’attaccante lituano realizza la rete del vantaggio toscano deviando un tiro da fuori area di Candreva. Ma è immediata la reazione del Palermo che, dopo appena due minuti, ristabilisce la parità con capitan Miccoli, abile a beffare De Lucia con un pallonetto di destro.
Al 14’ assist di Pulzetti per Candreva che calcia in porta dai venti metri, nessun problema per Rubinho che blocca la sfera. Due minuti dopo nuovo avvicendamento tra i rosanero: fuori Cavani, dentro Succi.
Al 27’ splendida parata di Rubinho sulla bordata di Pulzetti da fuori, sulla respinta Candreva non inquadra lo specchio della porta.
Al 31’ ammonizione pesante per Kjaer che, diffidato, salterà la gara casalinga di domenica prossima contro l’Udinese.
Due minuti più tardi Danilevicius supera di testa Rubinho, ma l’arbitro Tagliavento non convalida la rete per la posizione di fuorigioco della punta labronica. Al 36’ il Palermo si porta in vantaggio: cross teso dalla destra di Cassani e potente conclusione mancina di Balzaretti che non lascia scampo a De Lucia.
Dopo il gol rosanero Zenga manda in campo Bertolo al posto di Simplicio, mentre Russo cambia Pulzetti con Cellerino.
Al 45’ insidioso calcio di punizione battuto da Miccoli che sfiora la traversa.
Due minuti dopo, tentativo di Lucarelli su calcio piazzato, palla fuori di poco. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro Tagliavento fischia la fine: il Palermo raggiunge quota 12 in classifica, il Livorno resta fermo a 3 punti in un ultima posizione.

Mantova - Empoli 1-1 la sintesi





fonte: www.youtube.com

Piacenza, impresa sfiorata


di Andrea Ranaldo
Fonte: Eurosport.com


Il portiere del Piacenza, Christian Puggioni: 'E' stata una partita giocata a viso aperto soprattutto dopo il gol di Moscardelli. Ho fatto tre-quattro parate decisive, come nel primo rigore intuito su Iunco. Ma l'arbitro ha regalato qualche brivido in più al pubblico nel secondo rigore assegnato, dove c'era solamente una punizione indiretta. Alla fine ho visto troppo nervosismo in campo tra le due squadre con l'esagerata espulsione di Ardemagni e l'ammonizione di Iorio dopo un loro battibecco'.

Allegri non si dà pace: "Non meritavamo di perdere, ma paghiamo OGNI nostro errore"


di Davide Pampanin

fonte: goal.com 18/10/09 ore 18.00


Il tecnico sardo è amareggiato per la sconfitta subita al Massimino.

Stavolta è stato il Catania a negare la gioia dei tre punti alla squadra di Allegri.Ecco le dichiarazioni rilasciate dal tecnico sardo."La sconfitta di oggi è chiaramente immeritata. Abbiamo pagato a caro prezzo gli errori che abbiamo fatto, e siamo stati puniti. Il nostro obiettivo d'ora in poi è quello di lavorare, cercando di concedere meno occasioni".Ma nello specifico su cosa bisogna migliorare: "Non certo sull'aspetto psicologico, ma solo sulle singole situazioni. Se staremo più attenti faremo sicuramente meglio".

Livorno: ansia per Rivas


di Davide Pampanin

Fonte: eurosport.it 18/10/09 ore 17.00


Al 41' del primo tempo della gara con il Palermo il difensore centrale del Livorno Nelson Rivas è uscito dal campo in barella ed è stato trasferito in ospedale in ambulanza dopo essersi infortunato durante un'azione di gioco. Il colombiano è caduto pesantemente a terra e ha sbattuto la testa. Trasportato all'ambulanza a bordo campo, è stato preso in consegna dai volontari del 118 che lo hanno accompagnato in ospedale. Da loro si è poi appreso che Rivas ha subito un trauma cranico commotivo e per qualche momento ha perso i sensi. E' stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Livorno con massima priorità d'urgenza, in codice rosso.

Frosinone, il sogno continua


di Andrea Ranaldo
Fonte: Eurosport.com


L'attaccante del Frosinone, Alfredo Cariello: 'Siamo una squadra che sia in casa che fuori vuole imporre il proprio gioco. Oggi abbiamo dimostrato di essere in palla e di meritare questi tre punti. Temevamo il Modena, perché dopo le vittorie con Reggina e Torino si è dimostrata una squadra forte. Noi siamo venuti a giocarci la partita con umiltà, cercando di giocare come sappiamo fare noi e ci è andata bene anche su qualche episodio. Se riusciamo a mantenere l'umiltà e a giocarci le gare sabato dopo sabato, possiamo fare grandi cose'.

Saudati sugli scudi, Gulan la delusione


fonte: www.pianetaempoli.it





BASSI 6 - Assolutamente incolpevole sul gol, si dimostra sempre attento e puntuale negli interventi. In crescita.

IACOPONI 6 - Meglio nella ripresa, forse all'inizio paga anche un pò l'emozione del "debutto". Gioca nel complesso benino e per il futuro può essere una valida alternativa a Vinci.

ANGELLA 7 - "Golden Boy" gioca alla sua maniera, preciso quasi impeccabile. Da ordine alla difesa e si muove sempre bene anche in fase di non possesso.

KOKOSZKA 6,5 - Di ritorno dalla nazionale è subito buttato nella mischia e se la cava egregiamente.

GULAN 5,5 - Lo abbiamo già detto, non è un terzino sinistro, ma dovendolo giudicare per la gara in questione la prova non può essere sufficiente. Nel primo tempo viene sempre scavalcato dai lanci lunghi, e sul gol mantovano ha le sue responsabilità.

MARIANINI 5,5 - Non è una delle giornate migliore per lui e mister Campilongo se ne accorge facendogli tirare il fiato anzitempo.

ANTONAZZO 5,5 - Entra e gioca 25 minuti nei quali non lascia il segno.

MUSACCI 6 - Alterna buone giocate a qualche amnesia, di sicuro c'è che è in crescita ed i presupposti per il futuro ci sono. Aspettiamo tempi migliori.

VALDIFIORI 6,5 - E' il soldatino azzurro, lotta, scalpita corre e oggi ha avuto anche una palla gol interessante. Per rendimento nel complesso del campionato il migliore ed anche oggi esce a testa alta.

EDER 5 - Non riesce quasi mai a saltare l'uomo, e spesso è troppo prevedibile. Questo non è l'Eder che mezza serie A voleva.

PASQUATO 6,5 - Buona la gara di Christian, troppo poco impiegato in questa stagione ma oggi potrebbe aver creato una pista per altre apparizioni da titolare. Fin quando è stato in campo è stato il migliore dei nostri.

CORALLI 9 - Qualcuno dirà, come nove? Beh uno che entra gioca dieci minuti e fa gol deve prendere nove. La sua uscita sconquassa gli equilibri azzurri.

SAUDATI 6,5 - Non ha fatto gol, ma ha preso una traversa ed ha giocato per la squadra sia in fase offensiva sia in quella di interdizione. Il miglior Luca della stagione.

VANNUCCHI 6 - Prova a dare ordine al match, ma il Mantova era tutto all'arrebbagio e lui può poco.


CAMPILONGO 6 - Aprezzabile la scelta tattica volta ad una gara offensiva. Azzecca i cambi e non ha colpe se Coralli deve abbandonare anzitempo il campo creando qualche problema in fase di organizzazione. Deve pero' motivare di più la squadra.

CALCIO: PULVIRENTI, PER IL CATANIA LA VITTORIA DELLA CONFERMA



Di: Sebastiano Battiato
Fonte: Adnkronos.com

"Questa di oggi e' stata la vittoria della conferma. Il nostro lavoro paga, i ragazzi hanno lottato e sono tre punti importanti per la nostra classifica dopo una serie di risultati utili. Contro l'Inter, domenica prossima, andremo con la forza del nostro lavoro, con la giusta umilta' a giocarci le nostre carte contro una squadrastellare". Lo ha detto il presidente del Calcio Catania Antonino Pulvirenti rispondendo ai giornalisti dopo la vittoria per 2 a 1 della squadra etnea sul Cagliari.

Padova, le dichiarazioni dei protagonisti


di Andrea Ranaldo
Fonte: Padovacalcio.it

MISTER SABATINI

Il Grosseto poteva fare altri gol, poi abbiamo sbagliato anche il rigore e pensavo fosse davvero difficile raddrizzare la partita. Invece questa squadra ha dimostrato un'altra volta di essere in forma e in assoluto il suo valore caratteriale.E' stata una partita difficile, l'avevamo preparata in una certa maniera ed eravamo partiti bene, poi abbiamo preso quei due gol e abbiamo dovuto cambiare.Il 4-3-3 nel secondo tempo? Dopo aver segnato il primo gol volevamo mettergli più pressione, per questo è entrato Soncin. Sappiamo bene che è un giocatore importante per noi, lo ha dimostrato anche oggi.

ANDREA CANO

Un po' di emozione all'inizio poi è passata. Volevamo venire qua per far la nostra partita e possibilmente vincerla, poi quelle due reti... Siamo stati bravi, questa squadra ha dimostrato che quando ce n'è bisogno sa tirare fuori qualcosa di più. A 33 anni ho esordito in B, sono contento di poter essere ancora utile a questa squadra. Una dedica speciale a mia moglie e mia figlia che hanno vissuto al mio fianco questo periodo non sempre facile.

ANDREA SONCIN

La nostra esultanza? Un omaggio al preparatore atletico Paolo Baffoni e ai suoi esercizzi di core stability. Giusto rendere omaggio anche a chi come staff tecnico, fisioterapsti e magazzinieri non ha la stessa nostra visibilità ma lavora con noi per lo stesso obiettivo.

Empoli: domani la ripresa degli allenamenti


di Giovanni Di Noia




La squadra, dopo la dura trasferta di Mantova, ha goduto una giornata di riposo.

La ripresa degli allenamenti e' fissata per domani 19 Ottobre 2009 alle ore 15.30 allo stadio Carlo Castellani di Empoli.

Chievo-Bari Le voci dallo spogliatoio


di Marc Spinelli
fonte:calciomercato.it

Il Bari ritrova il sorriso al Bentegodi. La squadra di Ventura ottiene una vittoria importante e ferma la corsa del Chievo. Almiron al 2' deposita in rete un bell'assist di Allegretti. Ranocchia al 65' piazza il colpo del ko, sorprendendo Sorrentino con una precisa inzuccata su perfetto invito di Kutuzov. All' 81' Bogdani riaccende la speranza dei gialloblù, deviando in porta un assist di Yepes. Nel finale Gillet miracoloso su una doppia conclusione ravvicinata di Yepes e Pellissier. Il Chievo recrimina per un fallo di mano in area di Donati non sanzionato da Candussio.

CHIEVO

L'attaccante del Chievo, Erjon Bogdani: 'L'assalto finale avrebbe meritato un altro esito. La sconfitta però non deve cancellare quanto di buono abbiamo fatto fino ad oggi. Il Bari ha fatto gol negli unici tiri in porta. Mi è piaciuta la nostra reazione, con il Milan vogliamo subito voltare pagina'

E' un Domenico Di Carlo triste, quello che parla del suo Chievo dopo la sconfitta casalinga maturata contro il Bari: "Facciamo tesoro dei nostri errori, e ripartiamo da questi. Il gol iniziale ci ha complicato molto le cose perché abbiamo concesso loro la possibilità di interpretare la partita come volevano. Dobbiamo continuare a lavorare, solo così eviteremo gli errori fatti contro il Bari".

Corvia: Lecce sualla strada giusta



di Filippo Capurso
Fonte: CDS Puglia

Lecce, chi ben co­mincia? Già, perché con l'anticipo di venerdì sera contro la Salernitana, è ini­ziato quel poker di gare che, sino al 31 ottobre vedrà la squadra giallorossa impe­gnata sul 'suo' campo, anche se sabato prossimo nel ruo­lo di 'ospite' del Gallipoli e naturalmente De Canio spe­ra di conquistare quanti più punti è possibile, per rilan­ciarsi in un torneo la cui classifica, con i risultati di ieri, ha cominciato ad allun­garsi.«L'importante è aver vin­to, verificando, sia pure per una parte della gara, delle risposte positive che cerca­vo », ha commentato il tec­nico leccese al termine del­lo scabroso confronto con un avversario modesto, ma per ciò stesso portato a fre­nare slanci ed a spezzare ritmi. « Proprio le partite contro formazioni con pro­blemi di classifica, a volte, nascondono le maggiori in­sidie ».Il 'lampo' di Corvia, dopo poco più di 20', ha permesso comunque al Lecce di gesti­re la partita, dettando i tem­pi e collaudando anche del­le posizioni in campo, consi­derato che gente come De­fendi (venerdì squalificato) quando è assente non è fa­cilmente rimpiazzabile, an­che se Lepore si è dannata l'anima per rispondere alle disposizioni tattiche ricevu­te.E proprio Corvia, assieme all'inesauribile Marilungo, ha rappresentato una delle note liete della serata, non solo per la pregevole rete realizzata con perfetta scel­ta di tempo e rapidità di conclusione, ma anche per il modo in cui ha interpreta­to la gara sino a quando è stato in campo, proponen­dosi come spina nel fianco della difesa campana.«Lo aveva detto alla vigi­lia - ha detto alla fine -. La sosta ha fatto bene a tutti, specie a me che inseguo una perfetta condizione atletica e sto lavorando in­tensamente per tornare al miglior rendimento. La mia felicità non è solo per aver segnato ancora, ma anche per il fatto che quel gol ha propiziato una vittoria im­portantissima dopo la scon­fitta di Cittadella».E’ la seconda volta che una rete di Corvia diventa determinante ai fini del ri­sultato: l'altra è stata alla 7° giornata, contro il Mantova, quando ha trasformato un calcio di rigore a 4' dalla fi­ne. Non mena vanto perso­nale, ma sottolinea l'impe­gno di tutta la squadra: «L'approccio è stato quello giusto e, se c'è un rammari­co, sta nel non aver saputo o potuto sfruttare le occa­sioni che si sono presenta­te. Io e Marilungo ci siano cercati e trovati, correndo tantissimo. Certo, dobbiamo ancora migliorare, soprat­tutto nelle ripartenze e nel­la gestione del possesso palla. Ma il tempo ci aiute­rà ».La ripresa degli allena­menti è fissata per lunedì mattina: il medico sociale dr. Palaia dovrà valutare le condizioni di Mazzotta, uscito dal campo sul finire della gara per una distorsio­ne al ginocchio.

Reggina a un bivio



di Filippo Capurso
Fonte: tuttoreggina.com


Dopo la sconfitta con l'Ancona, adesso le prospettive sono fosche. Una Reggina che lascia sconcertati, una prestazione da far venire i brividi e che fa temere conseguenze ancora più peggiori. Doveva essere la gara del riscatto e invece si è trasformata nella gara della definitiva caduta in una crisi pesante e senza apparenti vie d'uscita. Sarebbe facile mandare via il tecnico Novellino, che ha sicuramente le sue responsabilità, sarebbe fin troppo facile togliere un giocatore dal campo, ma in questa situazione è evidente come tutta la Reggina sia ad un bivio e in un momento davvero delicato della sua storia recente. Continuare in questa maniera, dimostrando in campo una svogliatezza, una inadeguatezza alla categoria, un'approssimazione tattica elevata alla millesima, gli amaranto rischiano di doversi guardare le spalle, dove purtroppo incombe la terza serie. E' esagerato parlare in toni così talmente drastici, addirittura di retrocessione, ma questa squadra dà l'impressione al tifoso di avere qualcosa in meno alla voce motivazione.
Capitolo Novellino. Tanti indizi fanno una prova e, nonostante un'assunzione di responsabilità, ha poi sparato contro società e squadra, anche a ragione, per carità, ma quando si arriva a questo, qualcosa si è rotto all'interno, il rapporto squadra-allenatore probabilmente, ma evidentemente anche con i rapporti con lo staff. Novellino ha tentato di evitare il possibile esonero al 34esimo, quando ha sostituito Pagano per cambiare modulo, un evento incredibile per chi è cresciuto a pane e 4-4-2, ma abbiamo assistito ad un ulteriore mancanza di risposte della squadra. E non bisogna avere la disonesta intellettuale di pensare che l'ingresso di Brienza potesse dare il tanto agognato rilancio, perchè Franco è un giocatore con una limitata autonomia, che infatti si è notata subito. La società non può mandarsi a casa, anche perchè probabilmente sarebbe la fine della Reggina, la squadra resta questa fino a gennaio e l'unico componente che può cambiare è proprio l'allenatore, che però ricordiamolo, a parole del presidente Foti, rappresenta e ha rappresentato un grande sacrificio economico per la compagine amaranto. Dire addio a Novellino sarebbe una sconfitta per tutti, anche per le casse sociali. E' ad un bivio la Reggina, non c'è che dire, e si affida al presidente Foti e al direttore Martino, per dare l'imput decisivo ad una risalita possibile sulla carta, ma che deve avere presupposti diversi da quelli visti ieri.

Giovanissimi: Torino vs Legnano = 3 - 0


fonte: www.torinofc.it



Campionato Giovanissimi Professionisti - 4° Girone di Ritorno

Torino vs Legnano = 3 - 0

Reti: 30' pt. Errore (To), 1' st. Graziano (To), 15' pt. Cavaglià (To).

Quarta vittoria in quattro gare anche per i Giovanissimi Nazionali di mister Fogli. I granata, impegnati quest'oggi al campo Agnelli, hanno superato i pari età del Legnano grazie alle reti dei centrocampisti Marco Errore e Giovanni Graziano e dell'attaccante Francesco Cavaglià.

Prossimo turno: Juventus vs Torino, domenica 25 ottobre

CHIEVO-BARI 1-2


di Marco Spinelli
fonte: acchievoverona.it


Una sconfitta per i gialloblù con il Bari, che passa al Bentegodi grazie ai gol di Almiron e Ranocchia. Di Bogdani il gol del 2-1 nel finale della ripresa.

Il Chievo scende in campo dopo la settimana di sosta contro il Bari di Ventura. Parte in attacco Granoche al fianco di Pellissier, dall’altra parte un’unica punta, il veronese Meggiorini. A sorpresa passa in vantaggio dopo appena due minuti il Bari con un colpo di testa di Almiron che supera Sorrentino, il Chievo incassa e prova l’immediata reazione prima con un tiro di Granoche e poi con una conclusione centrale di Marcolini bloccata da Gillet. Pressano i gialloblù, che, dopo il ko iniziale, dettano i ritmi della partita chiudendo in difesa i pugliesi: al 22’ Pellissier mette al centro una palla d’oro per Marcolini che colpisce troppo debolmente per sorprendere il portiere avversario e alla mezz’ora, dopo un tocco di Granoche, Luciano sbaglia di poco la rete del pareggio. Nella parte finale del primo tempo, che si chiude sullo 0-1, il Bari si fa vedere dalle parti di Sorrentino, decisivo, con la complicità di Frey, su un colpo di testa ravvicinato di Barreto. Parte subito in attacco il Chievo contro un Bari che cambia qualcosa al 10’ inserendo l’ex Langella per Allegretti. Manovrano con gran decisione i gialloblù: bel tiro su punizione dalla trequarti di Marcolini intercettato da Granoche che non riesce ad andare a segno, poi un presunto colpo di mani di Donati in area con il Chievo che protesta ma Candussio fa proseguire. I gialloblù ci credono e un intervento strepitoso di Gillet sul capitano al 15’ nega la gioia dell’1-1. E proprio nel momento migliore, dopo l’ingresso in campo di Bogdani e Kutuzov, il Bari centra il 2-0, con un gol di testa di Ranocchia che sorprende Sorrentino. Si complicano le cose per i gialloblù, Di Carlo inserisce forza fresche mettendo in campo Bentivoglio e Ariatti e il Chievo accorcia le distanze con Bogdani imbeccato da Yepes sulla sinistra. Ancora sette minuti a disposizione più recupero, ma è un Bari che non molla e che sfiora il 3-1 con Meggiorini su una veloce ripartenza. Succede di tutto nel finale, batti e ribatti del Chievo in area avversaria, ci provano Luciano, Bentivoglio, Yepes e Bogdani ma la palla non vuole entrare e dopo quattro minuti di recupero Candussio archivia il risultato, 2-1 per il Bari.

Reggina in ritiro. Foti: "Paga la squadra"



di Filippo Capurso
Fonte: tuttoreggina.com

Reggina fin da oggi in ritiro a Catona. Il presidente Foti ha precisato che il ritiro sarà a spese della squadra. si continua con Novellino, salvo clamorosi ripensamenti dell'ultima ora. Il presidente vuole dare un segnale forte ai giocatori, che secondo lui, sono stati sopravvalutati. Sarà davvero necessario tirare fuori gli attributi e l'orgoglio.

CALCIO, CATANIA; ATZORI: UNA VITTORIA IMPORTANTE



di:Sebastiano Battiato
fonte:La repubblica
Gianluca Atzori, tecnico del Catania, è soddisfatto dopo il primo successo in questa stagione, ottenuto contro il Cagliari. "Sapevamo che era difficile far bene con una squadra come il Cagliari che gioca bene al pallone, soprattutto fuori casa - dichiara l'allenatore etneo -. Per noi non era per niente facile. Naturalmente cercavamo questa vittoria, inseguita fino all'ultimo. Non giocando magari brillantemente come in altre partite ma mi interessava riuscire a sbloccarci. Era pesante a livello psicologico non vincere dopo sette partite. Dedichiamo allenamenti interi a palle inattive e nel caso del primo gol è andata bene, i ragazzi hanno seguito bene lo schema ed è arrivato il gol. Abbiamo giocato meglio in altre partite ma oggi contava vincere".

Cari resta. Intanto arriva Amerini



di Filippo Capurso
Fonte: solosalerno.it

Marco Cari resta sulla panchina granata, almeno per ora. Questo è quanto trapelato dalla dura mattina di lavoro della società granata, che ha visto il presidente Antonio Lombardi ed il ds Nicola Salerno analizzare la situazione e decidere sul da farsi. La sconfitta di Lecce ha lasciato il segno, ma al presidente è piaciuta la reazione della squadra, specie nella ripresa, almeno dal punto di vista caratteriale. Per questo sembrerebbe riconfermata la fiducia a Marco Cari, almeno per un’altra gara. Si tratta quindi ancora una volta di una fiducia a termine, di un’ulteriore chance per il tecnico di Ciampino che si gioca il tutto per tutto sabato prossimo nello spareggio salvezza con il Crotone.
Sul fronte mercato intanto la società granata è vicina all’ingaggio dell’ex centrocampista modenese Daniele Amerini. Fiorentino di nascita, classe 1974, Amerini è cresciuto nelle giovanili della Fiorentina. Calciatore dalle grandi potenzialità, Amerini ha giocato in moltissime squadre, tra le quali Vicenza, Lucchese, Verona, Pistoiese, Palermo, Venezia, Pescara, Arezzo, Modena, Reggiana e Frosinone. Tra le migliori stagioni sicuramente le ultime quattro, con le due stagioni a Modena (nello scorso campionato), e le stagioni a Frosinone e a Reggio Calabria in serie A nel 2006-2007.
Centrocampista centrale dai piedi buoni, Amerini può giocare sia davanti alla difesa, che in posizione più avanzata, a ridosso delle punte. Dotato di un buon lancio e di un’ottima capacità di verticalizzazione, Amerini potrebbe far fare quel salto di qualità in più al centrocampo granata, troppo fisico e muscolare.
Insomma con Capone sempre più lontano, De Ascentis passato all’Atalanta (tra l’altro oggi in rete) e Longo, non molto gradito al ds Salerno, sembra proprio che sia Amerini il ventesimo giocatore che la Salernitana inserirà nella sua lista. Domani infatti potrebbe essere il suo giorno e date anche le buone condizioni atletiche di cui gode, visti i suoi allenamenti nonostante sia stato senza squadra finora, ci sono buone possibilità di vedere il centrocampista fiorentino scendere già in campo con il Crotone sabato prossimo.

L'allenamento di questa mattina


fonte: www.torinofc.it




Allenamento defaticante per chi ha giocato di più contro l'Ascoli, questa mattina, in Sisport. Ha regolarmente lavorato con il gruppo Loria, mentre sono tornati a correre Rivalta e Zanetti. Gasbarroni e Belingheri verranno domani sottoposti rispettivamente a risonanza magnetica e ad ecografia per la valutazione dei loro infortuni (distorsione della caviglia e problema muscolare agli adduttori).

Il programma di domani prevede una sessione di allenamento pomeridiana, con porte aperte in Sisport a partire dalle ore 15.00. Alle ore 14.00 l'incontro tra i media ed un protagonista granata.

Coppola: frattura composta del malleolo peroneale destro


fonte: www.torinofc.it




Manuel Coppola è stato sottoposto questa mattina ad un primo accertamento specialistico presso la clinica romana Villa Stuart, dopo gli esami di ieri sera all'ospedale di Ascoli Piceno susseguenti al brutto infortunio occorsogli durante il primo tempo di Ascoli vs Torino: la diagnosi è di frattura composta del malleolo peroneale destro.

Manuel verrà sottoposto domani mattina ad un'ulteriore visita specialistica dal professor Mariani, dopo la quale verranno concordati i tempi per l'intervento chirurgico e, di conseguenza, comunicata la prognosi.

Ventura: "Sono davvero contento"



di Tiziana Garofalo



Come non essere soddisfatti dopo una gara vinta meritatamente su di un campo difficile come quello di Chievo. Mister Ventura (nella foto, fonte asbari.it), appena arriva in sala stampa ha un grande sorriso ed il motivo è facile intuirlo “Sono soddisfatto. Venir qui, su questo campo contro questo Chievo ed aver vinto mi soddisfa. Abbiamo letto bene la gara."


Alla viglia c'era timore visti anche i tanti infortuni ma la squadra ha risposto bene: Tutti hanno fatto bene, sono contento perchè credo che abbiamo vinto meritatamente anche se devo essere sincero su quella mischia a fine gara... ho perso qualche capello. A questopunto rimane sempre il rammarico per quei punti persi per strada che avrebbero potuto farci avere una classifica invidiabile per una neopromossa. ”

Di Carlo: "Dobbiamo ripartire subito"


di Tiziana Garofalo


Così il mister Di Carlo (nella foto, fonte chievoverona.it) al termine della gara persa contro il Bari: "Ho visto un Chievo diverso dalle ultime uscite. Sicuramente il gol preso nei primissimi minuti del primo tempo ci ha penalizzati. In questo modo abbiamo dato spazi al Bari che notoriamente è una squadra brava nelle ripartenze".

Il mister poi non ha voluto commentare l'operato dell'arbitro anche se aggiunge: "per dare un rigore a noi, ce ne vuole, ma questo non deve essere un alibi. Adesso dobbiamo subito ripartire già dalla sfida contro il Milan.

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Promossi&Bocciati di Catania-Cagliari: Dessena fa un goal da CINETECA, Jeda e Matri sottotono

Di Davide Pampanin


Fonte: goal.com 18/10/09 ore 18.00

CATANIA, 18 ottobre 2009 - Per una volta leggiamo la partita attraverso i freddi numeri. Quattro tiri in porta complessivi delle due squadre: totale, tre gol e una traversa. Che dire? Attaccanti chirurgici o match bruttino ravvivato da qualche lampo? Vanno bene tutte e due le risposte. Va bene, soprattutto, al Catania, che batte 2-1 il Cagliari e trova la prima vittoria in campionato. Tre punti che fanno fare ai rossazzurri un bel balzo in classifica: dal penultimo posto, infatti, i siciliani scavalcano il Siena e il Bologna e agganciano proprio i sardi. PERICOLO MALAKA — Un balzo come quello di Jorge "Malaka" Martinez che, all'88', ha segnato il gol del 2-1. L'uruguaiano, che già in precedenza aveva timbrato la traversa, decolla sopra Astori e batte Marchetti. Premio meritato per lui, il più attivo nel Catania. Non a caso più pericoloso quando ha dovuto agire da secondo violino davanti, e non da prima punta. Decisivo, in tal senso, l'ingresso di Morimoto (autore dell'assist per Martinez) a irrobustire l'attacco al posto di uno spento Mascara. Ma non è stato solo il capitano del Catania quello spento.

GIOIA RICCHIUTI — La partita, infatti, in generale ha viaggiato a ritmi bassi. Qualche sprazzo ogni tanto, ma nulla più. Tipo gli altri due gol, arrivati a pochi minuti di distanza nel finale del primo tempo. Vantaggio iniziale del Catania con Ricchiuti, alla prima gioia in A (a 31 anni). Rete da raccontare bene, per come è arrivata: schema su punizione con Llama che passa rasoterra a Potenza, da questi al volo per Mascara, che fa la sponda di testa per Ricchiuti. Facile, il tocco dell'argentino sull'uscita di Marchetti. Di Zenga, insomma, qualcosa è rimasto: le magate sui calci piazzati. IN VOLO — Il gol di Dessena, invece, più che raccontarlo bisognerebbe guardarlo e riguardarlo. Un capolavoro, nulla di diverso. Su cross dalla destra l'ex centrocampista del Parma galleggia in aria e con una rovesciata dal dischetto mette la palla all'angolino. Campagnolo, preferito in porta ad Andujar, reduce dai viaggi transoceanici con la nazionale argentina, nemmeno prova la parata. Il pareggio, seppur momentaneo, è così servito: e il pubblico di casa, con sportività, applaude la giocata di Dessena. CREDERCI — Applaudirà ancora di più il gol di Martinez. Nonostante sia stato meno bello di quello del Cagliari. Una rete che vuol dire ossigeno per il Catania, che cancella il numero zero alla casella "vittorie in campionato". Partita onesta dei siciliani, così come quella degli uomini di Allegri, forse un po' troppo rilassati nel finale. I padroni di casa ci hanno creduto maggiormente, in sostanza, attaccando fino alla fine. E si sono meritatila vittoria sfruttando l'unica occasione sul piatto.