Ascoli, ancora a parte Silvestri e Giallombardo
di Marco Fundonifonte: ascolicalcio.net
Si sono sottoposti a terapie Silvestri, certamente indisponibile per sabato e Giallombardo; quest’ultimo venerdì mattina si sottoporrà ad un’ecografia, dal cui esito si stabilirà se potrà far parte dell’elenco dei convocati.
Domani i bianconeri torneranno in campo alle 15:30 al C.S. Cittàdi Ascoli e venerdì alle 15:30 è in programma la rifinitura a porte chiuse allo Stadio.
La Samp ricorda Mantovani
di Rocco Fortunatofonte:eurosport.itSono passati sedici anni, ma nella memoria dei tifosi blucerchiati sembra ieri. 14 ottobre 1993, una data che il pubblico sampdoriano, ma non solo, ricorderà a lungo nella mente. Quel giorno - un altro mondo, un altro calcio - si spegneva Paolo Mantovani, il presidente dello scudetto e della Grande Sampdoria. Una squadra capace di vincere anche tre Coppe Italia, una Supercoppa e una Coppa delle Coppe, e di arrivare sino alla finale della Coppa dei Campioni. Un uomo fuori dal comune, ricordato nel mondo del calcio per il suo fair play, che ha saputo regalare emozioni incredibili a quei tifosi che mai lo hanno dimenticato. Mantovani ha rappresentato l'ultimo grande presidente di un calcio che non c'è più. Quando ancora le partite erano sempre alla domenica, i numeri dall'uno all'undici e le strette di mano valevano più dei contratti. E sono in molti a sperare che il nuovo stadio dei blucerchiati possa essere intitolato proprio a lui, che già ha visto una strada a Genova e una a Roma fregiarsi del suo nome. Sedici anni dopo la Sampdoria lo onora da prima in classifica. Un primato di cui sarebbe stato fiero, con un presidente che Mantovani conosceva bene e con il quale aveva creato un sodalizio importante visto che proprio 'ERG' era il marchio presente sulle maglie nell'anno dello scudetto. Oggi come allora, poi, in campo ci sono la fantasia e la razionalità: come non pensare a Roberto Mancini e Antonio Cassano, ad esempio. In molti in queste settimane spesso confrontano le due realtà, la Sampdoria dello scudetto e quella attuale, e in molti trovano affinità. Di certo, oggi come allora, il clima che si è creato intorno alla squadra è sicuramente particolare. Nessuna pressione, tanto entusiasmo e una serenità che può valere moltissimo in chiave futura. Ancora presto però per guardare troppo in là, anche se proprio Mantovani, quando arrivò alla Sampdoria, mise subito le cose in chiaro promettendo la serie A e lo scudetto. Molti allora sorrisero, ma la storia ha raccontato che aveva ragione...
Chievo - Yepes tornato in gruppo
di Tiziana Garofalo
Marilungo ha voglia di riscatto
di Filippo Capurso
Fonte: uslecce.it
Goleada in amichevole con il Reggio Sud
di Filippo Capurso
Fonte: strill.it
Il dato più rilevante, al di là delle proporzioni del successo, riguarda il ritorno in campo di Franco Brienza a un mese dall'infortunio muscolare patito contro il Vicenza.
L'attaccante di Ischia dovrebbe comunque non partire dall'inizio contro l'Ancona, poichè la condizione non è ancora la migliore possibile, nonostante le due reti messe a segno oggi.
Inutile dire che il suo ritorno potrebbe essere un fattore decisivo nel prosieguo del campionato, dato che questo primo scorcio di torneo ha dimostrato, senza mezzi termini, che la Reggina non può prescindere da Brienza.
Novellino ha tenuto Cacia a riposo, mentre l'innesto di Costa, anche lui sulla via del recupero definitivo, ha reso possibile lo spostamento di Rizzato (autore di ben quattro gol quest'oggi) sulla linea dei centrocampisti, con Pagano a destra e Missiroli a supporto di Bonazzoli, in una posizione più avanzata.
Ovviamente assente Carmona, impegnato con il suo Cile mentre è rientrato alla base Adejo dopo l'esperienza al mondiale under 20.
In grande spolvero Alessio Viola, autore di cinque reti.
Anche quest'anno Messori veste il Sassuolo: presentata la nuova divisa.
Il designer Gianmarco racconta come ha immaginato la nuova divisa per i calciatori:
“Rispetto all’anno scorso avevo voglia di creare qualcosa di più casual, più divertente e meno “serio”; qualcosa con cui i calciatori si sentissero a proprio agio e liberi di muoversi.
Ho creato un tessuto dalla mano tecnica dello stesso tono blu elettrico del pantalone e un tessuto a quadri con il classico verde del Sassuolo; poi li ho abbinati nelle tasche, nei bordi della zip e sulle spalle. Il risultato? Un capo sportswear molto raffinato, adatto ad essere abbinato ad un pantalone gessato, camicia azzurra con cravatta regimental blu e verde.
La mia soddisfazione più grande è stato vedere il caloroso entusiasmo dei calciatori e della dirigenza una volta indossate le nuove divise. “
Nonostante i momenti che stiamo vivendo ritengo molto importante non perdere l’entusiasmo di credere nelle collaborazioni in cui amicizia e ambizione giocano un ruolo fondamentale.”
Secondo allenamento Rossonero
Fonte:Ac Milan
dopo l'allenamento mattutino,nel pomeriggio la squadra si e ritrovata alle 15:00 all'interno dello spogliatoio per poi mezz'ora dopo iniziare la seconda sessione di allenamento la prima fase e stata dedicata al riscaldamento,esercizi con la palla e allo stretching,dopo questi esercizi la formazione rossonera si e impegnata in una partitella con le mani,su una porzione ridotta del campo di gioco.
Poi esercitazione tattica sulla metà campo:(tuta nera,pettorine verdi e gialle).
I rossoneri hanno studiato e provato i movimenti dei reparti cimentandosi in un lavoro attacco contro difesa.
Alla fine partitella finale con la durata di 30 minuti con attenzione particolare agli schemi di gioco
Primo allenamento della giornata
Fonte:Ac Milan
A seguire il lavoro individuale Abate e Capitan Ambrosini hanno effettuato cambi di direzione nel campo rialzato. Corsa,sulla striscia di sabbia per Flamini Favalli e Antonini.
Seedorf si e cimentato in una serie di scatti sulla breve distanza.
Scatti anche per Oddo Ronaldinho e Pato ma in salita,Thiago Silva e tornato in gruppo ieri oggi ha svolto lavoro di corsa sugli 80 metri.
Test anche per Huntelaar gli stessi che i suoi compagni avevano fatto qualche giorno fà.
Lavoro differenziato per Abbiati,Bonera,Borriello,Di Gennaro e Inzaghi
Perinetti: "Non sono io la scelta di De Laurentiis"
di Tiziana Garofalo
fonte: asbari.it
Marotta blinda i suoi gioielli
di Rocco Fortunatofonte:sampdorianews.netL'Amministratore Delegato BeppeMarotta, ospite negli studi diPrimocanalesport, ha definito AntonioCassano come il miglior giocatore italiano, a suo parere le convocazioni azzurre non verrebbero effettuate selezionando i migliori calciatori in circolazione, ma quelli più congeniali al credo tattico del commissario tecnico. Il genio barese starebbe risentendo per l'esclusione dal giro azzurro, ma il nostro Direttore lo rincuora, affermando che "La sua Nazionale è la Samp".
In merito a Giampaolo Pazzini, ha ammesso il forte interesse di altre società nel corso del mercato estivo, ma, dopo aver incontrato gli investitori, è stato posto il veto sulla sua cessione. La valutazione dell'ex bomber viola è sicuramente raddoppiata, grazie all'incredibile rapporto goal - presenze.
Della Samp della promozione 2003 è rimasto soltanto Angelo Palombo, per il quale il nostro Direttore Generale ha avuto parole di grande stima, considerandolo "il nostro soldatino in trincea nei momenti più difficili", evidenziando le sue grandi qualità umane e professionali anche all'interno del gruppo, e si augura che possa essere il Capitano della Sampdoria per tantissimi anni.
Garrone 'Più saliamo, più gente felice'
di Rocco Fortunatofonte:eurosport.itIeri pomeriggio Claudio Bellucci e Nicola Pozzi sono intervenuti al Teatro Albatros di Rivarolo alla premiazione del 16° concorso scolastico 'Paolo Mantovani', del quale oggi ricorre il sedicesimo anniversario della scomparsa. L’indimenticato presidente dello Scudetto è mancato il 14 ottobre del 1993. Oggi è in programma una doppia seduta; domani pomeriggio alle 15 amichevole al Mugnaini contro il Fo.Ce.Vara, formazione che milita nel campionato di Eccellenza. Il presidente Riccardo Garrone, intanto, ieri sera ha fatto tappa a Chiavari per la festa organizzata per laSampdoria capolista da Francesco Bruzzo, vice presidente della Società Economica e presidente del Consorzio per la tutela dell'olio extra vergine di oliva Dop 'Riviera Ligure'. 'Arrivo da voi oggi che è il 13 - ha detto ieri sera Garrone -, un numero che mi porta fortuna come me ne ha portato Chiavari: speriamo sia di buon auspicio'. Il presidente ha sottolineato l'orgoglio per il primato, per aver 'riportato in Italia il genio di Cassano' e per essere alla guida di una società 'bene organizzata che ora punto dritto all’obiettivo del nuovo stadio'. Quanto alla classifica, Garrone ha riaffermato un concetto che gli sta a cuore: l’importante è rimanere nella parte sinistra della classifica. 'Poi, più su si riesce a salire, più saranno le persone che riusciremo a fare felici, perché anche tanti non sampdoriani ci guardano con simpatia'.
Zauri :parla l'ex laziale
di Rocco Fortunatofonte:eurosport.itDomenica sarà una sfida ad alta gradazione sul piano delle emozioni. Zauri sentirà qualche brivido sulla pelle?
'Diciamo che adesso è ancora presto per saperlo. Scherzi a parte, non sarà certamente una partita come le altre. LaLazio rappresenta una fetta importante del mio passato e contratto alla mano anche del futuro...' In che senso?
'Ho un'intesa di altri tre anni con la società biancoceleste. Guardandomi indietro posso dire di aver vissuto cinque anni molto belli, sono rimasto in ottimi rapporti con tutti'. Anche con il presidente Lotito?
'Anche con lui. Ci siamo semrpe parlati con grande franchezza. Quando ho saputo che anche quest'anno non rientravo nei piani della società non sono rimasto contento, ma non mi sembrava giusto restare per forza. A quel punto ci siamo seduti ad un tavolo ed abbiamo trovato una soluzione. Per fortuna sono caduto in piedi con la Samp...'. L'inizio con laSampdoria è stato ampiamente positivo.
'Vero, non potevo chiedere di meglio a livello di squadra, ma anche sul piano personale. A Genova ho trovato una società molto organizzata, un ambiente tranquillo dove si vive benissimo. Ho portato con me la mia compagna Vanessa e mia figlia Giulia, che ha sedici mesi. Noi ci adattiamo con facilità, ma qui abbiamo trovato davvero il top'. Il primo impatto con il tecnico Del Neri?
'Molto positivo. Il mister fa le sue scelte e stare in panchina non fa piacere. Ma quando il nostro allenatore prende le sue decisioni lo fa valutando tanti elementi, ad iniziare dalla forma di ogni singolo giocatore. Purtroppo in campo si va solo in undici...'.
Burdisso si fa in due per la Roma
di Rocco Fortunatofonte:laroma24.itBurdisso si fa in due per laRoma. Domenica a San Siro per lui sarà quasi un derby. Il Milan lo ha affrontato tante volte nelle stracitta dine e ci tiene a fare bella figura. Ma soprattutto ci tiene a continuare la serie positiva con la Roma.
Il difensore argenti no è in corsa per due ruoli. Può giocare centrale o esterno a destra, dipenderà dal le condizioni di Juan. Di sicuro Ranieri non rinuncerà a lui. Nico las Burdisso è arrivato alla Roma il 29 agosto. Da allora ha saltato una sola partita, nei preliminari di Euro pa League contro il Kosice perché non era in lista Uefa. Spalletti lo but tò subito nella mischia a Genova, al la prima giornata di campionato, da allora non è più uscito.
Non solo, ma nel ribaltone tecnico è rimasto un punto fermo anche per Ranieri, che lo considera un esempio per i com pagni.
Non è stato convocato da Marado na per le ultime partite della Nazio nale argentina. A settembre era an dato in tribuna, ma fa parte del giro e conta di andare al Mondiale. L’ultimo ar gentino alla Roma era stato Cufrè e ha lascia to un buon ricordo.
Burdisso ha un tem peramento molto simi le, è uno tosto, come gli altri argentini che sono stati alla Roma nell’ultimo decennio, da Balbo a Samuel, fino a Batistuta. Uno che non si tira mai indietro e che in giallorosso ha trovato la sua dimensione idea le. La possibilità di giocare con continuità, un ambiente familiare, il cli ma, la passionalità della gente. All’Inter era uno dei comprimari, i tifo si della Roma lo hanno fatto subito sentire importante.
Burdisso non salta mai un allena mento, ha sposato la causa gialloros sa. Non si dava pace, appena arriva to, quando la squadra collezionò due sconfitte di fila. L’arrivo di Ranieri lo ha lasciato per qualche giorno con il fiato in sospeso. Lui era stato volu to da un altro allenatore e pochi gior ni dopo si ritrovava a vivere una nuova realtà. Ma non ci ha messo molto a conquistare la fiducia di Ra nieri.
Alla Roma ha già comunicato che intende restare. Nella trattativa con l’Inter per il riscatto sarà importan te la parola del giocatore. E pensare che poteva finire alla Lazio. Branca telefonò a Lotito quando la trattativa con la Roma non si sbloccava. Cruz spingeva per portare il suo connazionale in biancoceleste. Poi Rosella Sensi convinse Moratti e il presiden te laziale cavallerescamente fece un passo indietro.
Milan-Roma voglia di 3 punti
di Rocco Fortunatofonte:acmilan.it
De Rossi-Lippi alla Juve?
di Rocco Fortunatofonte:laroma24.itSecondo il sito tedesco di calciomercato la Juventus starebbe lavorando ad un'ipotesi-shock per il prossimo mercato: Daniele De Rossi insieme a Marcello Lippi dal 2010 in bianconero. La dirigenza torinese starebbe lavorando seriamente al centrocampista della Roma, cercando di battere la concorrenza del Chelsea che vorrebbe il giocatore già a gennaio. Certo, al momento lo scenario improbabile allo stato delle cose, considerando anche che De Rossi ha più volte ribadito di voler restare alla Roma.
La Juve non alzerà l'offerta di circa 40 milioni che il Chelsea avrebbe proposto alla Roma per il centrocampista campione del Mondo. Lastrategia bianconera è quella di un'offerta economica di 20 milioni di euro e una contropartita tenica. Nell'ambito dell'operazione, quindi, potrebbero finire in giallorosso Poulsen, Tiago, Molinaro e Ariaudo. Inoltre, la Juve sarebbe favorita sul Chelsea in considerazione dei tanti bianconeri presenti in Nazionale, e delle incertezze di De Rossi sul suo futuro alla Roma.
A volte ritornano...in nazionale
di Rocco Fortunatofonte:laroma24.itTornare in Nazionale dopo l’addio. Con la qualificazione dell’Italia alla Coppa del Mondo in Sud Africa è riesplosa la“questione Totti”. L’ultima partita in azzurro del numero dieci risale al 9 Luglio 2006, la vittoriosa finale contro la Francia al Mondiale tedesco. Un anno di pausa per decidere, poi la conferenza per annunciare il congedo. Adesso si profila un clamoroso ritorno di Totti. In questi giorni si sono detti possibilisti Ranieri e lo stesso giocatore, mentre rimbalzano le aperture dalla Federazione e da Lippi. Andiamo alla ricerca di qualche illustre precedente tra i fuoriclasse del passato, richiamati per le grandi occasioni ( Mondiali o Europei ).
Johan Cruyff. Come quello di Totti un ritiro già annunciato durante il Mondiale del 1974. A torneo in corso Cruyff comunica che quella inGermania (altro ricorso storico) sarebbe stata la sua ultima competizione con gli “Orange”. Dopo prestazioni sontuose della sua squadra, sconfitta solo in finale, l’abbandono. Ma il richiamo degli Europei due anni dopoè troppo forte, Cruyff partecipa trascinando l’Olanda al terzo posto. Il ritiro definitivo avviene nell’ottobre 1977 per litigi con la federazione ( sul compenso sulle sue partecipazioni ritenuto inadeguato) e per il rifiuto i prendere parte al Mondiale in Argentina ( segno di protesta contro la dittatura militare ).
Diego Armando Maradona. Un’altra separazione dopo una finale di Coppa del Mondo e un ritorno in vista della successiva edizione. Nel1990, prossimo ai trent’ anni Maradona lascia la nazionale e viene trascinato poco dopo nello scandalo doping. Il ritorno in patria e poi con l’ Albiceleste contro l'Australia per gli spareggi di qualificazione a Usa 1994. In America per “El pibe de oro” un inizio sfavillante con la rete allaGrecia all’esordio, poi il sogno si spezza a causa di un nuovo controllo antidoping che lo trova positivo all'efedrina, sostanza stimolante proibita. L’Argentina viene eliminata agli ottavi.
Franco Baresi. In una conferenza stampa, nel 1992, l’allora trentaduenne difensore del Milan dice basta alla maglia azzurra. Poi è una telefonata con il commissario tecnico Sacchi a decretare il ritorno suoi propri passi per giocare l’ultimo Mondiale della sua carriera. L’esperienza americana è un’avventura che si conclude con una finale amara persa ai rigori col Brasile, il penalty fallito dallo stesso Baresi e le lacrime. Nuovo distacco, poi ancora un ripensamento e la convocazione per gara di qualificazione Italia-Slovenia.Giuseppe Bergomi. Il caso di Bergomi è significativo per l’intervallo di tempo trascorso. Nel 1991 da colonna dell’Italia passa all’esclusione, visto male da Sacchi. Il capitolo Nazionale per lo Zio è chiuso. Passeranno sette lunghi anni e il ritorno si avrà solo per i Mondiali del1998, a trentaquattro primavere, titolare in mezzo alla difesa dopo l’infortunio di Nesta senza farlo rimpiangere. Agli Azzurri saranno fatali i calci di rigore ai quarti.
Pavel Nedved. In tempi più recenti, dopo gli Europei del 2004 è il Pallone d’oro ceco a lasciare i colori della suo Paese. A furor di popolo l’ex juventino viene richiamato per dare il necessario contributo negli spareggi di qualificazione per i Mondiali 2006. In Germania l’apporto del quasi trentaseienne Nedved serve a poco, la Repubblica Ceca non supera il girone iniziale, dove sono proprio Italia e Ghana a spuntarla.
Zinedine Zidane. L’esempio di Zizou (trentatrè anni) è il più evidente, ma la colonia francese ritiratasi dalla Nazionale dopo l’Europeo portoghese del 2004 e richiamata poco dopo si arricchisce anche dei nomi di Lilian Thuram e Claude Makelele. Un’ondata di ritorni che permette ai transalpini di raggiungere la finale, persa (nuovi ricorsi) con l’Italia di Totti. Mentre Thuram e Makelele proseguono con i Blues fino all’ultimo campionato d’Europa in Austra&Svizzera, per Zidane sappiamo tutti come è andata a finire. A conti fatti una decisione di tornare opportuna dal punto di vista tecnico ma rovinata dalla vergognosa uscita di scena, con testata, espulsione e scomparsa con la Coppa alle spalle.
E in tema di ritorni, in “materia allenatori” merita la menzione proprio quello di Lippi, forse l’unico commissario tecnico in grado di convincere Totti per un’ultima scommessa. Per bissare insieme, magari, il trionfo di quattro anni fa.
Asamoah c'è, Isla quasi
di Orazio Resta
fonte: gazzetta.it
L'Udinese ha ripreso la preparazione al Bruseschi senza none nazionali, ma con un Asamoah in più. Il ghanese è rimasto in campo tutto l'allenamento, partitella inclusa, bissando così il rientro in gruppo di sabato quando aveva giocato la ripresa dell'amichevole contro il Rijeka. Tuttavia, come si è visto anche sabato, il mediano ghanese necessita ancora di molto lavoro per potersi riproporre al meglio agli ordini del tecnico. In vista dell'Atalanta si apre comunque una porta per la convocazione nei 18. Più in ritardo è invece Isla, il mediano cileno tornato a lavorare sul campo del Bruseschi dove si è limitato a una sessione di corsa leggera, senza esercizi a pressione e pallone. Isla ha recuperato dalla distrazione al flessore, ma l'impressione è che servirà tempo per rivederlo al massimo delle proprie possibilità. Sull'Atalanta, prossimo avversario dell'Udinese, si è così espresso Emanuele Belardi, il portiere di riserva intervenuto in conferenza stampa. "Sarà una partitaccia e sarà difficilissima. Ha un grande allenatore come Conte, che è preparatissimo e sa stimolare i giovani. L'ho conosciuto a Torino e ho grande stima di lui. Inoltre ha giocatori più forti dell'anno scorso. Noi invece ne avremo molti che rientreranno solo venerdì. Sarà dura, ma giochiamo in casa e dobbiamo cercare di vincere. L'anno scorso eravamo indecifrabili, facevamo di tutto, eravamo un punto interrogativo. Ora siamo più grandi, più esperti: dobbiamo essere più lineari nei risultati".
Francesco Lodi: "Se Totò ha fatto tanti gol è merito di tutta la squadra"
di Orazio Resta
fonte: udinese.it
Francesco Lodi è stato l'ultimo ad arrivare in casa bianconera quando il campionato era già iniziato, ma è riuscito a guadagnarsi spazio in diverse occasioni e ha fatto gustare ai tifosi friulani un antipasto di quello che è capace di fare. "Non sono al top della condizione e posso migliorare ancora molto. La squadra sta bene e lo abbiamo dimostrato in occasione della partita contro l'Inter dove abbiamo avuto anche l'occasione di vincere. Dobbiamo ripartire da quella prestazione".
Il prossimo avversario dei friulani si chiama Atalanta: "Non dobbiamo guardare la classifica degli orobici, finiremmo per essere tratti in inganno. Ho giocato contro il Bari di Conte l'anno scorso quando ero ad Empoli. Bisogna stare molto attenti perchè sta riproponendo lo stesso modulo anche a Bergamo con gli esterni alti e larghi. Sarà una partita dura perchè Conte fa giocare bene le sue squadre e noi vogliamo prenderci l'intera posta in palio".
Di Natale è diventato l'orgoglio del Friuli e di tutti i suoi compagni di squadra: "Ci sentiamo e ci vediamo tutti i giorni ed è sempre pronto a darmi consigli. Quello che sta facendo qui ad Udine è grandioso. Vorrei un giorno arrivare al suo livello. Mi viene da sorridere quando sento le voci di improbabili ritorni in Nazionale quando Totò da solo ha segnato 9 reti in 7 partite".
Nonostante la grande partenza del suo capitano, l'Udinese non corre il rischio di diventarne dipendente. "Se ha fatto più gol di tutti vuol dire che è il merito è anche della squadra che lo mette nella condizione di rendere al massimo. Adesso Di Natale sta attravesando un momento di grazia, in cui ciò che tocca diventa oro, ma anche gli altri attaccanti stanno facendo bene. Nessuno sottolinea il lavoro che fa Floro Flores quando fa alzare tutta la squadra o di quando Pepe corre sulla fascia per l'intera partita".
Il bene dell'Udinese prima di tutto: "Quando sono arrivato ho trovato un gruppo molto unito che mi ha aiutato in ogni circostanza. Io cercherò di conquistarmi un posto e di convincere l'allenatore con le mie prestazioni, ma l'importante è che l'Udinese faccia bene".
Contro il Bari Pellissier ci sarà
di Tiziana Garofalo
Coralli e Saudati, una poltrona per due
di David Biuzzi
fonte: Il Tirreno
Ma gli amici - rivali lanciano un appello: prima o poi fateci giocare insieme.
EMPOLI. Li unisce l'amicizia, li divide il campo. Già, perchè Claudio Coralli e Luca Saudati son per l'ennesima volta in ballottaggio. Un duello, quello per il ruolo di prima punta, destinato ad andare avanti per tutta la stagione. Con uno come Eder che sembra indispensabile, infatti, resta uno spazio da occupare e due attaccanti a contenderselo. A Sasà Campilongo, che di punte se ne intende eccome, il compito di scegliere. E' così anche adesso, in vista della trasferta di Mantova, ma i due protagonisti di questa strana vicenda - che si considerano tutto fuorchè rivali - lanciano anche una nuova idea. Quella di giocare insieme, ovviamente.
Foschi: Siamo un grande gruppo, ci rifaremo
fonte: www.torinofc.it
Ha oggi incontrato i media il direttore sportivo Rino Foschi: Come è bello leggere i complimenti, oggi è giusto che ci sia io a rispondere alle domande ed alle critiche dei cronisti e, quindi, dei tifosi. Sono il responsabile di tutto, comunque vada a fine stagione, perchè ho fatto io le scelte, dall'allenatore alla rosa, ed il Presidente ha davvero fatto due passi indietro. Sono qui anche perchè credo nel mio lavoro, ho vissuto momenti peggiori e so che ne usciremo.
Domenica abbiamo perso in casa contro una squadra inferiore alla nostra, sulla carta. Il nostro è un buonissimo organico, non è sopravvalutato, e dobbiamo ottenere risultati migliori. L'allenatore sta lavorando con qualche difficoltà per via degli infortuni, ed ha tutta la stima e l'appoggio della società. Inoltre sono ancora contento del lavoro svolto sul mercato, come lo erano tutti a fine agosto. E attenzione: questo gruppo è composto da ottimi professionisti, da ragazzi che sudano in campo e che non devono vergognarsi di nulla: possono perdere una partita perchè hanno giocato male, ed è giusto che vengano criticati. Ma non è che pensino ai soldi, come viene scritto, o che ci siano gruppi e gruppettini: è un momento, ne usciremo, e sono fiducioso perchè vedo grande compattezza, unione e professionalità. Spogliotoi di questo livello non sempre ne ho avuti, e per questo sono sicuro che risolveremo tutto.
Cannella: "Imprenditori pronti a rilevare la Salernitana"
di Filippo Capurso
Fonte: solosalerno.it
Giuseppe Cannella (in foto, fonte: salernopress) ex dirigente della Salernitana targata Aliberti, ha infatti deciso di uscire allo scoperto e, dopo le rivelazioni delle scorse settimane nelle quali affermava che già in estate c’erano stati contatti con l’attuale proprietà per la cessione di parte del pacchetto azionario, naufragati per le esose richieste di Lombardi , ha nuovamente parlato della presenza di un gruppo di imprenditori pronti a subentrare alla guida della Salernitana. “Non bisogna perdere altro tempo. Lombardi ha esaurito il suo mandato, deve passare la mano nell’interesse di tutti. Non è vero che non c’è nessuno disposto a subentrargli. Rappresento un gruppo di fidati amici imprenditori che, stuzzicati dal mio progetto, mi hanno delegato a seguire in prima persona le trattative” ha affermato Cannella. Alla domanda se Lombardi avesse davvero intenzione di cedere l’ex d.s. del Treviso ha rivelato: “La sua reale volontà la si capirà dalla cifra che intenderà chiedere. Lombardi deve cedere la società gratuitamente in quanto non solo l’ha presa con poche migliaia di Euro ma, a causa di una gestione dissennata, ha accumulato 6-7 milioni di Euro di debiti, anche se finora nessuno ha avuto la possibilità di visionare i bilanci. Ho una città intera pronta a sostenermi, il progetto non è un bluff. Abbiamo intenzione di fare calcio come si deve, non di affidarci alle grazie dei politici di turno”.
Dichiarazioni importanti che non lasceranno indifferente il pubblico granata, mortificato da un inizio campionato che definire umiliante è un eufemismo. La tifoseria, pur all’apice della contestazione verso Lombardi, è pronta a sostenere questo nuovo gruppo a patto che faccia chiarezza, sui nomi dei componenti e sulle prospettive per l’immediato futuro .
Fenucci giurà fedeltà al Lecce
di Filippo Capurso
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
A Mantova Campilongo cerca la cura per il mal di trasferta: "Sarà un Empoli diverso nello spirito e nel gioco"
fonte: www.goal.com"Finora fuori casa non abbiamo mai fatto male a nessuno e, se non facciamo dei gol, sarà difficile portar via punti".
Nostalgia di casa per l’Empoli. Tre sconfitte in quattro trasferte per la squadra di Campilongo che sabato va in trasferta a Mantova.
Dopo la sosta che ha coinvolto anche la squadra toscana, avendo ben quattro giocatori impegnati nelle rispettive Nazionali (Angella, Pasquato, Kokoszka e Gulan) con il conseguente slittamento della nona giornata al Castellani tra Empoli e Triestina rinviata a martedì 27 ottobre, a Empoli si pensa già alla critica trasferta mantovana.
Campilongo crede nella resurrezione della propria squadra nonostante i punti in classifica al momento siano solo 13. "Sono convinto infatti che a noi manchi un punto, per cui se in classifica fossimo a quota 14 potrei ritenermi davvero soddisfatto, ma dato che la quota è 13 sento di dovermi rammaricare di qualcosa - sostiene il tecnico degli azzurri – In trasferta avremmo dovuto trovare il modo di raccogliere almeno un punto. Ma, rimanendo sul piano delle prestazioni, potremmo anche dire che le prime tre sconfitte ci stiano tutte. Noi vogliamo guadagnarci i punti fuori casa in virtù di prestazioni quantomeno dignitose, buone magari non solo per strappare il punto, ma per cercare anche di vincere".
Qualcosa sta cambiando e qualcosa di nuovo dovrebbe vedersi già a Mantova. "Sarà un Empoli diverso di sicuro, sia nello spirito che nel gioco - prosegue Salvatore Campilongo - Già da qualche giorno stiamo lavorando su un’impostazione tattica più aggressiva tornando a quel 4-4-2 offensivo al quale ci stiamo preparando da luglio e che poi siamo stati costretti ad abbandonare per vari motivi. Per fortuna abbiamo usufruito di un paio di settimane senza il calcio da 3 punti, per cui è stato più facile lavorare sul sistema di gioco che preferisco. Finora fuori casa non abbiamo mai fatto male a nessuno e, se non facciamo dei gol, sarà difficile portar via punti".
Il momento giusto potrebbe essere arrivato. Al campo di Mantova l’ardua sentenza…
Colantuono: «Chiedo scusa ai tifosi per questo Toro»
di Giovanni Di Noia
fonte: Tuttosport
L’allenatore non si sottrae: «Contestate me, non i giocatori»
Colantuono ha rivisto Torino-Modena?
«Certo. Se si analizza la partita unicamente per il risultato devo solo stare zitto e accettare tutte le critiche. Anche le più dure. Però un allenatore non può essere umorale, deve anche analizzare la prestazione, l’impegno, il gioco».
Nel calcio vince chi segna.
«Lo so, difatti dobbiamo chiedere scusa ai tifosi perché non ci siamo riusciti. Ormai conta solo il risultato: se vinci, sei bravo e bello; se perdi, sei un povero scemo. Però contestate me, lasciate stare la squadra».
Tamburini, dopo il gol, ha detto che il Toro è un gruppo di bei nomi ma non ancora una squadra con la mentalità per la B.
«Non sono d’accordo. A Frosinone, contro la capolista, abbiamo dimostrato di che pasta è fatto questo Toro: ed è successo due settimane fa, mica è un ricordo lontano».
Il tifosissimo Chiambretti crede che questo Toro sia troppo presuntuoso.
«Non mi sembra una squadra supponente. Se abbiamo perso l’umiltà, l’abbiamo persa nelle ultime due partite: l’impegno c’è sempre stato».
Negli occhi restano una sconfitta e un altro ko evitato all’ultimo secondo di recupero. In casa e non contro due squadroni.
«Contro l’Ancona abbiamo deluso, ma col Modena no: a parte il risultato, spero di averne altre di partite con questi numeri. Ora ve li leggo: i numeri non mentono mai».
I numeri dicono anche 2 punti sui 12 a disposizione nelle ultime quattro gare. E con tre partite in casa!
«Se non segni poi tutto diventa più difficile. Però non si può discutere la prestazione, contro il Modena. In totale abbiamo calciato 9 volte in porta, 31 cross da fondo campo, 13 corner, 9 punizioni laterali e una dal limite dell’area. Lo score del Modena è invece di 4 cross, 5 tiri e 4 punizioni laterali».
Piacenza, arriva Gene Gnocchi!
di Andrea Ranaldo
Fonte: Piacenzacalcio.it
Prosegue la preparazione in vista della trasferta di sabato a Cittadella. In gruppo Bini, Calderoni, Graffiedi, Sambugaro e Parfait. Differenziato per Zammuto. Assenti Bianchi e Nainggolan. Per Guzman piccola lesione muscolare: l'attaccante infortunatosi nell'amichevole con l'Inter di sabato sarà assente per almeno tre-quattro settimane. Domani seduta pomeridiana con visita a carattere televisivo di Gene Gnocchi con il suo "Gnok calcio show" .
Frosinone, un bacio da primato
di Andrea Ranaldo
Fonte: Tuttosport.com
Frosinone primo in serie B ma un fermo immagine (foto Sky) in pure stile gossip che raffigura Santoruvo che bacia sulle labbra il compagno di squadra Aurelio, dopo aver segnato ieri al Crotone, è diventato un autentico cult sulla rete. «Ma quale bacio sulla bocca - taglia corto Santoruvo - l'immagine inganna, ci siamo abbracciati con Aurelio, che è napoletano e non brasiliano come ho visto scritto da qualche parte, perchè lui prima della gara mi aveva pronosticato due gol e infatti uno buono me lo hanno pure annullato. Ovvio che nella gioia sono corso a ringraziarlo ma occhio, l'ho baciato sulla guancia, non scherziamo con le illazioni. Pensare ad altro mi viene da ridere, diciamo così, per noi è un grande momento è tutto fa pubblicità».
Eppure il fermo immagine dell'esultanza dopo il gol lascia intendere che tra Santoruvo e Aurelio effettivamente ci sia un bacio. D'altronde precedenti nel calcio non mancano, come quello, diventato famoso tra Claudio Caniggia e Diego Armando Maradona che, nel 1996, entrambi in forza al Boca Juniors dopo il gol messo a segno dall'ex romanista con il Velez Sarsfield. Santoruvo respinge ogni tipo di allusione. Quali sono stati i commenti dei compagni? «Mi hanno dato del fortunato perchè con Aurelio ora andremo su 'Striscia' come è capitato a Cariello nella scorsa stagione dopo il record mondiale di essersi infortunato dopo dodici secondi di gara».
Le prime parole di Julio Otuday
Di Pasquale Campanella
Fonte: tuttomantova.it
Buongiorno, innanzitutto ci può dire il suo nome?«Mi chiamo Julio Otuday e ho 59 anni».Cosa fa nella vita?«Sono uno scrittore, appassionato di antropologia e del comportamento umano».Com'è arrivato all'Acm?«Sono un amico di Fabrizio Lori e della sua famiglia, nonché un tifoso di calcio».
Di quale club?«Del Boca Juniors, con cui ho lavorato tre anni. E ora del Mantova. Questo stadio sembra la 'Bombonera', qui bisogna vincere sempre».Cosa può fare lei per il Mantova?Posso dare una mano dal lato spirituale, emozionale. Nello sport, come nella vita, sono fondamentali la grinta, la voglia di arrivare, la 'fame'. Ognuno di noi ha dentro di sè grandi risorse, che possono aiutare ad andare oltre i nostri limiti apparenti. E' la storia che dice questo».In che senso?«Un esempio eclatante? Penso alla guerra del Vietnam, a come quel popolo è riuscito a vincere un nemico molto superiore».I risultati del Mantova dipendono da questo?«I risultati dipendono da giocatori e allenatore. In campo vanno loro e soltanto loro possono vincere o perdere. L'unico essere superiore è Dio, questo sia chiaro».Che effetto le fa sentirsi definire 'santone' dalla stampa nazionale?«Mi provoca un sorriso. Io mi ritengo un intellettuale e non capisco perché si sia creato tutta questa attenzione attorno a me. Pensate che ieri sono venuti dei giornalisti a bussare a casa mia a Roma. Incredibile».Capirà che tutto ciò non è molto consueto.«Io invece credo di sì. Il Brasile è la nazionale pentacampione del mondo e lì un 'santone', come lo chiamate voi, c'è sempre stato. Perché non se ne parla?»Torniamo a lei e al Mantova. Lori ha raccontato che lei è amico di Messi fin da quando lui era bambino.«Sono cose private, preferisco non fare nomi e che eventualmente siano gli altri a parlare di me».Che effetto le ha fatto il Mantova?«E' un buon gruppo, molto giovane e guidato da un ottimo allenatore. Hanno voglia di arrivare, faranno bene se uniranno le forze come undici operai, con umiltà e tenacia».Si è detto che lei toglie il malocchio, che parla di energie positive e negative. E' vero?«Io parlo delle energie delle emozioni, che sono importantissime. Tutti siamo aria, terra e fuoco: se manca il fuoco non si va lontano».
Ancona:la sfida è anche tra Mastronunzio e Cacia
Potrebbe essere la sfida a distanza tra Cacia e Mastronunzio. Si continua a lavorare per la prossima sfida di sabato contro la Reggina che sicuramente è indietro in classifica e vorrà portare a casa l'intera posta in palio. Quindi si prospetta una gara ricca di emozioni, dato che ci sarà anche la sfida a distanza tra i due centravanti. Lo spettacolo è assicurato con la “vipera” Mastronunzio che continua ad avvelenare le difese avversarie con continuità e a cui la Reggina ha preferito Cacia, giocatore che vanta anche una piccola esperienza nella massima serie. A giudicare da quanto i due hanno saputo fare in questo avvio di stagione, il bomber dell’Ancona è già abbastanza avanti. Ma il duello tra i due è apertissmo
Fiducia nell'ambiente rossoblù
di Massimo Scavello
Fonte:ilquotidianodellacalabria.it
La squadra rossoblù è rientrata in Calabria solo nel tardo pomeriggio di ieri, nella mattinata si era allenata nella sede del ritiro scelto per la partita. Solo lavoro di scarico, ovviamente, per chi è andato in campo l’altro ieri sera.
Da oggi si torna al lavoro a Steccato di Cutro. Ci saranno anche Mazzarani, il cui rientro è tanto più importante alla luce della squalifica di Galardo, e Mendicino che finalmente dovrebbe aver superato la contrattura agli adduttori che lo ha tenuto fuori causa per più di un mese e che fino a questo momento non gli ha consentito di mettersi in mostra.
Bigon: "Bagni? Un grande conoscitore di calcio ma spetta al presidente decidere"
di Giorgio Mosconi"Fa parte della nostra attività muoversi il prima possibile e monitorare il mercato anche quando non si è nelle finestre di operatività effettiva di mercato. La cosa importante in questo momento è che la rosa a disposizione del mister è una rosa di g
Fonte: tuttonapoli.net
Riccardo Bigon, direttore sportivo del Napoli, è stato intervistato durante "Radio Goal" su Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da TuttoNapoli.net: "La passione per il Napoli accomuna me e mio padre: a lui restano i suoi trascorsi da allenatore, a me le grandi emozioni provate in quegli anni e il mio attuale ruolo nella società partenopea. Fa parte della nostra attività muoversi il prima possibile e monitorare il mercato anche quando non si è nelle finestre di operatività effettiva di mercato. La cosa importante in questo momento è che la rosa a disposizione del mister è una rosa di grande valore. Manterremo sotto controllo la situazione interna per verificare dove andrà migliorata la rosa e cosi agiremo di conseguenza. Io penso che questa squadra nelle prossime settimane potrà dimostrare quali sono le sue qualità: bisognerà mettere in condizione i ragazzi di poter esprimere le loro potenzialità e in questo sarà di fondamentale importanza il lavoro di Mazzarri. Quando posso vado sui campi a vedere le partite perché non sono tanto bravo a valutare i calciatori guardandoli in tv quindi mi reco di persona negli stadi italiani. Ieri, per esempio, ero a Frosinone. Un eventuale arrivo di Bagni come direttore dell’area tecnica spetta al presidente deciderlo. Certo è che negli obiettivi che si è dati con il presidente c’è anche quello di costruire un’ottima struttura di scouting. Quando si parla, quindi, di persone che hanno una grande conoscenza della materia come Bagni allora non si può che essere d'accordo su un suo eventuale ingaggio".
Napoli, torna di moda il nome di Modesto
di Giorgio MosconiIn alternativa Molinaro per la fascia sinistra, impossibile arrivare a De Ceglie
Fonte: tuttonapoli.net
Il Napoli interverrà sul mercato a Gennaio, e questo sembra essere ormai un fatto assodato. Nelle prossime partite Mazzarri avrà modo di studiare il Napoli e di capire in quali ruoli questa squadra va rinforzata. Sull'esterno sinistro, però, anche per il tecnico toscano sembrano non esserci dubbi: serve come il pane, in una rosa già monca di un centrocampista interditore dopo l'addio di Blasi. I nomi su cui potrebbe puntare il Napoli sono i soliti. Escluso definitivamente De Ceglie, che la Juventus non cede, da Genova, sponda rossoblù, potrebbe arrivare Modesto. Secondo quanto riportato da Il Mattino infatti, l'esterno genoano e quello juventino Molinaro, sono i nomi più caldi per il mercato azzurro.
Milan-Rafinha, si tratta
di Giorgio Mosconi
Fonte: MilanNews.it
Inizia a muoversi qualcosa, in termini concreti, sulla pista che porta all'esterno brasiliano dello Shalke 04, Rafinha. Il club di Gelsenchirken ha valutato il suo laterale, al quale ha promesso il nulla osta a Gennaio, 10 milioni euro, due in meno, 8 milioni, rispetto a quelli che ha intenzione di offrire Adriano Galliani. Intanto lo stesso AD rossonero è stato avvistato l'altro ieri a pranzo con il petroliere albanese Taçi ma probabilmente i due avranno parlato dell'accordo per la trasferta albanese di Febbario per il trofeo Taçi Oil.
Milan, a Febbraio in Albania per la Taçi Oil Cup. Proprio QUEL Taçi...
di Giorgio MosconiIl trofeo potrebbe essere anche il viatico per un nuovo incontro con il petroliere Rezart Taçi.
Fonte: MilanNews.it
Nel prossimo mese di Febbraio, il Milan tornerà in terra d'Albania per disputare nuovamente il trofeo Taçi Oil nel quale vanta una vittoria, nella scorsa edizione ai rigori dopo un pirotecnico 3 a 3 nei 90' regolamentari contro la nazionale albanese, ed una sconfitta. Ancora non si sa l'avversario che verrà anteposto ai rossoneri ma si vocifera che questa nuova trasferta in terra albanese possa significare un avvicinamento del petroliere Rezart Taçi al club rossonero.
Nasce il Parma Club "Stefano Morrone"
di Giorgio Mosconi
Fonte: fcparma.com
E’ stata una grande festa ieri alla pizzeria “La Perla” di via Spezia per l’inaugurazione del Parma club Stefano Morrone. “Un club dedicato al capitano, che mi ha assicurato personalmente resterà ancora per molto a Parma” ha detto il presidente Giuseppe Libertella, tifoso con tutta la famiglia dei colori gialloblu.
“E’ un onore, cercherò di ripagare come sempre dentro e fuori dal campo” gli ha fatto eco Morrone. Tanti i giocatori presenti alla cena: Paci, Manzoni, Dellafiore, Antonelli, Zaccardo, Lanzafame e Lunardini. E anche alcuni dirigenti fra cui il team manager Alessandro Melli, il responsabile del Centro sportivo di Collecchio Danfio Bianchessi e il responsabile delle Relazioni esterne Mirco Levati, oltre al medico Raffaele Ballini.
Il club è il 48° affiliato al Centro di coordinamento: “Sono due volte contento – ha detto il presidente Angelo Manfredini – perché ora siamo uno di più e per il nome che porta questo neonato Parma club dedicato a chi ha sempre dato l’anima”.