di Giovanni Di Noia
fonte: Tuttosport
L’allenatore non si sottrae: «Contestate me, non i giocatori»
TORINO, 14 ottobre - Ecco uno stralcio dell'intervista all'allenatore del Torino Stefano Colantuono
Colantuono ha rivisto Torino-Modena?
«Certo. Se si analizza la partita unicamente per il risultato devo solo stare zitto e accettare tutte le critiche. Anche le più dure. Però un allenatore non può essere umorale, deve anche analizzare la prestazione, l’impegno, il gioco».
Nel calcio vince chi segna.
«Lo so, difatti dobbiamo chiedere scusa ai tifosi perché non ci siamo riusciti. Ormai conta solo il risultato: se vinci, sei bravo e bello; se perdi, sei un povero scemo. Però contestate me, lasciate stare la squadra».
Tamburini, dopo il gol, ha detto che il Toro è un gruppo di bei nomi ma non ancora una squadra con la mentalità per la B.
«Non sono d’accordo. A Frosinone, contro la capolista, abbiamo dimostrato di che pasta è fatto questo Toro: ed è successo due settimane fa, mica è un ricordo lontano».
Il tifosissimo Chiambretti crede che questo Toro sia troppo presuntuoso.
«Non mi sembra una squadra supponente. Se abbiamo perso l’umiltà, l’abbiamo persa nelle ultime due partite: l’impegno c’è sempre stato».
Negli occhi restano una sconfitta e un altro ko evitato all’ultimo secondo di recupero. In casa e non contro due squadroni.
«Contro l’Ancona abbiamo deluso, ma col Modena no: a parte il risultato, spero di averne altre di partite con questi numeri. Ora ve li leggo: i numeri non mentono mai».
I numeri dicono anche 2 punti sui 12 a disposizione nelle ultime quattro gare. E con tre partite in casa!
«Se non segni poi tutto diventa più difficile. Però non si può discutere la prestazione, contro il Modena. In totale abbiamo calciato 9 volte in porta, 31 cross da fondo campo, 13 corner, 9 punizioni laterali e una dal limite dell’area. Lo score del Modena è invece di 4 cross, 5 tiri e 4 punizioni laterali».
Colantuono ha rivisto Torino-Modena?
«Certo. Se si analizza la partita unicamente per il risultato devo solo stare zitto e accettare tutte le critiche. Anche le più dure. Però un allenatore non può essere umorale, deve anche analizzare la prestazione, l’impegno, il gioco».
Nel calcio vince chi segna.
«Lo so, difatti dobbiamo chiedere scusa ai tifosi perché non ci siamo riusciti. Ormai conta solo il risultato: se vinci, sei bravo e bello; se perdi, sei un povero scemo. Però contestate me, lasciate stare la squadra».
Tamburini, dopo il gol, ha detto che il Toro è un gruppo di bei nomi ma non ancora una squadra con la mentalità per la B.
«Non sono d’accordo. A Frosinone, contro la capolista, abbiamo dimostrato di che pasta è fatto questo Toro: ed è successo due settimane fa, mica è un ricordo lontano».
Il tifosissimo Chiambretti crede che questo Toro sia troppo presuntuoso.
«Non mi sembra una squadra supponente. Se abbiamo perso l’umiltà, l’abbiamo persa nelle ultime due partite: l’impegno c’è sempre stato».
Negli occhi restano una sconfitta e un altro ko evitato all’ultimo secondo di recupero. In casa e non contro due squadroni.
«Contro l’Ancona abbiamo deluso, ma col Modena no: a parte il risultato, spero di averne altre di partite con questi numeri. Ora ve li leggo: i numeri non mentono mai».
I numeri dicono anche 2 punti sui 12 a disposizione nelle ultime quattro gare. E con tre partite in casa!
«Se non segni poi tutto diventa più difficile. Però non si può discutere la prestazione, contro il Modena. In totale abbiamo calciato 9 volte in porta, 31 cross da fondo campo, 13 corner, 9 punizioni laterali e una dal limite dell’area. Lo score del Modena è invece di 4 cross, 5 tiri e 4 punizioni laterali».