Perna: «Il Piacenza è una maledizione che bisogna sfatare»

Posted by Pubblicato da Marco Fundoni On 18:22


Di Marco Fundoni
fonte: Gazzetta Di Modena

Nel tracollo con Mutti seduto in panchina (5-1) non c’era, così come non era in campo nel successo della stagione successiva (2-1 gol di Bruno e Okaka) perchè alle prese con insistenti voci di mercato. Era invece presente lo scorso anno quando il Piacenza diede una sonora lezione ai gialli, in uno dei pomeriggi più brutti della gestione Apolloni. Ora Armando Perna medita la rivincita.

Perna, Piacenza non è mai stata una trasferta favorevole.
«E infatti abbiamo chiesto a Montepietra di cambiare albergo (ride, ndr). Scherzi a parte, sappiamo che il Modena non ha una tradizione favorevole, ma stavolta sarà diverso. Vogliamo dimenticare in fretta i tre gol col Frosinone e sabato cade a pennello».

Importante non perdere?
«Partiamo dal presupposto che abbiamo imparato a non fare calcoli. L’esperienza ci ha insegnato che se entriamo in campo condizionati rischiamo le figuracce. Secondo me è importante non perdere per tenere dietro in classifica il Piacenza, ma l’obiettivo del Modena devono essere i tre punti».

Ad un osservatore superficiale potrebbe sembrare che il Frosinone vi ha asfaltati.
«Invece non è così. A loro è uscita la partita perfetta a noi, me compreso, invece no. Tre gol sono troppi, ma sarà uno stimolo ulteriore per rialzarci».

Intanto in difesa tornate ad essere in quattro.
«Mi viene da dire finalmente. Finora il mister non ha mai avuto tutta la rosa a disposizione però stavolta in difesa ci siamo tutti. Poi non conosco le scelte che vorrà fare anche perchè si dovrà tenere conto che io e Diagouraga siamo in diffida».

Il mister sogna un altro difensore.
«Ha ragione. In quattro siamo in pochi ed il campionato è lungo. Poi ci sono ragazzi che possono adattarsi perchè la forza di questo Modena è la piena disponibilità del gruppo, però avere in rosa un altro difensore non sarebbe male numericamente».

Questioni tattiche: Apolloni sta meditando anche sulla linea a quattro.
«Il mister ci dà grande forza ed è riuscito a trasmettere coraggio ed equilibrio. Perciò siamo tutti disponibili a seguirlo. Tornare a quattro e riprendere a lavorare su quei movimenti in prospettiva futura non sarebbe un problema. Tutti noi abbiamo già avuto a che fare con quel metodo difensivo perciò non si dovrebbe partire da zero. Chiaro che la linea a tre ci ha dato delle certezze e permette di giocare più sull’anticipo mentre il pacchetto a quattro comporta più attenzione alla zona».

Domanda scontata su Pinardi: come sta?
«L’ho visto bene, ha una gran voglia di tornare a in campo. Lo capisco. Anche per me è stata dura restare fuori tre giornate, immagino lui che da un mese soffre ai box. Ha talmente tanta qualità che per quanto mi riguarda può giocare anche da fermo, ci pensiamo noi a correre per lui».