di Marco Spinelli
fonte: fcinternews.it
A inizio stagione in pochi avrebbero potuto pronosticare un nuovo intervento di mercato sul reparto offensivo nerazzurro. Gli arrivi di Milito ed Eto'o e l'attesa esplosione di Balotelli sembravano poter garantire sonni tranquilli ai tifosi e allo staff tecnico dell'Inter. Invece oggi la situazione non è poi così serena, considerando le condizioni fisiche dell'argentino e le perplessità non ancora fugate sul contributo di SuperMario. Se a questo si aggiunge il ritardo di condizione di Arnautovic e la partenza di Eto'o a gennaio per la Coppa d'Africa, è facile immaginare le ragioni per cui il club di Corso Vittorio Emanuele abbia intenzione di arricchire il parco attaccanti con un ulteriore innesto. Stavolta non si tratterà di puro mecenatismo da parte di Moratti, che su diktat di Mourinho ha abbandonato la politica dell'abbondanza per focalizzarsi sulla costruzione di una squadra equilibrata e misurata anche numericamente. E' infatti lo stesso Mourinho a chiedere un nuovo rinforzo, perché non si fida di ciò che potrà avvenire a breve e non vuole trovarsi senza attaccanti a disposizione nei momenti caldi della stagione.
Si legge in quest'ottica il pressing nerazzurro su Goran Pandev, forse l'attaccante migliore in circolazione per rapporto qualità-prezzo. La sua situazione con la Lazio faciliterebbe la trattativa con l'Inter, che non si concluderà ovviamente prima di gennaio, sempre che il macedone non ottenga la rescissione contrattuale in anticipo. In casa nerazzurra non si fa tanto affidameto su questa ipotesi e si lavora sull'offerta da presentare a Claudio Lotito, con il quale i rapporti sono ottimi ma non per questo porteranno a un'operazione senza esborsi. Rinunciando a Pandev, il presidente della Lazio vuole cercare di guadagnare il più possibile, anche perché, al di là dei risvolti legali, perderebbe comunque il giocatore a giugno 2010 per fine contratto. Sulla base di 4 milioni e il prestito di un giocatore ancora da individuare la trattativa si potrebbe concludere, un po' come accadde nel 2004 quando Moratti strappò alla Lazio Dejan Stankovic, allora 25enne, per una cifra intorno ai 4 milioni di euro. Un'operazione economica perfetta. Anche per Stankovic, il club interista bruciò la Juventus, che si tirò fuori anche da un possibile appello legale per una presunta doppia firma di contratto del serbo. Stavolta, per Pandev, non ci saranno problemi di questo tipo, anche sa i bianconeri non mollano la presa.
E' chiaro che un giocatore così faccia gola a molti, è bravo e non costa tanto, ma alla fine conterà il suo volere e la soluzione Inter gli è molto gradita, anche perché per lui si tratterebbe di un ritorno dove in passato non hanno creduto in lui. Pandev infatti è cresciuto nella Primavera nerazzurra, formando con Martins una coppia d'attacco eccezionale. Poi, dopo altre esperienze per crescere, l'approdo a Roma e l'esplosione con la maglia della Lazio. Si tratta di un attaccante di primo piano, oggi disponibile a prezzo super scontato. Tra l'altro, l'assenza dal grande calcio non gli ha fatto dimenticare come si trova la porta avversaria: due reti (una strepitosa saltando quattro avversari) in amichevole con la Macedonia in Qatar, per dimostrare di essere il solito Pandev anche senza una maglia da titolare. Anche Massimo Moratti si è convinto della necessità del suo arrivo, da Milano negli ultimi tempi sono arrivati segnali incoraggianti in tal senso. Serve una nuova punta e Pandev fa al caso di Mourinho, perché ha qualità ed esperienza nonostante i 26 anni. In più, aspetto da non trascurare, può essere inserito nella lista Champions come giocatore cresciuto nella Primavera, liberando dunque un posto tra i convocati della seconda fase. Nelle prossime settimane i contatti Roma-Milano si intensificheranno, fino a quando, con la riapertura del mercato, non verrà ufficializzata la cessione del macedone all'Inter. A meno di inaspettati colpi di scena.