di Orazio Resta
Fonte: tuttomercatoweb.com
Non si è fermato un minuto. Sempre in campo: sia in campionato, che in Europa. Stephan Lichtsteiner è il ”fedelissimo” della Lazio in questo scorcio di stagione, l’unico calciatore che Davide Ballardini ha sempre schierato e sempre tenuto in campo: dall’inizio alla fine di ogni partita. In totale ha collezionato 630 minuti in campionato, nelle 7 giornate disputate, e 360 minuti nell’Europa League, nel doppio confronto con l’Elfsborg e contro Salisburgo e Levski. Senza contare gli impegni avuti con la Svizzera, una nazionale molto vicina alla qualificazione al Mondiale del prossimo anno in Sud Africa e della quale il laziale è tra gli interpreti più importanti.
Anche se il rendimento non è ancora pari a quello molto elevato della passata stagione, quando si rivelò come uno degli esterni più interessanti e continui del panorama calcistico italiano, Lichtsteiner ha risposto presente a ogni incontro e non ha mai tirato il fiato. La partenza di De Silvestri e l’infortunio occorso a Scaloni hanno privato l’allenatore biancoceleste delle alternative tattiche giuste per rimpiazzare lo svizzero in qualche situazione. Un tour de force che sta incidendo proprio sulle prestazioni del ragazzo che, dopo la sconfitta contro il Parma, ha ammesso il momento di fatica che stava attraversando e che gli impediva di esprimersi sugli standard ai quali aveva abituato i tifosi. Un discorso esteso anche al resto della formazione ma che, ovviamente, si riferiva soprattutto a se stesso perché consapevole di non riuscire a dare il meglio delle proprie potenzialità.
Lichtsteiner, 25 anni, acquistato dal Lille a 1,2 milioni di euro, è legato alla Lazio fino al 2013. Lo scorso anno Delio Rossi lo aveva impiegato anche come centrocampista di fascia destra, senza grandi risultati. Ballardini lo fa giocare solo da difensore anche se, le sue caratteristiche offensive, lo portano spesso ad attaccare la fascia. Un calciatore nato per sfruttare la sua ottima corsa. Forse ha perso qualcosa in fase offensiva, però ha sicuramente compiuto dei confortanti progressi in quella difensiva, che rappresentava il suo punto debole.
Mentre gli altri compagni hanno potuto sfruttare la sosta del campionato per riposare e ricaricarsi, Lichsteiner ha continuato la sua stagione fitta di partite giocando sabato scorso contro il Lussemburgo. E domani sarà nuovamente in campo contro Israele, per un turno che potrebbe rivelarsi decisivo in vista del Mondiale. Giovedì rientrerà a Formello per rimettersi a disposizione del tecnico. Ma dopo questi ulteriori sforzi, in quali condizioni fisiche si presenterà domenica contro la Sampdoria? La domanda è d’obbligo perché l’apporto del calciatore è fondamentale nell’economia del gioco della Lazio. E perché sta per cominciare un periodo che vedrà la squadra giocare 3 volte ogni settimana, tra campionato ed Europa League. Ma Lichtsteiner, fatica o no, vuol continuare a correre su quella fascia che rappresenta la prateria della sua vita. Sperando che la nazionale gli abbia restituito quell’entusiasmo un po’ smarrito dopo gli ultimi risultati della Lazio.