Bressan: «Troppi gol, è un incubo»

Posted by Pubblicato da Marco Fundoni On 17:13


di Marco Fundoni
fonte: gazzettadimodena.gelocal.it

l portiere del Sassuolo: «Niente alibi, possiamo e dobbiamo fare meglio»
Walter, dodici gol al passivo dopo nove giornate sono tanti. Ti sei fatto un'idea?
«E' difficile commentare numeri come questi, perchè gli elementi da tenere in conto sono tanti. A volte si prende gol per un errore davanti che origina un contropiede, a volte per una palla inattiva, altre per un errore mio. Quindi serve più attenzione e una tensione maggiore nel corso dell’intera gara».
Il portiere del Sassuolo, Walter Bressan, non è persona da fuggire le responsabilità, ‘tira fuori’ il malessere per una situazione inattesa e analizza il momento delicato.
Spesso prendete gol subito dopo aver segnato. Perchè?
«Probabilmente è normale un pizzico di appagamento, anche solo inconscio, dopo aver segnato, come ci sta la reazione immediata della squadra avversaria. Ma prendere gol con questa frequenza dopo aver segnato, beh, questo non ci sta e ci stiamo male noi per primi. Ci stiamo lavorando, sono convinto che la difesa sia ottima e che questa squadra sia stata costruita con criterio. Ma è inutile girarci intorno, i numeri non sono dalla nostra parte e sta a noi rimediare».
Eppure siete una squadra esperta. Hai parlato di concetrazione e attenzione, come mai mancano in alcuni frangenti?
«Tutto vero, siamo esperti e non dovrebbero accadere queste cose. Mi rendo conto che subiamo troppo, speriamo di migliorare già da Bergamo. Anche perchè...».
Anche perchè non finite una partita senza subire gol dalla prima giornata...
«Esattamente. Da dopo la partita col Crotone abbiamo sempre preso gol, anche ad Ascoli nonostante la vittoria larghissima. E il fatto di subire sempre almeno una rete alla lunga pesa. Dobbiamo cominciare da qui, dal chiudere le partite con la rete inviolata».
Come gruppo avete la sensazione di valere più dei punti fin qui raccolti?
«Questo non so dirlo, anche perchè in B senza carattere e grinta non si va da nessuna parte e non si può pensare di valere di più solo in base ai nomi e ai programmi. Diciamo che sappiamo di poter dare di più, tutti quanti. Vogliamo e possiamo migliorare».
In questi giorni spesso si è parlato di arbitraggi negativi. Alibi o reale problema?
«Lasciamo che gli arbitri facciano quello che sanno fare e se sbaglieranno dovremo essere bravi da rendere ininfluente l’errore. Noi dobbiamo pensare a correre e a far gioco, inutile stare a parlare».