di Marco Spinelli
fonte: L'arena
Là dove si costruiscono sogni a buon mercato, perché mai non se ne può aggiungere un altro? Già, perché no la Nazionale? Sono in tre nel clan di Mimmo Di Carlo a tenere aperta una porticina sull’azzurro. Uno di loro, Sergio Pellissier, in azzurro c’è stato qualche mese fa. Toccata e fuga, si dice così, no? Ma una toccata e fuga che ha comunque lasciato il segno. Dentro mezz’ora, un gol (da campione) e un altro lasciato per strada. Gli altri due sono Stefano Sorrentino e Giampiero Pinzi. In tre sulla rotta del Sudafrica, o, almeno, in lizza per entrare nel ‘listone dei 40’, insomma, nella manica di LippiSorrentino ci sperava. “Se devo dir la verità - ha confessato il portiere – ci pensavo di più alla fine della scorsa stagione, in vista della tournée di fine campionato. Venivo da un bel campionato, si parlava di sperimentare facce nuove, un pensierino l’avevo fatto. Poi, hanno chiamato De Sanctis, che è sicuramente forte, ma non veniva da un grande momento e allora me la sono messa via. La Nazionale è il sogno di tutti, ma so che per pensarci non ho che una strada, far bene nel Chievo. Poi vedremo. Certo, se arrivasse, andrei di corsa…”Sorrentino, oggi come oggi, è uno degli osservati speciali di Lippi. In azzurro, ci sono Buffon, Amelia, Marchetti. “Ma di bravi ci sono anche Curci, lo stesso De Sanctis, la concorrenza è tanta” aggiunge Sorrentino. Il quale, dalla sua, ha comunque grande esperienza, anche internazionale (ha già giocato la Campions League) e una maturità fondamentale in un torneo come la Coppa del mondo. Il resto, tocca a lui. Se continua ad esprimersi come fa nel Chievo, se la gioca fino all’ultimo