di Marco Spinelli
fonte: fcinternews.it
Due giocatori, due squadre, un destino comune: domani, a Marassi, tra Genoa e Inter sarà una sfida davvero particolare: al di là dei tanti motivi di interesse insiti in una partita di sicuro richiamo tra due squadre al momento nei piani alti della Serie A, la partita suscitava alla vigilia grande attrazione anche perché sarebbe stata la serata del grande ritorno a Marassi, da avversari, di due giocatori che l'anno scorso fecero le fortune della squadra di Gasperini, e che ora difendono i colori nerazzurri, ovvero Diego Milito e Thiago Motta. Ma purtroppo, gli infortuni patiti terranno fuori gioco entrambi. Per cui, di grande ex, sul fronte opposto, rimane Hernan Crespo, ora genoano. Ma la gara di domani sarà anche la sfida degli "ex mancati": parliamo di Ricardo Quaresma e Amantino Mancini, da due anni all'Inter ma che quest'estate sono stati a un passo dal trasferirsi all'ombra della Lanterna.
Due giocatori, un destino comune, anche se sviluppatosi in tempi e modi diversi: la storia di due giocatori che l'anno scorso hanno rappresentato i pezzi pregiati del mercato nerazzurro, ma che alla fine hanno deluso, al punto da essere inseriti, nel giro di una sola estate, nella lista dei cedibili. Il primo che si è visto le valigie fatte sulla porta di Appiano Gentile, è stato il portoghese, voluto fortemente da Mourinho ma poi diventato protagonista di un'annata da dimenticare, tra Inter e Chelsea dove fu girato in prestito a gennaio. L'affare per portare Milito e Motta all'Inter è stato imbastito già da tempo, quando gli uomini di mercato nerazzurri hanno deciso di inserire, tra le contropartite da offrire al Genoa, anche Quaresma. Preziosi e Gasperini sono pronti ad accoglierlo, il modulo usato al Genoa sarebbe l'ideale per rilanciarne le quotazioni, tutto sembrava fatto, ma poi, lo stop improvviso: il "Trivela" punta i piedi, rifiuta il passaggio al Grifone, dicendosi convinto di poter ancora dimostrare il suo valore all'Inter. In casa Inter ne prendono atto, Mou si convince a dargli questa nuova chance, ma il risultato non è quello sperato. Quaresma non riesce proprio a sbloccarsi, e ormai il suo tempo all'Inter sembra passato. E proprio oggi, anche Enrico Preziosi, presidente del Genoa, gli ha sbarrato definitivamente le porte, rimproverandogli il rifiuto di quest'estate.
Altra storia, ma stesso finale, per Amantino Mancini, arrivato dalla Roma anche lui solo un'estate fa: lui sì intenzionato ad andare via dall'Inter dopo un anno grigio, e lui sì ben disposto, sebbene non dal principio (prima sognava restare, poi sognava un ritorno in giallorosso), ad accettare il trasferimento in rossoblu. Ultimo giorno di mercato, anzi, ultimissimi minuti: tutto sembra fatto, l'accordo c'è, mancava solo l'ufficialità, poi, ecco sul gong la notizia: salta tutto, per volontà di José Mourinho. L'allenatore dell'Inter pone il suo veto al trasferimento, essendo convinto e avendo convinto il giocatore di poter essere ancora utile alla causa interista. Il Genoa rimane così ancora a bocca asciutta, mentre Mancini, così come Quaresma, in queste prime battute di stagione fa poco o nulla per ripagare la fiducia del tecnico. Eccola, quindi, la storia di questi due ex mancati: accomunati, come detto, da questo insolito destino, e che domani vivranno entrambi un'insolita serata da "potenziali ex", col rischio di non poterla nemmeno giocare sul campo...