di Massimo Scavello
Fonte:anconacalcio.it
A Reggio Calabria, sabato scorso, lo hanno rimpianto. A Empoli si mordevano i gomiti già dalla scorsa stagione. Salvatore Mastronunzio è pronto, anche stavolta contro il Frosinone, a prendersi le sue rivincite contro i club che in passato non hanno creduto in lui, saziando una sorta di sete di vendetta. "Partita speciale per me - sottolinea la Vipera - Il mio soprannome me lo hanno affibbiato i tifosi ciociari nel 2005 quando vincemmo il campionato".
Il rispetto che nutre Mastro verso di loro lo dimostrerà non esultando sabato, nel caso in cui dovesse segnare: "Al massimo mi limiterò a baciare il tatuaggio col nome di mia figlia", scherza. Al di là delle battute, Salvatore sembra covare un po’ di rammarico per essere stato scaricato anche dal Frosinone al primo anno di B. "Non mi hanno dato la possibilità di dimostrare la mie capacità - dice infatti il capitano dell’Ancona - Per fortuna ho incontrato l’Ancona e mister Monaco che mi hanno dato fiducia e fatto giocare sul serio in cadetteria".
Parlando di Monaco, è inevitabile non chiedere a Mastronunzio la differenza tra l’Ancona allenata dal tecnico di Latiano e quella di Salvioni. "Ogni mister ha le sue convinzioni - attacca - ma rispetto allo scorso anno molti giocatori sono migliorati e maturati, acquisendo esperienza, vedi Catinali, De Falco, Surraco o Colacone stesso, le cui doti però non scopriamo certo adesso. In secondo luogo quest’anno andiamo su ogni campo per vincere". Mentalità che sta lanciando i dorici nelle zone alte della classifica.
"Adesso siamo devastanti - ammette Mastronunzio - ci riesce tutto al meglio, anche se altre volte non siamo stati bravi a condurre noi le danze, è successo a Padova e contro il Gallipoli". Ritornando al Frosinone, quella contro la squadra di Francesco Moriero è sfida di vertice, la prima di tre gare in casa nel giro di sette giorni che potranno dire molto sul campionato dell’Ancona. "Il Frosinone ha una buona squadra - spiega il bomber dorico - e sta tentando il grande salto. Pensiamo prima a questo impegno e poi agli altri, rimanendo sempre con i piedi per terra". Ecco, la ricetta del capitano è quella di evitare voli pindarici, a dispetto delle prestazioni che sul campo la squadra sta offrendo. "Non dimentichiamoci che a inizio stagione sei spensierato, non fai calcoli perché ancora non ce n’è bisogno. E poi ci sono squadre che sulla carta sono meglio attrezzate rispetto a noi e che alla lunga verranno fuori. Noi il nostro obiettivo lo conosciamo bene: salvarci il prima possibile. Se ci riusciremo avremo vinto il nostro campionato". Il magic moment a tinte biancorosse rischia però di essere guastato dalle problematiche societarie. Mastronunzio prova ad abbassare i toni: "Quest’anno ho notato che le cose sono migliorate. Lo scorso anno la dirigenza conosceva poco il mondo del calcio e ha commesso degli errori, così come ne abbiamo commessi anche noi giocatori. Ci siamo chiariti in estate e devo ammettere che da parte della società c’è la voglia di fare ben. Per questo sono sicuro che Petocchi rispetterà gli impegni presi". Per chiudere, una battuta anche sull’ex presidente Sergio Schiavoni: "Se vuole rientrare e dare una mano all’Ancona, ben venga", fa sapere Mastrogol. Che naturalmente parla da capitano.
Il rispetto che nutre Mastro verso di loro lo dimostrerà non esultando sabato, nel caso in cui dovesse segnare: "Al massimo mi limiterò a baciare il tatuaggio col nome di mia figlia", scherza. Al di là delle battute, Salvatore sembra covare un po’ di rammarico per essere stato scaricato anche dal Frosinone al primo anno di B. "Non mi hanno dato la possibilità di dimostrare la mie capacità - dice infatti il capitano dell’Ancona - Per fortuna ho incontrato l’Ancona e mister Monaco che mi hanno dato fiducia e fatto giocare sul serio in cadetteria".
Parlando di Monaco, è inevitabile non chiedere a Mastronunzio la differenza tra l’Ancona allenata dal tecnico di Latiano e quella di Salvioni. "Ogni mister ha le sue convinzioni - attacca - ma rispetto allo scorso anno molti giocatori sono migliorati e maturati, acquisendo esperienza, vedi Catinali, De Falco, Surraco o Colacone stesso, le cui doti però non scopriamo certo adesso. In secondo luogo quest’anno andiamo su ogni campo per vincere". Mentalità che sta lanciando i dorici nelle zone alte della classifica.
"Adesso siamo devastanti - ammette Mastronunzio - ci riesce tutto al meglio, anche se altre volte non siamo stati bravi a condurre noi le danze, è successo a Padova e contro il Gallipoli". Ritornando al Frosinone, quella contro la squadra di Francesco Moriero è sfida di vertice, la prima di tre gare in casa nel giro di sette giorni che potranno dire molto sul campionato dell’Ancona. "Il Frosinone ha una buona squadra - spiega il bomber dorico - e sta tentando il grande salto. Pensiamo prima a questo impegno e poi agli altri, rimanendo sempre con i piedi per terra". Ecco, la ricetta del capitano è quella di evitare voli pindarici, a dispetto delle prestazioni che sul campo la squadra sta offrendo. "Non dimentichiamoci che a inizio stagione sei spensierato, non fai calcoli perché ancora non ce n’è bisogno. E poi ci sono squadre che sulla carta sono meglio attrezzate rispetto a noi e che alla lunga verranno fuori. Noi il nostro obiettivo lo conosciamo bene: salvarci il prima possibile. Se ci riusciremo avremo vinto il nostro campionato". Il magic moment a tinte biancorosse rischia però di essere guastato dalle problematiche societarie. Mastronunzio prova ad abbassare i toni: "Quest’anno ho notato che le cose sono migliorate. Lo scorso anno la dirigenza conosceva poco il mondo del calcio e ha commesso degli errori, così come ne abbiamo commessi anche noi giocatori. Ci siamo chiariti in estate e devo ammettere che da parte della società c’è la voglia di fare ben. Per questo sono sicuro che Petocchi rispetterà gli impegni presi". Per chiudere, una battuta anche sull’ex presidente Sergio Schiavoni: "Se vuole rientrare e dare una mano all’Ancona, ben venga", fa sapere Mastrogol. Che naturalmente parla da capitano.