Di Pasquale Campanella
Fonte: forum triestina
Hottor: «Devo essere più veloce»
«Le parole del tecnico mi hanno dato fiducia e la carica giusta»
TRIESTE Un sorriso così pieno, ricco del calore della sua terra, così genuino e carico di entusiasmo è qualcosa che non nel dopo partita di una gara della Triestina mancava da tempo. Quel sorriso è frutto dell'innocenza, della forza, della spavalderia di una età, sedici anni, in cui molti dei suoi coetanei si cimentano ancora con gli studi, con i primi amori, più che con il calcio ai massimi livelli. Edmund Etse Hottor però è fatto così: è nato per stupire. Classe 1993, al tredicesimo minuto della gara giocata dalla Triestina con il Gallipoli ha fatto il suo debutto tra i professionisti, con una grinta ed una autorevolezza tipica di chi sa di essere solo alla prima chance in un mondo difficile, abile a bruciare i giovani, quale quello del calcio italiano. Maglia numero quattordici sulle spalle, scelta forse non casuale, Hottor ha giocato una gara interessante dando battaglia al veloce francesino Mounard o all'esperto D'Aversa, tosti centrocampisti del Gallipoli, in mezzo al campo. La spavalderia non gli manca, come dimostra il tiro al volo dal limite dell'area con cui per poco non realizzava il due a zero nel corso della ripresa. Dice di lui Mario Somma: «Hottor merita un capitolo a parte: ha giocato con una serenità tale da sembrare un veterano. Chiunque vedendolo poteva pensare fosse un giocatore di provata esperienza, ed invece è solo all'inizio. Sono orgoglioso di averlo fatto esordire, pur considerando le tante assenze e le imperfette condizioni di Gorgone, però ha dimostrato di poterci stare. Complimenti alla società per averlo scoperto, nelle prossime gare verranno a vederlo in molti e questo significa che intendo farlo giocare anche in futuro». Il giocatore ovviamente non sta nella pelle: «Ringrazio il mister che mi ha dato l'opportunità di esordire nel campionato di serie B. E' stato un po' difficile all'inizio però poi ho trovato il ritmo partita». Hottor ha nascosto bene sul campo la sua emozione: «La fiducia di Somma, le sue parole mi hanno dato la carica giusta ». La vittoria ovviamente ha fatto la sua parte: «Tre punti fondamentali per noi. Personalmente non so cosa cambierà per me ma spero di trovare ancora spazio, di poter giocare ancora. Mi dispiace solo non essere riuscito ad insaccare quel tiro nella ripresa, ma quella palla andava calciata così, di prima». La differenza di passo, rispetto al torneo Primavera, non è sfuggita a Hottor: «Devo imparare ad essere più veloce nelle giocate, ma questo è solo l'inizio, devo solo allenarmi bene per prendere confidenza con i compagni e con il passo del campionato».