Di Pasquale Campanella
Fonte: forum triestina
Unione, avanti con il modulo a una puntaLo schieramento utilizzato da Somma ha dato ordine alla squadra. Ma il gioco e l’identità latitano
TRIESTE La Triestina è tornata alla vittoria ma nella ripresa si sono visti tutti i suoi difetti.E se sull’altro fronte ci fosse stata una squadra più smaliziata del Gallipoli sarebbero stati dolori. Il nuovo tecnico Somma non ha la bacchetta magica e sa di dover lavorare molto con gli uomini che la società gli ha messo a disposizione e che lui non ha scelto.Ma l’imprinting del nuovo tecnico sabato si è visto. Somma ha cominciato la sua avventura riordinando le idee. I moduli come dicono gli esperti di calcio contano poco sul campo. Però servono a capire chi gioca e cosa deve fare.Somma ha annunciato sin dalla sua presentazione che per il momento era meglio partire con il 4-2-3-1. «Non perché sono un integralista - aveva detto il tecnico - ma perché mi sembra la soluzione migliore per i giocatori che ho a disposizione».Anche Gotti aveva questa idea ma in più occasioni l’ha stravolta per fare spazio davanti a Gigi Della Rocca. Forse sarà un caso ma con l’utilizzo delle due punte (e con quattro centrocampisti in linea) sono arrivate le sconfitte con Cesena e AlbinoLeffe, mentre a Vicenza con il solo Godeas davanti è arrivato un punticino. Il nuovo tecnico, per necessità e per scelta, ha fatto giocare dietro a Denis il vivace Volpe (che è risucito anche ad andare in rete) mentre sembra orientato a utilizzare come dighe di contenimento i giocatori con la maggiore prestanza atletica (Princivalli, Cossu, Hottor e Gorgone). La stessa coraggiosa sostituzione dell’infortunato Princivalli con il giovanissimo ghanese è un indicatore chiaro delle idee del mister. La Triestina è stata costruita quest’anno work in progress. Prima il divorzio con Maran, poi l’accordo raggiunto e poi svanito con Ventura, quindi l’arrivo di Gotti e infine quello di Somma hanno condizionato la costruzione dell’organico dalla cintola in su (gli uomini della difesa sono ok). Con un’Unione abbondante di esterni, senza centrocampisti in grado di dettare i tempi della manovra, e senza una punta veloce la scelta di puntare su una squadra coperta, capace di soffrire e di giocare di rimessa appare inevitabile.Sul piano psicologico poi sia durante gli allenamenti che in partita Somma finora ha dimostrato di essere un tecnico in grado di caricare i giocatori e al tempo stesso di sdrammatizzare le situazioni. Basteranno questi elementi a creare un gioco, un’identità di squadra e la conseguente continuità di risultati? Sarà il campo a dirlo. Per il momento è stato fatto un primo passetto in avanti.