Domenica al Sant'Elia si troveranno di fronte Cagliari e Genoa, due squadre che nell'ultimo periodo hanno accusato qualche battuta d'arresto di troppo. La paura di perdere prevarrà sulla voglia di vincere?
"Non credo, sono formazioni che hanno una precisa impostazione e quindi giocheranno la partita secondo le rispettive caratteristiche. Il Cagliari è ormai abituato ad avvii di campionato in sordina, anche se poi, a lungo termine è sempre riuscito ad emergere. Il Genoa, invece, prima delle sconfitte con Inter e Lille, aveva disputato una prima fase di stagione molto positiva. Di solito le squadre di media caratura, dopo un'annata ottima, ne disputano un'altra sottotono. Soprattutto ne risente il rendimento in campionato e questo fatto è dovuto a precisi motivi: la disabitudine a giocare su più fronti ed il fascino che riveste una manifestazione europea. L'esempio dello scorso anno dell'Udinese è lampante, con periodi di black out in campionato, e risultati molto confortanti in Europa League. Non si tratta però di una regola, bensì di una tendenza. Lo dimostra il Genoa di quest'anno che, in campionato, è andato al di là delle più rosee previsioni, mentre in coppa ha ottenuto risultati inferiori rispetto a quel che mi sarei atteso. Il k.o. con il Lille non l'avevo messo affatto in preventivo".
Lei è un doppio ex della sfida di domenica. Quale esperienza ricorda con maggior piacere?
«A Cagliari ho vissuto più tempo, ottenendo anche maggiori soddisfazioni in termini di risultati. A Genova, invece, resta il rammarico per aver perso la serie A per un solo punto ma in quel caso le responsabilità maggiori sono da cercare fuori dal campo...".
Cagliari - Genoa è anche Marchetti contro Amelia, due dei portieri che ambiscono alla convocazione per i prossimi mondiali...
"In questo momento l'estremo difensore del Cagliari è estremamente favorito anche se, nell'arco di un campionato, tutto può accadere. Marchetti è esploso lo scorso anno ed è in continua crescita mentre Amelia da qualche tempo sta fornendo un rendimento costante, senza particolari picchi".
E dallo scambio Amelia - Rubinho secondo lei ci ha guadagnato il Genoa o il Palermo?
"Ci ha rimesso Rubinho. E' sempre rischioso cambiare ambiente quando si gioca ad alti livelli. Può essere un'arma a doppio taglio. Eloquente è il caso di Shevchenko che, da quando ha lasciato il Milan qualche anno fa non è più riuscito a tornare al top".
INTERVISTA A MARIO IELPO EX PORTIERE DI CAGLIARI, GENOA E MILAN
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Davide Pampanin
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22:44
DI DAVIDE PAMPANIN
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