Di Cesare: "Tre anni bellissimi a Mantova, poi ci rimasi male"

Posted by Pubblicato da Pasquale Campanella On 13:47



Di Pasquale Campanella
Fonte: tuttomantova

Valerio Di Cesare, grande ex della sfida di lunedì tra Vicenza e Mantova, rilasciando un'intervista al Giornale di Vicenza parla anche della sua esperienza al Mantova, tra splendidi ricordi e pochi convenevoli verso la società virgiliana.
Di Cesare ora non pensa più alla tribolata stagione dello scorso anno: «Sto bene - dice - è tutto alle spalle, però so che devo migliorare, questo vale sempre, mai pensare di essere arrivati».Se si gira a guardare il cammino fatto dalla squadra fin qui pensa che si possa essere abbastanza soddisfatti?«Ci manca qualche punto in casa, poco da fare, 'sta vittoria che ancora non abbiamo ottenuto nel nostro stadio pesa, certo sarebbe il massimo rompere il digiuno proprio contro il Mantova, lunedì sera».Guarda il caso, a lei la sua ex squadra fa sempre uno strano effetto. Comunque non è un mistero che quando fu ceduto al Vicenza lei ci rimase male.«Ma adesso di quella vicenda non me ne frega più niente, poi ci tengo a dire che io a Mantova ho passato tre anni bellissimi e che quanto accaduto con la società non ha intaccato il mio affetto per la città e per i tifosi, comunque è vero per me non potrà mai essere una partita come le altre».A proposito di società, ha sentito che il presidente Lori, dopo essere stato contestato dai tifosi, ha detto che se si stanca potrebbe anche lasciare?Non risponde subito e si mette a ridere Valerio Di Cesare, insomma diplomatico non gli riesce proprio di esserlo.Perché ride?«Perchè mi chiedo di cosa deve essere stufo, la responsabilità di chi è se da qualche anno non arrivano più certi risultati? Chi è che fa la squadra, certo non lui, ma chi è addetto a questo compito sempre dal presidente dipende e dunque... comunque se Lori lascia non me ne frega niente, caso mai mi può dispiacere per i miei ex compagni».Ce ne sono ancora molti vero?«Sì, con Grauso siamo proprio amici, ci sentiamo spesso al telefono, ma poi ci sono Tarana, Caridi, Spinale, Rizzi e altri».Un giudizio sulla squadra?«Per me è buona, anzi mi chiedo come fa a stare così in basso, non per nulla all'inizio del campionato avevo detto che il Mantova poteva lottare per entrare nei playoff... magari alla fine ci arriva lo stesso. Oltretutto mi pare che ultimamente stia giocando anche bene, comunque sarei contento se lunedì sera ci riuscisse di affossarla, perchè una cosa è certa: noi si punta alla vittoria».Ci tiene davvero tantissimo a giocare contro il Mantova, sarà per questo che è stato molto attento a non farsi ammonire sapendo di essere in diffida?«In effetti temevo parecchio di beccare un'ammonizione, non ci volevo nemmeno pensare di poter saltare questa partita».A dimostrazione che se uno sta attento riesce a controllarsi.«Ma no... certo a volte io sono un po' troppo istintivo, però, dai, alcuni cartellini gialli nei miei confronti sono stati davvero esagerati».Parliamo del Vicenza? A suo avviso dove può arrivare?«Lontano, si può fare parecchio bene, certo dobbiamo migliorare ma è nelle nostre possibilità e ci vuole pure un pizzico di fortuna».Insomma sta dicendo che si possono centrare i playoff?«Questo non lo so, però so che vogliamo vincere, mettiamola così: diciamo che spero di arrivarci».A quanto siete del vostro potenziale oggi?«A buon punto, ma ci sono ampi margini di miglioramento, ad esempio vedrete quando Sestu starà bene e si sarà inserito al meglio: la differenza si vedrà, è molto forte, io lo conosco bene. Però il nostro vero punto di forza sono quei compagni che oggi non stanno giocando, perchè in altre squadre di B avrebbero di sicuro il posto... non invidio proprio il tecnico Maran».Quando ci sono situazioni del genere si dice che è fondamentale la solidità del gruppo.«E infatti è uno dei nostri punti di forza, mai sentito nessuno lamentarsi, ovvio mica puoi essere contento di non giocare, ma tutto si ferma lì».Facciamo una previsione sulla gara di lunedì sera?«Io spero... ma no è meglio non farne, tanto si sa fin troppo bene cosa mi auguro!».