di Rocco Fortunatofonte:sampdoria.it
Il pari ottenuto all'"Olimpico" al cospetto della Lazio non basta per alleviare la rabbia del tecnico blucerchiato a cui non vanno giù alcuni episodi che hanno finito per condizionare la gara con i biancocelesti: «In quest'inizio di stagione, gli episodi ci hanno sempre dato contro».
Non ci sta Luigi Del Neri. Al termine della gara pareggiata in casa della Lazio, il tecnico di Aquileia si sfoga, alla sua maniera, senza peli sulla lingua e con la solita schiettezza che lo ha sempre contraddistinto. L'intervento di Muslera ai danni di Pazzini, che ha costretto il bomber blucerchiato ad abbandonare il terreno di gioco a cinque minuti dal termine dell'incontro non è andato giù all'allenatore doriano, che ha visto nell'occasione un entrata violenta da parte del portiere biancoceleste e non involontaria come considerata dal direttore di gara. «L'intervento era violento - sottolinea mister Del Neri, ripensando all'episodio che ha costretto il Pazzo ad alzare bandiera bianca - Muslera non ha colpito la palla, visto che è stato assegnato un rinvio dal fondo e non calcio d'angolo. Su episodi importanti come questo bisogna decidere con maggior equilibrio. Mi sembra che episodi come questo siano abbastanza ricorrenti: prima della sosta, con il Parma a Marassi c'è stato negato un calcio di rigore altrettanto solare, sempre su Pazzini. M lamento perché questi episodi negativi incidono sui risultati e conseguentemente sulla nostra classifica, che tuttavia resta estremamente positiva».
Buon ritmo. Sfogata la rabbia, mister Del Neri parla della partita, che giudica «positiva», soprattutto per il ritmo e la concentrazione con la quale i suoi ragazzi hanno interpretato la gara. «Sapevamo che non sarebbe stata una gara facile - spiega l'ex tecnico di Atalanta e Chievo - La Lazio è un'ottima squadra, che soprattutto in avanti può contare sull'apporto di elementi di qualità come Rocchi, Zarate e lo stesso Matuzalem. Noi però abbiamo interpretato nella maniera giusta la partita e se avessimo vinto la partita credo che non si sarebbe potuto certo parlare di furto. La squadra ha costruito numerose occasioni da gol e non va dimenticato che abbiamo giocato gran parte della ripresa in inferiorità numerica».
Avanti così. La Sampdoria resta in scia dell'Inter, ora capolista solitaria, ma Del Neri preferisce parlare del gioco espresso in campo dalla sua squadra, piuttosto che della classifica. «La classifica non la guardiamo, anche perché in questo momento conta poco - ribadisce per l'ennesima volta l'allenatore della Samp -. Quello che m'interessa in questo momento è vedere che la squadra riesce ad applicare in campo ciò che proviamo durante la settimana in allenamento. Anche contro la Lazio avevamo alcune assenze importanti come Gastaldello, squalificato, Semioli e Tissone, infortunati. Però questo è un gruppo valido, che merita la posizione di classifica che occupa in questo momento, ma che può ancora crescere sotto molti punti di vista, come ad esempio quello della concentrazione». «Se fossimo riusciti a gestire meglio il vantaggio, magari andando al riposo sull'uno a zero, nella ripresa avremmo assistito ad un'altra partita - conclude Luigi Del Neri - però nel calcio non si può ragionare col senno di poi. I ragazzi devono soltanto continuare a giocare tranquilli e spensierati,
cercando di proseguire su questa strada».