di Rocco Fortunato
fonte:sampdorianews.net
La Federcalcio continua a fare pressioni sul Comune di Genova e sul sindaco Vincenzi per incoraggiare l'approvazione del progetto del nuovo stadio nell'ex area Colisa. Un progetto da 190 milioni molto ambizioso senza il quale, come riportato daRepubblica, la candidatura dell'Italia per gli Europei 2016 vacilerebbe e neanche di poco.
La costruzione del nuovo stadio di Genova infatti darebbe all'Italia una posizione di vantaggio rispetto alle concorrenti come la Francia per ospitare la manifestazione continentale prevista tra 7 anni. Genova infatti è una delle maggiori 6 metropoli italiane e senza una struttura adeguata sarebbe impossibile ospitare le fasi finali del torneo.
In città i pareri sono contrastanti per via delle due opinioni agli antipodi delle due società genovesi. La Samp appoggia in pieno il progetto e lo stesso Garrone da parecchi mesi si fa portavoce di questa iniziativa; dall'altra parte il popolo genoano è contrario e vorrebbe rimanere a tutti i costi a Marassi. Che però, per quanto bello e affascinante possa essere, è ormai completamente obsoleto.
Il maggior esponente della candidatura dell'Italia a Euro2016 è Michele Uva; ecco di seguito l'intervista integrale rilasciata a Repubblica.
Dottor Uva, Genova è sempre in corsa per i campionati europei del 2016?
«Il sindaco ha rispettato gli impegni nei tempi previsti, segnalando l´area dove potrà essere realizzato il nuovo stadio. Posso dire che la Federazione è molto soddisfatta».
In città, però, divampano le polemiche e c´è chi non intende nemmeno prendere in considerazione l´ipotesi di trasferirsi a Campi...
«Posso rispondere con estrema franchezza? A noi in Federazione di tutto questo non ce ne frega niente. Quello che ci preme è sapere che esiste un progetto che riguarda stadio, viabilità e strutture alberghiere che consente a Genova di entrare nel novero di città candidate ad ospitare la fase finale degli Europei del 2016. Il resto non ci riguarda, davvero non vedo proprio come possa interessare la Figc».
Durante la sua visita a palazzo Tursi aveva detto che era fondamentale che tutta la città unita spingesse per la candidatura ad Euro 2016. Invece Genova sulla vicenda stadio si è spaccata...
«L´amministrazione comunale ci ha dato risposte pertinenti e competenti nei tempi richiesti, evidentemente vuole l´Europeo. E la Figc vuole essere di supporto all´amministrazione comunale per fare in modo che Genova sia tra le 12 città prescelte».
C´è chi propone un piano di adeguamento del Ferraris alle norme dettate dall´Uefa...
«Scusate, ma mi sembra di avere già risposto in modo molto netto: il Ferraris non è compatibile con la candidatura a Euro 2016».
Nemmeno con tutta una serie interventi?
«Im-pos-si-bi-le. E spero che sia l´ultima volta che debba dirlo. È inutile che mi fate una, due, tre volte la stessa domanda. Io cerco di essere disponibile con tutti, ma questo non deve diventare un tormentone».
Nemmeno se si dovessero spostare le carceri?
«Non basterebbe, bisognerebbe anche abbattere delle case, serve un´area di 5 ettari».
Ma i genoani dal Ferraris non vogliono andare via e allora come andrà a finire?
«Semplicissimo, Genova avrà due stadi: uno per una squadra e uno per l´altra».