di Rocco Fortunatofonte:eurosport.it
Il tecnico giallorosso si aspetta il meglio dai suoi, anche senza capitano, con cui dice di aver instaurato un buon rapporto da subito, improntato sulla stima e sulla simpatia Se il Milan deve ancora abituarsi a non avere più Kakà, la Roma dovrà dimostrare di saper fare a meno di Totti, fermato da un problema al ginocchio destro. E' uno dei problemi di Ranieri, che si definisce un ambizioso, alla vigilia della sfida con i rossoneri, una partita per cui dice: "Non firmerei per un pareggio, né per domani né mai. Altrimenti me ne rimarrei a casa, invece io voglio giocarmele tutte".
"Io lavoro per raggiungere il massimo, dai miei giocatori e prima di tutto da me stesso, senza illudere i tifosi. Io voglio sempre arrivare lassù, guardo sempre avanti. Questa è una buona squadra, una squadra forte che ha vissuto un momento particolare, ci stiamo ritrovando ma dobbiamo lavorare sodo", sottolinea il tecnico giallorosso.
Contro il Milan "sarà importante - spiega - perché potrò vedere la reazione della squadra all'assenza di Totti". Qualche tempo fa lo stesso gruppo vinse a Milano nelle stesse condizioni: "Sì, ma quella era una squadra con il vento in poppa - replica - Noi stiamo meglio adesso, ma non ci dimentichiamo da dove veniamo. Abbiamo una continuità di risultati ma ancora dobbiamo fare molto". E il molto per Ranieri significa anzitutto "riportare questa squadra ai livelli di due anni fa, perché le potenzialità per fare cose importanti ce le ha e lo ha dimostrato proprio due anni fa. Per me contano i punti, questa squadra ha grandissime capacità e quando sarò riuscito a riportarla lì dov'era due anni fa sarò più contento".
Di certo, oltre all'assenza del capitano, c'è il ritorno di Doni: "Sta bene e giocherà". Il portiere operato lo scorso maggio, per un problema al ginocchio, non gioca da aprile. In panchina dovrebbe rivedersi Baptista, che, al pari di Cicinho, è in lista ma "non è ancora pronto", come ha spiegato il tecnico. Gli assenti, oltre al n. 10 (che comunque si è sottoposto a una visita di controllo, già programmata), sono Motta e Juan. Giocherà Mexes al fianco di Burdisso: "L'ho visto in crescita, mi è piaciuto nell'amichevole dell'altra sera", le parole dell'allenatore.
Di Totti invece dice: "Il ginocchio non gli fa più male, ma dobbiamo andare cauti". Il rapporto tra i due sembra nato proprio sotto una buona stella, tanto che il capitano ha dedicato al suo mister parole di stima, rilasciate alla rivista Romanista ("E' romano, come me ha il gusto della battuta, non credo ci saranno mai problemi tra di noi"). "Credo che lui mi rispettasse anche prima di conoscermi, stessa cosa vale per me. L'ho sempre considerato un campione", gli ha risposto Ranieri, che non entra però nel tormentone su Totti in Nazionale. "Fatemi prima diventare il ct azzurro, poi risponderò a questa domanda. Vorrei allenare la Nazionale? E chi non vorrebbe, che allenatore sarei se non avessi questa ambizione?". E, sullo sfogo di Lippi dopo la gara con Cipro, dichiara: "Un tecnico deve sempre difendere la sua squadra, ma sempre rispettare i tifosi che pagano il biglietto".