Giacomo Cipriani rappresenta il classico esempio di ragazzo prodigio che il grande calcio ha potuto ammirare soltanto in parte, a causa di un estenuante calvario fisico. Il ragazzo bolognese non ha però mai gettato la spugna, ha lottato contro la sfortuna pur di tornare protagonista sui terreni di gioco. Nella seconda parte della stagione 2003 – 2004, la prima in serie A della Sampdoria targata Riccardo Garrone, l’attaccante ha indossato la casacca blucerchiata, come prima alternativa ai titolari Francesco Flachi e Fabio Bazzani. In vista dell’anticipo di sabato pomeriggio, Sampdorianews.net ha contattato in esclusiva Giacomo Cipriani per rivivere la sua esperienza sotto la Lanterna e le sensazioni sulla sfida che vede incontrarsi due sue ex squadre:
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All’esordio con la casacca della Spal hai segnato un pregevole goal di tacco. Ti aspettavi un debutto simile?
“Ero arrivato da un giorno, non pensavo di giocare così tanto, pensavo al massimo di entrare nel secondo tempo. Ad inizio partita Bazzani ha avuto un problema alla schiena ed è stato necessario il mio ingresso. Ho ritrovato Fabio dopo qualche anno dall’esperienza alla Sampdoria, a quei tempi era un’altra categoria. Dal mio punto di vista è stata una scelta per ritrovare condizione fisica e continuità”.
Quali squadre ti hanno contattato in estate?
“In estate ci sono state diverse trattative soprattutto con club di serie B. C’è stata l’ipotesi Bologna, perché mi allenavo con loro, poteva nascere qualcosa, recentemente hanno avuto un attimo di confusione, il cambio di allenatore, qualche possibile cambio dirigenziale, alla fine si è parlato e basta. In estate sembrava fatta ad un certo punto con la Salernitana, poi sono emersi problemi contrattuali, non mi riferisco ad una questione di denaro. Diverse voci mi hanno accostato a Modena, Mantova, Crotone, ma alla fine Bruno e Mastronunzio, seppure richiestissimi, sono rimasti nelle rispettive squadre e non c’è stato il tanto atteso valzer degli attaccanti. Io ero svincolato e sono rimasto fuori da queste squadre. Per me l’importante era tornare a giocare”.
Quali sono i ricordi della tua esperienza alla Sampdoria?
“Sicuramente ritengo quell’esperienza tra i momenti più belli della mia carriera, ho avuto l’opportunità di giocare tanto, venivo da 2 anni difficili e la Samp mi ha consentito subito di giocare ad alti livelli. Ricordo volentieri quei mesi in blucerchiato, sono ancora in contatto con la dirigenza della Sampdoria e ho bei ricordi di tutte le persone che lavorano in società”.
Come mai la permanenza in blucerchiata non si è prolungata?
“Il cartellino era in comproprietà tra Bologna e Juventus e i club non si sono messi d’accordo tra loro, mi è dispiaciuto. All’epoca la Samp ha cercato di trattenermi, ma non dipendeva solo da lei. Il Bologna acquistò l’intero cartellino. Anche l’anno scorso ho avuto dei contatti con Mazzarri che conosco molto bene, era circolata la voce di un mio possibile ritorno in estate per completare la rosa visto che in ritiro mancava ancora una punta, ma poi la Samp prese un altro attaccante e io scelsi Rimini, dove avrei avuto più possibilità per giocare, ma la mia speranza era tornare in blucerchiato".
Il tuo rapporto con i tifosi blucerchiati.
“Eccezionale, hanno grande entusiasmo e dimostrano profondo attaccamento verso la squadra, in pochissime altre piazze si trova una tifoseria simile”.
Come si è sviluppata la tua carriera dopo l’esperienza alla Sampdoria?
“Dopo la Samp ho vissuto un anno a Bologna, stagione coincisa con la retrocessione e le vicende di Calciopoli. Sono rimasto fermo per infortunio per oltre una stagione e, una volta rientrato, ho trascorso 5 mesi ad Avellino, per trasferirmi poi al Rimini. L’anno scorso ho ritrovato la condizione fisica, ho disputato diverse partite, realizzando un discreto numero di reti, anche se purtroppo il campionato del Rimini sia terminato male.”.
Sei stato sottoposto ad un infinito numero di operazioni al ginocchio. Questo calvario fisico ti ha portato talvolta a riflettere sull’eventualità del ritiro? Quali persone ti hanno aiutato ad andare avanti?
“Ho vissuto molti momenti difficili, gli incidenti seri segnano la carriera, ho sempre trovato la forza per reagire. I miei familiari e gli amici più stretti mi sono sempre stati accanto. Ho ancora 29 anni e credo ancora di poter tornare ad alti livelli”.
Hai ancora 29 anni, quale è il tuo obiettivo per il futuro?
“Gli obiettivi si fissano passo per passo, il mio sogno è tornare su il più presto possibile, serie A, B, o C poco importa, l’importante è guardare avanti, cercando di fare sempre meglio. Gli infortuni mi hanno tolto tanto in carriera, spero di recuperare”.
Sabato pomeriggio si sfidano Sampdoria e Bologna, per te è una sfida particolare. Che gara ti aspetti?
“La Samp sta vivendo un momento strepitoso, a Roma ha rallentato un po’ il suo ritmo vincente, le è stato tolto qualcosa. Il Bologna invece ha appena cambiato allenatore, può avere l’entusiasmo che la scossa tecnica spesso può dare e resta una buona squadra. La favorita è comunque la Sampdoria per fattore campo e valori tecnici”.
Un saluto ai tifosi blucerchiati e ai sempre più numerosi lettori di Sampdorianews.net
“Posso soltanto ringraziare i tifosi sampdoriani per gli stupendi 6 mesi trascorsi a Genova, avrei voluto restare più a lungo, sogno sempre di indossare quella maglia…”