Di Pasquale Campanella
Fonte: forum triestina
Testini: «Ora siamo più tranquilli»
«Ho voglia di rimettermi in gioco. La condizione della squadra è buona»
«Il tecnico ci ha spiegato quali sono i punti deboli dei nostri avversari»
L’ala rientra dopo la squalifica
TRIESTE Pedina inamovibile di tutte le prime otto partite di campionato, Emiliano Testini ha dovuto saltare il match col Gallipoli per squalifica. Oggi a Padova, però, l’esterno perugino potrà ritornare alle sue consuete sgroppate sulla fascia.Testini, tra una cosa e l’altra sono ben tre settimane che non gioca: con che spirito ritorna in campo?«Non vedo l’ora di giocare, è normale dopo questa sosta che per me è stata davvero lunga. Tra la pausa prima e la squalifica poi, sono oltre venti giorni senza partite: ho tanta voglia di ripartire e di rimettermi in gioco».In questo periodo alla Triestina sono successe tante cose.«In effetti ci sono state tante novità: il cambio del mister, il ritorno di un giocatore importante come Gorgone, ma soprattutto la Triestina è ritornata alla vittoria».Oggi vi aspetta un derby difficile: come giudica questo Padova?«E’ una squadra importante che è riuscita anche a partire subito forte. Del resto ha un organico di tutto rispetto, per cui non sorprende che stia facendo bene».Quali sono i punti deboli dei veneti?«Il mister, come del resto ha fatto la scorsa settimana, ha preparato molto bene la partita. Lui è molto bravo proprio nello studio dell’avversario, per cui state certi che sappiamo bene cosa dobbiamo fare».E’ già la partita della verità per sapere se siete veramente usciti dalla crisi?«Forse non è ancora la partita della verità, ma diciamo che è sicuramente molto importante, soprattutto perché è la prima di tre partite per noi determinanti». Tradizionalmente, però, le partite ravvicinate le soffrite molto: stavolta sarà diverso?«E’ vero che spesso in casi come questi le cose non sono andate bene, ma se va in un certo modo a Padova, vedrete che poi sarà diverso. Facendo risultato nel derby, poi i due impegni con Empoli e Torino li affronteremmo con più tranquillità e con una condizione psicologica diversa».