Di Pasquale CampanellaPrincivalli: «Siamo pronti a ripartire»«Messa a posto la parte fisica, il nuovo tecnico sta rimediando a certi errori»«Noi non dobbiamo più avere paura di sbagliare il match»Chiusa una parentesi si riapre un ciclo
Fonte: forum triestina
TRIESTE Il capitano è pronto per ripartire. Nicola Princivalli, infatti, definisce quella di oggi con il Gallipoli una vera e propria nuova partenza per la Triestina, che dopo un reset di due settimane si ritrova con una nuova guida tecnica e uno spirito, si spera, rinnovato.Princivalli, come si possono riassumere queste due settimane di cambiamenti dopo la debacle con l’Albinoleffe?«Com’è ovvio quando si cambia allenatore e preparatore, abbiamo lavorato in maniera diversa, cercando di sopperire alle deficienze dimostrate finora. Del resto il nuovo mister era opinionista in tv e ha seguito molto la categoria, per cui sapeva bene quali sono i nostri problemi e lavora per superarli nel minor tempo possibile».In concreto su cosa si è lavorato?«Intanto col preparatore si è cambiato qualcosa nel lavoro fisico-atletico, perché sotto questo aspetto avevamo delle evidenti difficoltà. Con il tecnico invece abbiamo lavorato sugli aspetti tattici, cercando poi di applicare rigorosamente le sue idee sul campo. Diciamo che per noi si tratta di una nuova partenza, per cui ci vorrà un po’ di tempo perché le cose siano perfettamente a posto: è stato quasi come partire per un ritiro, ma con sole due settimane a disposizione».Ma intanto c’è subito un match in cui bisogna fare risultato.«E infatti nel breve si è lavorato soprattutto sull’aspetto mentale, perché dobbiamo ritrovare entusiasmo: contro il Gallipoli non dovremo avere paura di sbagliare o dei fischi. E’ fondamentale ritrovare la serenità».Le prime impressioni su Somma?«Sicuramente si lavora tanto sul campo, ma in generale in maniera più intensa perché anche attraverso i video si cura molto la conoscenza dell’avversario, fondamentale in serie B. Non è che bisogna snaturare le proprie caratteristiche, ma gli avvesari vanno conosciuti in maniera dettagliata e ogni piccolo particolare può essere fondamentale».Con che parole vorresti chiudere il periodo di Gotti?«Sull’uomo non si discute, una grandissima persona dal punto di vista umano. Come tecnico invece è stato soprattutto sfortunato. Purtroppo determinate idee, anche innovative nell’approccio alla partita e nel gioco, se non sono supportate dai risultati, è difficile sostenerle. E purtroppo i risultati non sono arrivati. Il problema è che ci si aspettava molto dalla Triestina e quando ci sono queste premesse non c’è tempo di aspettare, perché bisogna avere tutto e subito, essere innanzitutto concreti».Vi rende visita un Gallipoli superiore alle attese della vigilia.«Giannini è certamente un buon tecnico se è riuscito con una rosa costruita in pochi giorni a costruire una squadra fastidiosa per tutti. Non vogliono prendere gol, partono dal fatto di non prenderle perché per loro la salvezza è la Champions. Hanno anche entusiasmo, corsa e voglia di lottare. Affrontarli non sarà affatto facile».Cosa ne pensi dell’arrivo di Gorgone?«Sono molto contento, ho giocato tanto con Giorgio lo scorso anno e abbiamo dimostrato in più occasioni di essere una bella coppia in mezzo al campo. E poi è una persona che conosce già l’ambiente, quindi è sicuramente un aiuto prezioso in più».