Di Pasquale Campanella
Fonte: forum triestina
«Non pensavo di tornare. Non siamo fenomeni ma la B è lunga»
Il centrocampista è pronto a giocare
TRIESTE Ha interrotto il suo rapporto con l’Alabarda solo per qualche mese, poi la scorsa settimana è arrivata la chiamata del presidente Fantinel e per Giorgio Gorgone si sono riaperte le porte della Triestina. E così, seppur con un po’ di ritardo, il centrocampista romano può iniziare adesso la sua quinta stagione consecutiva con l’Unione.Gorgone, ma se l’aspettava una chiamata della Triestina dopo tanti mesi?«Sinceramente no. Uno a un certo punto prende strade diverse, ma quando il presidente mi ha chiamato ho immaginato subito qualcosa: con lui ho sempre avuto un rapporto molto chiaro e diretto».Era rimasto deluso quest’estate dal fatto di non aver trovato nessuna squadra?«Non più di tanto, perché ho trovato conferma che il calcio va come pensavo. Dovrebbero contare i risultati, le prestazioni, ma tante volte contano piuttosto gli agganci e le amicizie. La cosa buffa è che sono stato cercato da un po’ di allenatori, ad esempio Madonna e Castori, ma poi le società non mi hanno preso o a causa delle rose ristrette o per altri motivi».Che insegnamento ne ha ricavato?«Che purtroppo non sempre conta far bene sul campo, o comunque che non sempre basta. Ho avuto però molte offerte dalla Lega Pro, ma quelle le ho rifiutate io e non ne sono pentito. Me lo sentivo che sarebbe potuta andare meglio».Come mai quest’estate ha preso il patentino da allenatore?«E’ una cosa che avrei voluto fare comunque, e così ho sfruttato questo momento. Ma quella dell’allenatore è una cosa che a me è sempre piaciuta molto: ora è troppo presto per pensarci, ma magari in futuro ci proverò. E’ comunque una cosa utile che potrebbe servirmi».Dopo aver parlato con i compagni, che idea si è fatto del momento nero della Triestina?«So che all’inizio c’era un certo entusiasmo, poi sono andati un po’ nel pallone, anche perchè andavano più piano degli altri. Ma quando vai male sono più di una le cose che non vanno. In ogni caso, credo che come non era veritiero l’inizio sprint, così non è veritiera nemmeno questa fase negativa. E poi la serie B è lunga e strana. A volte non basta nemmeno il girone di andata per delinearla bene».Ha trovato subito il nuovo allenatore Somma.«Ho visto che è uno che lavora molto sul campo. A me ha detto di fare una micropreparazione per mettermi al passo con gli altri. Comunque, magari in modo diverso, mi sono sempre allenato, per cui spero di essere presto disponibile».Quanto vale questa Triestina rispetto a quella dello scorso anno?«Godeas l’ho sempre ritenuto un valore aggiunto in ogni squadra, quindi qualcosa si è guadagnato. Ma è anche vero che sono andati via giocatori importanti. In ogni caso ci sono giovani di prospettiva che possono fare buone cose, bisogna vedere se crescono subito, ma se hanno qualità in ogni caso devono essere aspettati. Nel complesso comunque è stata costruita una buona squadra, però se sarà migliore dello scorso anno questo è tutto da vedere».