di Filippo Capurso
Fonte: solosalerno.it
Prosegue la preparazione della squadra granata che, alternandosi tra campo Volpe e stadio Dirceu, cerca il migliore assetto in vista della gara contro il Crotone di Franco Lerda. Il match di sabato, presumibilmente, non avrà un secondo appello: se la Salernitana non porterà a casa il bottino pieno, oltre a vedere pesantemente assottigliarsi le già flebili speranze di riagganciare il treno salvezza, saluterà il tecnico Marco Cari. Autentica ultima spiaggia per il trainer romano che, avendo già sprecato tutti i jolly a sua disposizione, è consapevole che la sua permanenza al timone dei granata passa inderogabilmente per il conseguimento dei tre punti contro i pitagorici.
Non mancano i dubbi di formazione che l’allenatore dovrà sciogliere nelle ultime sedute tattiche. Scontato il ritorno alle due punte di ruolo (Fava e Caputo), le incertezze riguardano la disposizione della linea mediana del campo. Ha destato una buona impressione Jadid che, pur non essendo al massimo della forma fisica a causa della lunghissima inattività, dovrebbe agire da regista basso davanti alla difesa. Si perché Cari ha provato nuovamente il famoso “rombo” di centrocampo di Ancelottiana memoria. Il neoacquisto marocchino dovrebbe svolgere il ruolo di fulcro del gioco e smistare rapidamente i palloni per velocizzarne la circolazione e rendere imprevedibile la manovra offensiva apparsa finora sempre lenta e farraginosa. Con mansioni prevalentemente di copertura agiranno Pestrin e Soligo, titolari pressoché certi considerato che Carcuro è out a causa del riacutizzarsi del problema alla caviglia che già l’aveva costretto ad uscire anzitempo dal campo nelle ultime due gare. Il dubbio principale che attanaglia Cari riguarda la maglia di trequartista. Cozza ha smaltito i problemi fisici ed una nuova esclusione suonerebbe come una definitiva bocciatura, compromettendo anche il morale di un ragazzo dalle indubbie qualità tecniche, da recuperare e rigenerare in attesa del rientro a pieno regime di Merino. Nello stesso tempo, schierare insieme Cozza, Fava e Caputo dal primo minuto potrebbe risultare un azzardo: la contemporanea presenza di tre elementi poco propensi al rientro in fase di non possesso palla sbilancerebbe la squadra esponendola a facili ripartenze della squadra rossoblù che punta molto sulla velocità dei propri esterni offensivi. Viste le difficoltà ormai endemiche della squadra a trovare la porta avversaria, subire un gol sarebbe delittuoso anche dal punto di vista del morale, aspetto che sta inducendo Cari a preservare la carta Cozza per la ripresa, specialmente se il risultato non dovesse sbloccarsi. Per questo motivo in rampa di lancio c’è Danilo Soddimo, autore di una discreta prestazione a Lecce. L’ex doriano agirebbe inizialmente sulla trequarti ma all’occorrenza potrebbe allargarsi sulla fascia consentendo di passare al 4-4-2 (con Soligo sul versante opposto). Buone notizie arrivano invece dal pacchetto arretrato: Luca Fusco ha recuperato e con Kyriazis al rientro dalla squalifica c’è finalmente abbondanza di scelte. La novità più gradita ai tifosi granata riguarda Roberto Merino. Il funambolo peruviano che, a causa del bruttissimo infortunio patito in ritiro ha lasciato orfani i tifosi granata delle sue magie, ha infatti ripreso a correre, seppur in maniera leggera. Prosegue quindi senza intoppi il suo recupero ed a questo punto non è utopia pensare ad uno suo rientro in campo prima della fine del mese di Novembre. Ritorno che, si spera, dovrebbe dare quel quid in più alla squadra per accorciare sulle avversarie in attesa che l’ennesima rivoluzione prevista per Gennaio garantisca alla squadra i rinforzi necessari per poter ancora sperare nella salvezza.
Non mancano i dubbi di formazione che l’allenatore dovrà sciogliere nelle ultime sedute tattiche. Scontato il ritorno alle due punte di ruolo (Fava e Caputo), le incertezze riguardano la disposizione della linea mediana del campo. Ha destato una buona impressione Jadid che, pur non essendo al massimo della forma fisica a causa della lunghissima inattività, dovrebbe agire da regista basso davanti alla difesa. Si perché Cari ha provato nuovamente il famoso “rombo” di centrocampo di Ancelottiana memoria. Il neoacquisto marocchino dovrebbe svolgere il ruolo di fulcro del gioco e smistare rapidamente i palloni per velocizzarne la circolazione e rendere imprevedibile la manovra offensiva apparsa finora sempre lenta e farraginosa. Con mansioni prevalentemente di copertura agiranno Pestrin e Soligo, titolari pressoché certi considerato che Carcuro è out a causa del riacutizzarsi del problema alla caviglia che già l’aveva costretto ad uscire anzitempo dal campo nelle ultime due gare. Il dubbio principale che attanaglia Cari riguarda la maglia di trequartista. Cozza ha smaltito i problemi fisici ed una nuova esclusione suonerebbe come una definitiva bocciatura, compromettendo anche il morale di un ragazzo dalle indubbie qualità tecniche, da recuperare e rigenerare in attesa del rientro a pieno regime di Merino. Nello stesso tempo, schierare insieme Cozza, Fava e Caputo dal primo minuto potrebbe risultare un azzardo: la contemporanea presenza di tre elementi poco propensi al rientro in fase di non possesso palla sbilancerebbe la squadra esponendola a facili ripartenze della squadra rossoblù che punta molto sulla velocità dei propri esterni offensivi. Viste le difficoltà ormai endemiche della squadra a trovare la porta avversaria, subire un gol sarebbe delittuoso anche dal punto di vista del morale, aspetto che sta inducendo Cari a preservare la carta Cozza per la ripresa, specialmente se il risultato non dovesse sbloccarsi. Per questo motivo in rampa di lancio c’è Danilo Soddimo, autore di una discreta prestazione a Lecce. L’ex doriano agirebbe inizialmente sulla trequarti ma all’occorrenza potrebbe allargarsi sulla fascia consentendo di passare al 4-4-2 (con Soligo sul versante opposto). Buone notizie arrivano invece dal pacchetto arretrato: Luca Fusco ha recuperato e con Kyriazis al rientro dalla squalifica c’è finalmente abbondanza di scelte. La novità più gradita ai tifosi granata riguarda Roberto Merino. Il funambolo peruviano che, a causa del bruttissimo infortunio patito in ritiro ha lasciato orfani i tifosi granata delle sue magie, ha infatti ripreso a correre, seppur in maniera leggera. Prosegue quindi senza intoppi il suo recupero ed a questo punto non è utopia pensare ad uno suo rientro in campo prima della fine del mese di Novembre. Ritorno che, si spera, dovrebbe dare quel quid in più alla squadra per accorciare sulle avversarie in attesa che l’ennesima rivoluzione prevista per Gennaio garantisca alla squadra i rinforzi necessari per poter ancora sperare nella salvezza.