di Filippo Capurso
Fonte: CDS Puglia
piccoli passi fuori dall'emergenza e con una prospettiva sino ad oggi mai confessata: «Se continua così e lo scenario non subisce drastici cambiamenti, credo che il Lecce abbia le carte in regola per far parte del gruppo di squadre che lotteranno per l'accesso ai play off».Lo dice Gigi De Canio, invitando comunque a non dimenticare il percorso tracciato dal presidente Semeraro ad inizio di stagione: «I programmi sono quelli indicati - affferma - nel senso che abbiamo indicato un percorso su cui ci siamo incamminati, ma è chiaro che l'appetito vien mangiando e certo non ci tireremo indietro se si presenterà la prospettiva di dire la nostra per i quartieri alti, anche perché tutte le partite si affrontano per vincerle».Messa alle spalle la fase acuta dell'emergenza, ora De Canio può pensare positivo, convinto che questo Lecce non potrà che migliorare col passare del tempo, recuperando tutti gli effettivi e con una condizione generale che necessariamente migliorerà.«Ci siamo messi alle spalle i fattori che hanno condizionato il nostro lavoro estivo - dice - anche chi è arrivato per ultimo ha ormai raggiunto un buon livello di condizione atletica e sul piano dell'intesa generale abbiamo fatto progressi notevoli. E' chiaro che si deve lavorare sempre con la stessa intensità per migliorare».Il tecnico saluta con soddisfazione il ritorno di Giuliatto: «E' un recupero importante - dice - anche perché ci consente di disporre di più opzioni in una zona nevralgica del campo. Ora aspettiamo che rientri anche Munari (disponibile tra un mese) e speriamo che l'infortunio occorso a Mazzotta non ci privi a lungo dell'apporto del ragazzo».Questa lista di nomi però non rappresenta alcun abbozzo di graduatoria o di preferenze. De Canio mette subito le mani avanti: «Quando parlo di questo o quel giocatore penso alle caratteristiche di ciascuno ed alle opzioni che tali caratteristiche mi consentono di provare in allenamento, per poi cercare di applicarle in partita. Stesso discorso per Defendi: ha caratteristiche che, con lui in campo, suggeriscono delle scelte, diverse invece se, come in queste due gare in cui è stato squalificato, non c'era» Chiarisce anche il 'non mistero' del suoi cambi tattici: «Se seguite i miei allenamenti vedete che ciò che si fa in campo il sabato lo si prova durante la settimana. Si tratta di varianti al tema principale (il 4-4-2) interpretate in un modo o in un altro anche in base alle situazioni di gara ed all'avversario che si ha di fronte».E' già iniziato un mese tutto salentino. «Le gare le guardo una alla volta - dice - il derby propone un avversario concreto e pericoloso che, non dimentichiamolo, ha perduto solo due volte. Comunque, ripeto, noi affrontiamo ogni gara decisi a vincerla. Sarà così pure sabato ».