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13:51
di Rocco Fortunato
fonte:laroma24.it
Come De Rossi, più di Totti. Glielo avessero detto, non ci avrebbe cre duto. Perché è come se nei suoi cinque anni di Inter, avesse giocato più di Ibra himovic. Eppure Nicolas Burdisso da quando è sbarcato alla Roma, non ha sal to un minuto uno di partite ufficiali. Come il biondo che tanto piace a Marcello Lip pi, più del capitano romani sta al quale lo stesso ct ha regalato parole di stima in condizionata. Insostituibile, Burdisso. Prima con Lucia no Spalletti, ancora di più con Claudio Ranieri che lo ha indicato come il modello da seguire, « voglio giocatori come l’argentino » . Mai a Milano gli era successo. Sempre una se conda scelta. E’ stato benissimo nei suoi cinque anni di Inter, ha un contratto con il club nerazzurro sino al giugno del 2012, prolungato proprio in occasione del prestito gratuito alla Roma, non potrà mai dimenticare quello che l’Inter e Mas simo Moratti hanno fatto per lui quando aveva il cuore in tumulto per le condizio ni della figlia, ma ora presente e futuro per il difensore argentino è a Roma, co me ha confermato quando ieri mattina ha partecipato alla quarta edizione della giornata nazionale dello Sport Paraolim pico:
« Sarei felicissimo di ri manere alla Roma, al di là di questa stagione. Sapevo che Roma è una città diver sa da tutte le altre, questi primi mesi me lo hanno con fermato. C’è un entusiasmo incredibile, contagioso. So no stato fortunato a giocare tanto, qui ci sono grandi campioni » .
LA PRIMA VOLTA - E’ arrivato alla Roma con un appuntamento a Genova. Vigilia della prima di campionato, si concretiz za il suo trasferimento, parte da Appiano Gentile direttamente per il ritiro genovese della squadra giallorosso. Il giorno do po esordio immediato. Non è più uscito. Le cose all’inizio non è che andassero al la grande, ora la situazione si è quasi nor malizzata. E Burdisso è convinto che il bello debba ancora arrivare: « Inter a parte, non vedo squadre superiori alla Roma. Io credo che possiamo lottare an che per il secondo posto, ma dobbiamo giocare con umiltà e pensare a una par tita alla volta. Dopo il cam bio di allenatore, abbiamo cambiato un po’ anche la mentalità e il gioco. Stiamo conoscendo Ranieri e penso che stiamo anche facendo bene. Io non mi sento inso stituibile. Il calcio è uno sport di gruppo. Stiamo la vorando sempre meglio, ci siamo ripresi, ma di strada ce ne è anco ra parecchia da fare » .
RITORNO A S. SIRO - La strada, domenica prossima, lo riporterà nel suo vecchio stadio, San Siro, avversario il Milan che per lui è come un derby. Sarà diverso da quando ci ritornerà e dall’altra parte ve drà le maglie nerazzurre ( tra poco, l’otto novembre), ma sarà comunque una domenica particolare: « Ho in testa di fare bene con la Roma. Io non sottovaluto per nulla il Milan. Lo conosco bene, rimane sempre una grande squadra. Davanti possono far giocare due campioni come Ronaldinho e Pato. C’è da avere il mas simo rispetto della loro qualità e della voglia di prendersi una ri vincita. Sarà durissima. Ma noi ce la giochiamo, questo è sicuro. Totti? Non lo so se ci sarà » .
Burdisso ha anche spedito il suo messaggio al ct Mara dona, felice per la qualifica zione della sua Argentina, un po’ meno perché lui non è stato più convocato: «Lo sfogo di Marado na a fine partita ci può stare. Sono felice per la qualificazione. Ora avremo sei me si per migliorare. C’è il tempo per farlo. Sulle convocazioni non dico niente. Dico solo che non riesco a capire come mai Walter Samuel sia fuori dalla nazionale argentina. Io lo farei giocare sempre » .