di Tiziana Garofalo
Per molti era un giocatore finito. Per altri una scommessa persa. Per altri ancora una scommessa e basta. Per il Bari, Sergio Almiron (nella foto, fonte ReaSports.it) è invece un giocatore da riportare sul palconscenico calcistico che conta. La classe non si discute, il talento nemmeno e quando arriverà anche la condizione fisica migliore allora sì che tutti dovranno ricredersi.
Contro il Chievo, l'ex giocatore di Fiorentina e Juventus, ha giocato la sua prima partita da titolare e non ha deluso le attese. Complice anche il gol messo a segno al secondo minuto. Un gol di testa, il secondo nella sua carriera visto che il primo lo mise a segno contro il Treviso.
Insomma era scritto nel destino che domenica sarebbe stata la sua giornata. Probabilmente se Gazzi non si fosse ammalato lui, sarebbe partito ancora una volta dalla panchina ma con l'umilità di chi sa aspettare il suo turno. Un turno che è arrivato e che ha restitutito per un giorno il miglior Almiron al calcio italiano.
Il centrocampista però nonostante tutto, resta con i piedi per terra: "Sono contento ed anche sorpreso dei miei 70 minuti in campo, non me l'aspettavo. Devo ringraziare i miei compagni che mi hanno aiutato. Adesso però dobbiamo guardare al prossimo avversario perchè anche se contro la Lazio sarà una gara dura e difficile, vogliamo fare punti".