di Rocco Fortunatofonte:sportal.it
Tira aria di Mexes, in Milan-Roma. Lui, Philippe il biondo, eterna promessa del calcio francese, portabandiera del gruppo di giocatori che de vono rilanciarsi. Juan sta male, viva Mexes: un posto accanto all’argentino Burdisso domenica sera al Meazza, in casa del Mi lan, e via i cattivi pensieri dell’ultimo mese.Orfano di Spalletti, l’allenato re che è riuscito ad ottenere il meglio dal tolosano testaccino, Mexes si è dissolto. Firmò a Sie na il primo successo del l’era Ranieri, riequilibrando la situazione dopo aver ballato il tango con Maccarone. Mexes danzò e Maccarone segnò. Il francese, simbolo di una difesa sgangherata, la peggiore del campionato con 13 al gol passi vo, è scivolato in panchina. Brutto posto, per un calciatore. Ranieri non ha abbandonato Mexes al suo destino. Gli ha fat to capire che conta ancora su di lui, che è sempre un giocatore importante. Gliel’ha fatto capi re alla sua maniera, Ranieri: ur la, richiami, sollecitazioni con tinue durante gli allenamenti. Perché, come pensano tutti, è un peccato che un talento co me quello del francese debba perdersi nelle nebbie di una maturità ancora inespressa.Doni Mexes, ma poi anche Cas setti, e poi Taddei, e chissà che non ci scappi una maglia persi no per Menez: Totti non sta be ne, Vucinic non scoppia di salu te e allora ecco che il francese ha qualche chance di giocare. La Roma si rimette oggi al lavo ro, con una doppia seduta. Doppio lavoro anche domani: alle namento mattutino per i tito lari, amichevole serale (20.30) con l’Anziolavi nio. L’orario insolito ha una spiegazione: Ranie ri vuole vedere come se la cava Doni con la luce dei riflettori. Per la maglia da portiere ballano in tre, per Milano: Doni, Artur e Lobont. Ra nieri ci penserà fino a domeni ca: scelta difficile.