Di Pasquale CampanellaBruno si presenta al Potenza e nasce un caso
Fonte: forum triestina
Il club lucano: «Con lui non trattiamo, è nullatenente».Il costruttore: «Tutto falso, non voglio quella società»
TRIESTE Il vicepresidente della Triestina, il costruttore Raffaele Bruno, va all’assalto del Potenza Calcio. Anzi, no. La società lucana comunica ufficialmente di non voler trattare con lui dopo aver dato un’occhiata alla visura camerale della Triestina da cui non risulterebbe nemmeno essere socio. Bruno, da parte sua, replica con un altro comunicato in cui nega di aver mai voluto entrare nel direttivo di quel club ma di pensare solo all’Unione. Ma a Potenza c’è stato, e accompagnato da Tito Rocco (che, a sua volta, puntualizza di averlo fatto solo per amicizia).L’unica certezza è che la toccata e fuga in terra lucana di Bruno, potentino doc, ha avuto l’effetto di un uragano. Le cronache locali riferiscono che in una conferenza stampa convocata in una sua villa avrebbe annunciato il suo ritorno sulla piazza con una finanziaria e l’interessamento nei confronti del club per conto di «un gruppo di amici imprenditori del nord est». Qualche ora dopo, ecco l’incontro con il presidente del Potenza, Postiglione, davanti alla stampa e ai tifosi in un caffè. Ieri, sul sito del Potenza Sport Calcio, è comparso questo comunicato: «A seguito di indagini effettuate mediante visure camerali è emerso che: il sig. Bruno Raffaele Antonio non è, come millantato, socio dell’Us Triestina Spa e che lo stesso da un punto di vista lavorativo e societario in genere risulta nullatenente. Il sig. Tito Rocco risulta essere nel cda dell’Us Triestina però con l’esiguo numero di 4 azioni pari a un valore di 200 euro. Pertanto si ritiene di interrompere qualsivoglia negoziazione».Raffaele Bruno, che in questi mesi di vicepresidenza alabardata ha portato avanti il «Progetto triestinità» su mandato del presidente Fantinel, rivendica un comunicato stampa «in cui dico chiaramente che non ambisco alla presidenza o a entrare nel Potenza e non potrei neanche farlo in base ai regolamenti federali in quanto sono vicepresidente della Triestina. Certo, il mio cuore è rossoblu, tornerò a Potenza con una mia società ma non esistono le condizioni per un mio coinvolgimento calcistico».Però a Potenza ci è stato e ha parlato di calcio...«Ci sono 4mila persone che mi adorano, il presidente ha meno simpatie. E allora, visto che in me vedono una luce di speranza...Ma volevo solo dire che i tifosi devono stringersi attorno al club».E gli imprenditori del nordest? «Ma no, macché». Sul sito del Potenza comunque scrivono che Bruno nemmeno figura nell’assetto societario della Triestina. «E vuol dire che sono ignoranti. Andassero a vedere la visura alla Camera di Commercio di Trieste dove si parla della Bruno Costruzioni e della Triestina». E qui cala il sipario. Ma forse siamo solo al primo atto.