di Davide Pampanin
La settima giornata, nella più recente storia rossoblù, fa parte della cabala. Un anno fa ha segnato la rinascita. Torino, minuto 86: Acquafresca segna e scioglie la maledizione. Secondo gol della stagione dopo quello di Larrivey alla prima giornata contro la Lazio, e finalmente una stretta di mano ai tre punti. Da lì un percorso incalzante. Un anno dopo, alla settima, il Cagliari ha tre punti in più e soprattutto un attacco più prolifico. Insomma, l'addio di Acquafresca non è stato un problema così come si era temuto. Non ne ha fatto sentire la mancanza soprattutto Jeda, che si è caricato la squadra sulle spalle e ha già siglato tre volte. Due rigori e una mezza girata. Buon momento per il brasiliano, in realtà meritevole della recente cittadinanza italiana soprattutto per come padroneggia la lingua sciacquata nell'Arno. Meglio di chi dovrebbe. Ma date un po' di continuità e possibilità a Matri, che non vi deluderà. Nella gara che anticipava la sosta è arrivata la sua prima rete, di quelle che fanno bene perché portano sacchi di sicurezza. l'attaccante di Sant'Angelo Lodigiano l'anno scorso fu di quelli con la media migliore nel rapporto gol-minuti giocati. Insomma, il fantasma di Acquafresca non c'è più e ora Matri può continuare a difendere il suo posto da titolare. A segno anche la scommessa di Cellino. No, non Larrivey. Ma Nenè, seppure si continui a ripetere che non è pronto, il brasiliano ha già dato prova di “opportunismo” nel senso positivo del termine. ha trovato il primo gol, realizzato da vera prima punta, un po' all'Inzaghi, come ci aveva abituato Acquafresca. A completare il ciclo dei gol ci si è messo Dessena. Troppa foga, troppa voglia di urlare al mondo che è tornato. L'ha fatto a suo modo, anche bersagliando la porta dalla distanza. Fini non si rimpiange più. siamo a sei. Sei reti contro le due dello scorso anno. Otto quelle subìte contro le dieci di un anno fa. Sette punti contro quattro. Col gioco ritrovato e premesse addirittura migliori, il Cagliari si avvicina all'ottava giornata. Chissà anche stavolta i rossoblù faranno la loro ascesa mozzafiato nel nuovo campionato. Tanto per iniziare ci sarà un Catania guerrigliero che finora non ha mai vinto. Poi altro faticoso trittico perché la prossima settimana nel giro di sette giorni arrivano il Genoa, che ha già 13 punti, la Lazio di Ballardini che per un'estate ha corteggiato Allegri e Canini, poi l'Atalanta ultima in classifica con un Robert Acquafresca sinora ancora a secco. Altro tour de force. Ma visti i precedenti, niente paura. ( "il Sardegna" 15/10/09)