di Marco Fundonifonte: ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com
Non sarà certo una gara come le altre quella che Vincenzo Sommese disputerà sabato contro il ‘suo’ Torino. Sommese, d’altronde è cresciuto con la maglia granata addosso ed è logico che giocarci contro sarà una bella emozione.
Sommese sarà una gara strana per lei? "Sono anni che non gioco contro il Toro, l’ultima volta fu con la maglia del Mantova nel famoso spareggio. Certo è che al Toro devo tutto. Fu il presidente Calleri a portarmi a Torino dal Nola. Sono cresciuto in maglia granata e ho esordito in serie a in un derby, nel 1996. Ricordo che in panchina c’era Lido Vieri, il preparatore dei portieri: a 5’ dalla fine della partita, senza neanche farmi riscaldare, mi fece entrare in campo. Fu una giornata molto particolare perché esordire in un derby è una cosa assolutamente inaspettata. Credo fosse il 6 aprile e il fatto che ricordi ancora il giorno la dice lunga".
Qualche rimpianto? "Uno. Non aver avuto in squadra un giocatore capace di farmi crescere non solo tecnicamente, ma anche come uomo".
Il Sommese che ora fa la ‘chioccia’ ai bianconeri? "Beh, sì, diciamo che avendo un ‘Sommese’ al mio fianco mi avrebbe aiutato a crescere prima mentre in realtà sono maturato in questi ultimi tre anni qui ad Ascoli in una società che ha creduto in me, mi ha responsabilizzato e mi ha dato parecchie certezze. La cosa strana è che non mi sento gli anni che ho e se continua così gioco almeno per altri quattro anni".
Facciamo un passo indietro, all’episodio di domenica con Cissè: le è dispiaciuto essere accusato di razzismo? "Molto. Anzi, mi dispiace aver letto le sue dichiarazioni solo il giorno dopo. Le avessi sentite a Bergamo sarei andato in sala stampa. Mi dispiace perchè invece di ringraziare l’arbitro che non lo ha cacciato dal campo, Cissè si è messo a fare certe dichiarazioni che non esistono perchè non sono il tipo e perchè c’era il quarto uomo presente lì a due passi che non ha sentito nulla di ciò per cui sono stato accusato. Dispiace perchè Marco Bernacci per aver fatto una carezza ad un avversario ha preso tre giornate di squalifica e Cissè invece l’ha scampata pur mettendomi entrambe le mani in faccia. Non solo. Mi ha anche urlato qualcosa in una lingua che non conosco. Chissà cosa mi ha detto. Noi facciamo tanto per queste persone, ma loro non se ne devono approfittare".
Sabato Ascoli modello partita col Brescia? "Sono convinto che troveremo le motivazioni giuste per tornare quelli che ravamo un mese fa. E’ vero che in queste ultime quattro gare siamo stati meno brillanti e compatti, ma sarebbe un errore prendersela solo con la difesa. La squadra sta facendo bene e può ancora crescere. Sono convinto che una gara contro il Toro è quello che ci vuole per risollevarsi. Magari approfittando anche del loro momento di difficoltà mentale. Possiamo batterli".