Contro il Milan senza Yepes


di Tiziana Garofalo


Un occhio particolare alla difesa. Non ci sarà Yepes e questa non è una novit-. Non ci sarà per colpa delle due giornate di squalifica inflittagli dopo la gara contro il Bari. Uno spunto interessaNte per vedere come e se anche questa volta la difesa gialloblù saprà far bene.


In campo (nella foto, fonte chievoverona.it) sin dal primo minuto dovrebbe scendere Mandelli anche se Di Carlo non ha ancora svelato se si tratta di un'idea concreta e definitiva. Quel che è certo e che chiunque scenderà in campo darà il 100% e non solo perchè si gioca contor il Milan. Perchè a Chievo si rema tutti da un parte per approdare il prima possibile in un porto sicuro chiamato Salvezza

Gocce di pioggia su Bari-Lazio?



di Tiziana Garofalo


Piove, guarda come piove, diceva Jovanotti in una famosa canzone. Alzandosi questa mattina e affacciandosi alla finestra, guardando il cielo di Bari si sarebbe potuta cantare la stessa canzone. Gocce di pioggia hanno bagnato il San Nicola, stadio che domani ospiterà la Lazio di Ballardini. Gocce di pioggia sotto la quale i ragazzi di Ventura hanno dovuto svolgere la rifinitura.


Gocce di pioggia che domani Ventura spera si dissolvano nel cielo: "Spero che il tempo sia migliore rispetto a quello che c'è oggi, così il campo sarà in buone condizioni e sarà possibile assistere ad una bella partita".


In realtà, senza aver chiesto a Giuliacci di intercedere per noi, si è saputo che domani il cielo di Bari dovrebbe essere nuvoloso (nella foto, fonte openphotonet_grey-sky-full-of-autumn-rain), ma niente pioggia. Dunque Ventura anche le nuvole domani saranno dalla tua parte... gocce di pioggia permettendo...

Samp show:4-1 al Bologna

di Rocco Fortunato
fonte:gazzetta.it



La squadra di Delneri rifila quattro gol al Bologna (Pazzini, Ziegler e doppietta di Mannini) e torna momentaneamente in testa alla classifica in attesa dell'Inter. Il nuovo allenatore dei rossoblù battuto all'esordio



Un primo tempo sontuoso basta alla Sampdoria per battere il nuovo Bologna di Franco Colomba e portarsi, almeno per poche ore, in testa alla classifica, in attesa dell'Inter. La Samp di oggi è tanta: una rete di Pazzini, due di Mannini, uno di Ziegler e tante giocate di Cassano, al quale è mancata solo la gioia del gol personale. Il Bologna, alla ricerca di fiducia nei propri mezzi, incappa nell'avversario sbagliato, ma il tempo per rimettersi in carreggiata non manca.

PAZZINI MASCHERATO — Delneri è costretto a mescolare le carte all'ultimo momento: Gastaldello finisce k.o. nella rifinitura del venerdì, al suo posto c'è Rossi al fianco di Lucchini; con Padalino squalificato, Mannini si sposta a destra con Ziegler titolare sulla sinistra, mentre in attacco Pazzini è regolarmente in campo con la mascherina nera, per proteggere il naso frantumato domenica scorsa nell'impatto con il portiere laziale Muslera. Per il suo primo Bologna, Colomba si affida al 4-4-2: la novità è il ritorno a centrocampo di Mudingayi, alla prima da titolare, mentre in attacco il nuovo allenatore rossoblù si affida al tandem Zalayeta-Di Vaio.

PIOGGIA DI GOL — I primi minuti del nuovo Bologna di Colomba sembrano promettere bene: un destro al volo di Zalayeta, una bella palla in profondità di Vigiani per Di Vaio, niente di cui Castellazzi (alla 200esima partita in A) debba preoccuparsi, ma l'atteggiamento è quello giusto. Ma le buone intenzioni si spengono al 7', quando al primo affondo la Samp colpisce: Poli lancia Cassano sulla destra, il barese stoppa al volo e va via a Lanna, cross rasoterra per Pazzini che anticipa Portanova e incrocia battendo Viviano. Il Bologna prova subito a reagire: all'11' Vigiani da destra spedisce al centro per Di Vaio, che anticipa tutti di testa e manda a lato di poco, sulla destra di Castellazzi. La Samp gira a mille: Cassano svaria su tutto il fronte d'attacco e risulta imprendibile per i difensori rossoblù, Mannini si inserisce sulla destra con frequenza diventando quasi una terza punta, Palombo e Poli sovrastano Mudingayi e Guana in mezzo al campo. Al Bologna sembra mancare un uomo alle spalle delle punte, Di Vaio e Zalayeta, che devono rientrare a turno per cercare palla. Al 16' la Samp fa centro per la seconda volta con un'azione tutta di prima: lancio di Cassano, stop e assist al volo di Pazzini per l'accorrente Mannini che al volo batte Viviano. Dieci minuti dopo Ziegler fa tutto da solo: aggira Mudingayi e con un sinistro rasoterra da fuori area firma il 3-0. Di Vaio si infuria, dice qualcosa all'arbitro Saccani, che gli sventola in faccia il secondo cartellino giallo e il conseguente rosso. Piove sul bagnato: al 33' Cassano affonda sulla sinistra, elude l'intervento di Zenoni e Portanova, accarezza il pallone con la destra e crossa con l'altro piede, sul secondo palo Mannini di testa mette dentro facilmente il quarto gol. Il barese in stato di grazia vuole il gol personale e nel finale di primo tempo fa tutto da solo, supera tre giocatori, poi tenta un pallonetto ma Viviano è bravo a smanacciare in corner.

OSVALDO ACCORCIA — La ripresa è un'appendice quasi inutile: sotto di 4 gol e in inferiorità numerica, il Bologna non ha energie e forza mentale per abbozzare un tentativo di rimonta, mentre la Samp, che mercoledì se la vedrà con la Juventus, non ha interesse a spingere ancora. Delneri manda in campo Tissone per Poli, Colomba risponde con Osvaldo e Moras al posto di Zalayeta e Britos. Proprio Osvaldo, appena entrato in campo, accorcia le distanze al 17', complice una difesa della Samp molto distratta: calcio di punizione di Valiani, Portanova completamente solo in area colpisce di testa e centra la traversa, Zauri sbaglia clamorosamente in disimpegno e consegna il pallone a Osvaldo, che da pochi passi batte Castellazzi. Nell'ultima mezz'ora Cassano le prova tutte per timbrare il gol, senza successo. Ma ai tifosi blucerchiati va bene anche così.

Ventura: "Giochiamo contro una squadra di qualità"



di Tiziana Garofalo


Al San Nicola (nella foto, fonte RealSports.it) arriva la Lazio. Il Bari di Ventura deve dare continuità alla bella ed importante vittoria ottenuta contro il Chievo. Per farlo bisognerà sfoderare una buona prova contro la squadra di Ballardini galvanizzata dopo la vittoria in Europa League. Sul fatto se ne sia capace, non ci sono dubbi e le partite contro Inter e Milan lo hanno dimostrato. Adesso però bisogna farlo anche in casa davanti ai propri tifosi. Mister Ventura nella consueta conferenza stampa pre partita è stato chiaro: "Firmerei per il pareggio solo se i miei offrono una grande prestazione. Ci confronteremo con la qualità pura e per rendersene conto basta vedere i giocatori che la Lazio ha in panchina. Noi abbiamo dimostrato di potercela giocare contro chiunque e dunque con molta umiltà dico che possiamo creare anche noi problemi alla Lazio".


Il tecnico dovrà fare a meno di Rivas, il centrocampista è ancora a Forlì e seguirà i compagni per tv. Non ci saranno nemmeno Gazzi e Parisi che sono però comunque convocati ma che si accomoderanno in panchina oppure in tribuna. Nemmeno Barreto dovrebbe partire dall'inzio dunque spazio a Kutuzov e Meggiorini. Poi c'è il dubbio Koman, un dubbio che Ventura non svela: "Potrebbe giocare".

Padova, la volontà non basta. Con la Triestina finisce 0-0


di Andrea Ranaldo
Fonte: gazzetta.it

Un punto che accontenta di più la Triestina, che soffre gli attacchi del Padova, ma alla fine esce senza sconfitta dall'Euganeo. Nel primo tempo il Padova cerca di fare la partita: rispetto alle previsioni della vigilia l'allenatore Sabatini inserisce a centrocampo Cuffa al posto di Bovo. La Triestina risponde con un 4-2-3-1 con Godeas unica punta e Gorgone e il giovanissimo Hottor (classe 1993) davanti alla difesa. All' 8' Cani ci prova di testa ma manda fuori, mentre dalla parte opposta il più pericoloso è Testini (tiro alto). Al 21' Cuffa sfrutta un'indecisione e calcia da fuori area: la sua conclusione finisce di poco sopra la traversa. Pochi minuti più tardi una doppia occasione ancora per il Padova: Cuffa di testa e salvataggio sulla linea per due volte di Scurto. La Triestina si fa vedere nel finale di tempo, al 43', con una pericolosa girata di Volpe in area di rigore, parata da Cano (in campo dal primo minuto al posto dell'infortunato Agliardi). Nella ripresa il Padova si vede annullare un gol di Cuffa al 3' (fuorigioco di Soncin) e prova spesso con lanci lunghi. Al 9' la punizione a girare di Rabito è alta. Nei minuti di recupero prima Faisca di testa impegna Agazzi, poi lo stesso difensore e capitano padovano rischia qualcosa in difesa, lasciando spazio a Godeas. Sull'attaccante della Triestina chiude però all'ultimo Trevisan.

Piacenza, ora è crisi. Il derby emiliano va al Modena


di Andrea Ranaldo
Fonte: gazzetta.it


Non basta il primo rigore a favore del campionato (contro 7 subìti) a fare ritrovare al Piacenza una vittoria che manca dal 19 settembre. Anzi, passa con merito il Modena, pur nel giorno in cui era senza l'attacco titolare (fuori Bruno e Catellani). Modenesi più squadra, più corti in campo, soprattutto in netto predominio sulla mediana, contro i padroni di casa che, dopo il vantaggio di Anaclerio (colpo di testa su punizione di Nainggolan), si sono sciolti. Il pareggio è di Toriani che ha tutto il tempo di accentrarsi al limite e battere nell'angolo, il sorpasso lo firma Cortellini, il cui inserimento in area non trova opposizione alcuna. Poi il rigore per il Modena che sembra chiudere la partita, per un inutile fallo di Iorio su Ricchi, che a sua volta provoca il penalty nell'area ospite. Il Piacenza potrebbe a questo punto riaprire la partita, ma crea solo confusione e a nulla serve che nell'ultimo quarto d'ora il difensore Bini vada a fare il centravanti aggiunto.

Chievo-Milan, i convocati di Di Carlo


di Tiziana Garofalo

fonte: chievoverona.it

La sfida contro il Milna è dietro l'angolo. Ancora oche ore e poi al Bentegodi sarà grande sfida. Dopo la rifinitura mister Di Carlo (nella foto, fonte chievoverona.it) ha diramato le convocazioni. Ben 23 i giocatori a disposizione del tecnico:

Sorrentino; Squizzi, Miskiewicz; Frey, Mandelli, Malagò, Mantovani, Morero, Piccolo, Sardo, Scardina; Ariatti, Bentivoglio, Iori, Luciano, Marcolini, Pinzi; Abbruscato, Bogdani, De Paula, Gasparetto, Granoche, Pellissier.

Mister Campilongo: Una prestazione molto positiva


fonte: wwwempolifc.com





Siamo una squadra giovane, capace di creare molte palle gol, di esprimere un buon calcio, ci manca pero' un pizzico di esperienza.

Contro l'Ascoli potevamo e dovevamo chiudere prima la partita anche se, a mio avviso, l'Empoli ha offerto una prestazione sicuramente positiva: i ragazzi meritano i complimenti per la bella prova offerta contro una squadra competitiva, ben organizzata e forte come quella allenata da Alessandro Pane.

Sono convinto che questo gruppo abbia ampi margini di miglioramento: giochiamo un buon calcio ma nei momenti cruciali del match ci mancano un pizzico di esperienza e personalita' nel gestire al meglio la palla.

Comunque dobbiamo andare avanti su questa strada, con la massima umilta' e la consapevolezza di poter fare un buon campionato.

Bella vittoria azzurra contro l'Ascoli


fonte: www.empolifc.com




Netta vittoria azzurra nel match casalingo contro l'Ascoli: il confronto in scena al Castellani si e' infatti concluso sul punteggio di 4-2 in favore degli uomini di Salvatore Campilongo.

Nella ripresa la squadra ospite parte con il piede giusto tanto da impegnare il portiere azzurro Davide Bassi con Sommese al 5', Giorgi al 7' e da trovare la rete del 2-1 con una conclusione ravvicinata di Bernacci al 9'. La reazione azzurra non si fa attendere e al 14' l'Empoli segna la rete del provvisorio 3-1 con Eder: l'attaccante brasiliano realizza dal dischetto il rigore concesso dal direttore di gara per un fallo in area di Portin sullo stesso Eder. Soltanto due minuti piu' tardi Eder cerca di nuovo la via del gol con un'azione personale terminata in calcio d'angolo. Ancora Empoli in avanti al 17': doppia occasione per gli azzurri prima con Antonazzo poi con Angella. Un minuto piu' tardi e' invece Kokoszka a sfiorare il gol: provvidenziale l'intervento difensivo di Amoroso sul primo palo. Al 19' e' Luca Saudati a proporsi in avanti: sul suo colpo di testa Frezzolini compie un vero miracolo.

Al 29' un fallo in area di Angella su Bernacchi offre all'Ascoli un nuovo penalty: dagli undici metri Antenucci regala alla squadra di Mister Pane il gol del momentaneo 3-2. Poche le emozioni nell'ultimo quarto d'ora del match tranne lo splendido gol firmato da Antonazzo al 47': il numero 9 azzurro finalizza ottimamente un'azione nata dai piedi di Fabbrini e proseguita da Luca Saudati che, prontamente, serve Antonazzo sulla fascia destra.

Tre per parte i cambi effettuati nella ripresa: nell'Empoli fuori Valdifiori dentro Antonazzo, fuori Fabbrini dentro Eder, fuori Musacci dentro Gulan; nell'Ascoli fuori Giorgi dentro Aloe, fuori Di Donato dentro Luci, fuori Sommese dentro Lupoli.

Nella ripresa il direttore di gara ha ammonito nell'ascoli Amoroso e nell'Empoli Saudati.

I CONVOCATI PER LA PARTITA DI DOMANI COL GENOA


DI DAVIDE PAMPANIN


( WWW.TUTTOMERCATOWEB.COM 24/10/09 ORE 18.30)


Massimiliano Allegri ha convocato 20 giocatori per la sfida di domani contro il Genoa. Non c'è Ragatzu, impegnato oggi con la Primavera che se la vedrà con il Piacenza.

Questa la lista dei convocati:

Portieri: Lupatelli e Marchetti

Difensori:
Agostini, Astori, Canini, Lopez, Marzoratti

Centrocampisti:
Barone, Biondini, Brkljaca, Conti, Cossu, Dessena, Lazzari, Parola, Sivakov

Attaccanti:
Jeda, Larrivey, Matri, Nenè

GIGI RIVA INTERVISTATO SU CAGLIARI -GENOA DI DOMANI


DI DAVIDE PAMPANIN

( WWW.TUTTOMERCATOWEB.COM 24/10/09)

Buone notizie per Criscito e Bocchetti. Se i due Grifoni continuassero a giocare a livelli elevati, Lippi potrebbe convocarli nel "listone" per i mondiali in Sudafrica del prossimo anno. A rivelarlo in esclusiva aPianetagenoa1893.net è Gigi Riva, oggi team manager della Nazionale con un passato da strepitoso attaccante del Cagliari dello scudetto del 1970 e prestigioso bomber in azzurro, che ha spiegato che il commissario tecnico segue entrambi con grande attenzione. "Rombo di tuono" ha anche presentato al nostro giornale la gara di domani tra la formazione sarda e il Genoa.

Quali sono le caratteristiche del Cagliari?
«La sua migliore arma è la velocità. E' una squadra che gioca un buon calcio e bisogna essere fisicamente all'altezza per affrontarla».

Il Genoa può farlo?
«Ha già giocato giovedì scorso in Europa League: i tempi di recupero sono molto stretti. E' chiaro per il Genoa l'impegno è un po' in salita: dovrà fare una grande prestazione».

Quest'anno però la squadra di Allegri non ha convinto tra le mura amiche…
«L'anno scorso al Sant'Elia non passava nessuno: invece quest'anno i sardi hanno vinto poco. Se trova però una formazione che non ha una condizione atletica buona è chiaro che diventa molto difficile fare punti a Cagliari».

Tornando al discorso velocità, non le sembra che le due squadre si somiglino molto sotto questo punto di vista?
«Sono due formazioni che si assomigliano nel senso che usano il collettivo come arma per il proprio gioco. Nessuna possiede un giocatore che possa risolvere da solo la gara».

Secondo lei quali sono i giocatori che ritiene più interessanti nella rosa del Grifone?
«Innanzitutto Criscito che fa parte della rosa della Nazionale: è un ragazzo valido che è piaciuto a tutti. Poi c'è Crespo che è sempre un attaccante molto pericoloso».

E nel Cagliari?
«Sicuramente Cossu. E' un giocatore che possiede fantasia, sa svolgere i raddoppi ed effettuare grande movimento».

A proposito di Criscito e di Bocchetti, entrambi nel giro azzurro, avranno buone possibilità di essere convocati da Lippi per i mondiali in Sudafrica del prossimo anno?
«So che Lippi li segue molto da vicino perché sono due ragazzi molto interessanti per il futuro a breve. Hanno la possibilità, mettendosi in mostra in campionato, di poter giocare eventualmente il mondiale: è chiaro però che tutto dipende da loro».

Pareggio esterno contro il Parma


fonte: www.empolifc.com



Pareggio esterno per gli azzurrini di Mister Donati: il match con il Parma si e' chiuso infatti sul punteggio di 1-1.


L'Empoli di Mister Donati e' sceso in campo con: Addario, Tognarelli, Pupeschi, Signorelli, fuori per Alderotti all'84', Tonelli, Mazzanti, Saponara, fuori per Shekiladze al 75', Lo Sicco, Dumitru, Guitto, Pucciarelli, fuori per Crafa al 61'. A disposizione: Gaffino, Castellani, Menegaz, Camano.
Il Parma di Mister De Patre e' sceso in campo con: Russo, Longhi, fuori per Berselli al 61', Vecchi, Palmisano, Gigli, Adorni, Lapadula, fuori per Formuso al 73', Galassi, Gregoire, Pisanu, fuori per Finocchio al 46', Mihajlovic. A disposizione: Santurro, Ogliari, Uveges, Frediani.
Arbitro dell'incontro il signor Mangialardi di Pistoia.


L'Empoli e' passato in vantaggio al 29' con un gol di Tognarelli mentre i padroni di casa hanno ristabilito la parita' al 74' con Formuso

MR ALLEGRI INTERVISTATO SU CAGLIARI -GENOA DI DOMANI


DI DAVIDE PAMPANIN


( WWW.CAGLIARICALCIO.NET 24/10/09 ORE 18.00)


Entrambe reduci da due sconfitte, entrambe vogliose di riscatto, entrambe in grado di mettere in pratica un piacevole gioco di squadra. Cagliari e Genoa arrivano alla sfida del Sant'Elia con umori e motivazioni simili, con i padroni di casa che devono riscattare le sconfitte con Chievo e Catania, e i grifoni che devono mandare un segnale dopo gli 8 gol incassati nelle due partite contro Inter, 0-5 a Marassi, e Lille, 3-0 in casa dei francesi nell'incontro di Europa League. Per questi motivi Massimiliano Allegri è sicuro che in campo si vedrà una grande partita. "Loro hanno spirito di sacrificio, giocano l'uno per l'altro. Il collettivo è la loro forza, inutile fare i nomi dei singoli. Noi dobbiamo mettere in campo le nostre caratteristiche, che finora non sono bastate, dando grande intensità. Mi attendo una grossa prestazione da parte nostra".
Del tutto fuori dalla realtà attendersi da Allegri un cambio di modulo dati i risultati non ecclatanti. "Non avrebbe senso. Posso alternare un paio di pedine, ma il modulo rimane invariato". E proprio la scelta degli interpreti del 4-3-1-2 verrà fatta domani, dopo le ultime riflessioni sulla partita, e la considerazione dei prossimi incontri ravvicinati contro Lazio e Atalanta. I dubbi sono comunque circoscritti ai ballottaggi soliti. Canini-Astori per la difesa, Lazzari-Biondini per il centrocampo, e Matri-Nenè per l'attacco. Certo del posto il Capitano Lopez, pienamente recuperato. "Giocheremo tre partite in una settimana, dunque bisognerà dosare le forze. Sicuramente rientrerà Lopez. Per l'altro posto di difensore centrale, sono in ballottaggio Canini e Astori".
Nonostante tutto la squadra è comunque tranquilla e fiduciosa, consapevole di poter recuperare il terreno perso nelle ultime gare, correggendo magari gli errori che fino ad ora si sono rivelati decisivi. "Mi fa rabbia aver lasciato dei punti per strada, soprattutto il modo nel quale li abbiamo persi. Per delle ingenuità e degli errori evitabili".

SIMPLICIO SARA' CEDUTO ALLA LAZIO ??? NOVITA' NELLE PROSSIME ORE

di DAVIDE PAMPANIN


( WWW.TUTTOMERCATOWEB.COM 24/10/09)

Simplicio-Lazio, c'è l'incontro. Sarà per l'autunno inoltrato, ma al centro sportivo di Formello soffia forte un vento di mercato. E' da poco terminata la conferenza stampa pre-Bari di Davide Ballardini, quando all'interno del quartier generale capitolino arriva in taxi un noto agente di mercato: è Gilmar Rinaldi, procuratore brasiliano tra gli altri del centrocampista del Palermo che tanto interessa nelle segrete stanze di Lotito. La situazione contrattuale dell'ex San Paolo è nota a tutti. Il suo legame con i rosanero scadrà nel prossimo mese di giugno e, nonostante l'ottimismo manifestato ieri dal presidente Zamparini, i colloqui per un eventuale rinnovo sono tutt'altro che ben avviati. Una situazione che stuzzica l'appetito della dirigenza laziale. Il patron capitolino non si limita a restare alla finestra in attesa di sviluppi, ma anticipa le mosse, gettando le basi per un matrimonio dall'alto contenuto tecnico: "Sono a Formello per osservare il paesaggio che questa zona regala - esordisce scherzando Rinaldi ai microfoni esclusivi de lalaziosiamonoi.it - . No, a parte tutto essendo in Italia ne approfitto per incontrare Lotito. Dovrei farlo in giornata. Con il presidente ho un buon rapporto, a lui interessa avere un contatto frequente anche per monitorare alcuni giocatori brasiliani. Anche se adesso non ho nessuno da offrire. Simplicio? Bhè, ora è presto per parlare di Fabio, vediamo". L'agente brasiliano prova a glissare, ma non nasconde le difficoltà nel rinnovare il contratto con il Palermo: "Zamparini ha detto che è cosa fatta? No, non è vero, sappiamo come è fatto il presidente. Posso dire che a me non è arrivata nessuna proposta economica, probabilmente Zamparini ha parlato direttamente con il giocatore. Io sto aspettando un incontro con la società, dopo il quale vedremo". Annuisce senza sbilanciarsi quando gli si chiede conferma dell'interessamento della Lazio ("Vediamo come andrà con il Palermo"); azzarda un timido assenso quando si indaga sul gradimento del calciatore: "Se Fabio verrebbe volentieri alla Lazio? Si, al ragazzo piacerebbe". Che siano smentite o conferme, una cosa è certa: l'incontro è svelato

Belingheri ha trovato il suo ruolo




fonte: www.toronews.net


Come si può lasciarlo in panchina?


C’è voluto del tempo, ma i risultati sono arrivati. Dopo un inizio di stagione deludente e un infortunio che lo ha tenuto fermo per diverso tempo, Belingheri si riconferma un giocatore importante per la panchina di Colantuono.

Vestendo il suo ruolo preferito, quello di trequartista, si sta facendo spazio in questo Toro senza troppe difficoltà. Lui però preferisce non montarsi troppo la testa, anche perché sa bene che la competizione per il ruolo da titolare è alta. Le sue caratteristiche sono però molto diverse da quelle di Gasbarroni, la cui presenza in campo fino a qualche settimana fa sembrava intoccabile. Due modi diversi di gestire la palla, due modi diversi di approcciarsi alla gara.

Tutti però si chiedono che cosa succederà una volta che Colantuono potrà finalmente scegliere tra tutte le diverse opzioni che la sua rosa gli offre: Gasbarroni, Belingheri o Leon? La scelta in questo momento appare tutt’altro che semplice, soprattutto considerando che Belingheri si sta conquistando meritatamente approvazione e applausi da parte del tifo.

Finalmente Gorobsov e Arma



di Arianna Lucania
fonte: www.toronews.net



Esordio per le due "speranze" granata

Abbiamo avuto l’opportunità di poterli vedere in campo per troppo poco, quindi non è possibile esprimere dei giudizi o grandi apprezzamenti. Però finalmente si può dire che, dopo tanta attesa, i tifosi del Torino hanno potuto ammirare in maglia granata Gorobsov e Arma.

Pochissimi minuti a testa, che sono in ogni caso bastati per dare un assaggio dei loro talenti.

Gorobsov era probabilmente il più atteso: per troppo tempo si era parlato di questo ragazzino dalle potenzialità elevate, ma, a parte gli allenamenti, nessuno aveva mai potuto testare se le speranze riposte in lui fosse reali o no. Ora si può dire con certezza che in questo esordio Gorobsov ha dimostrato di avere personalità e una grande forza di carattere. Deciso, sicuro, caratteristiche non così scontate per un ragazzo della sua età.

Anche per Arma, che ha giocato qualche minuto in più del compagno non si possono azzardare complimenti , ma il primo impatto è stato positivo anche per lui.

Insomma, Colantuono sembra averla calcolata con criterio la giornata adatta per questi due ragazzi: ed è bello che, in una serata di gioia e soddisfazione granata anche loro abbiano potuto partecipare.


Golia vs Davide



Di:Sebastiano Battiato
Fonte:calciocatania.com

Sfida impari Lo scontro tra il possente filisteo Golia ed il “minuto” futuro Re d’Israele Davide è uno degli episodi a cui i tifosi etnei si aggrappano maggiormente. La sfida tra Inter e Catania ha una certa assonanza col duello biblico: il gigantesco Golia vestito di nerazzurro contro il piccolo Davide bardato di rossazzurro. Gara epica a San Siro. La storia narra che la forza brutta venne sconfitta dall’astuzia; i numeri della sfide tra meneghini ed etnei, però, parlano diversamente: un’Inter sconfitta a San Siro dal Catania in gare di serie A non si è mai vista. Inoltre, la formazione nerazzurra non perde in casa da ormai ventisei gare di fila. Infatti, l’ultima sconfitta interna, in campionato, risale al 22 marzo 2008: 2 a 1 dalla Juventus (neopromossa). Da allora 20 vittorie e 6 pareggi. A questo record di imbattibilità bisogna aggiungere anche quello personale di Josè Mourinho che, tra Porto, Chelsea ed Inter, non perde una gara interna da ben 121 incontri: uno special record per uno Special One. Considerando, quindi, i numeri in gioco e l’evidente differenza tecnica tra le due squadre, il pronostico sembra inevitabilmente chiuso. Non resta che aggrapparsi alla cabala o l’intesa magica tra San Siro e “Davide” Mascara…

Giannoccaro sostituisce Pierpaoli



Di:Sebastiano Battiato
Fonte:calciocatania.com

L'arbitro Pierpaoli, precedentemente designato per la direzione della partita Inter-Catania, verrà sostituito dall'arbitro Giannoccaro di Lecce.Gli assistenti

Bianchi ''the bomber'' granata



di Guido Regis
fonte: www.toronews.net



Il Rolando furioso

Due anni fa a gennaio sembrava aver rifiutato il trasferimento al Toro optando per la Lazio di Lo Tito. Manco farlo apposta fece il suo esordio contro di noi a Torino ed in pochi minuti, sommerso di fischi, si fece espellere. Ricordo che scrissi parole dure e fui felice che quello che sembrava un bomber senza miccia ne polvere da sparo, fosse andato in un'altra squadra, prevedendo che il presidente finto “moralizzatore” non avrebbe mai tirato fuori i milioni di euro necessari per assicurarselo definitivamente, come in effetti accadde.
Alla fine della stagione tornò in Inghilterra e sul mercato; quando Cairo lo acquistò in extremis con milioni di euro “cash”, venne salutato entusiasticamente dalla maggior parte dei tifosi come il vero colpo del mercato granata.
Io mi dissociai, anche se non in modo tassativo, perché lo ritenevo ininfluente, persino superfluo. Tutta la prima parte della stagione granata sembrò darmi ragione. Atleticamente sembrava sotto tono, quasi sempre avulso dalle azioni e sicuramente poco ispirato in fase conclusiva. Della coppia famosa che aveva estasiato alcuni anni prima i tifosi della Reggina, noi in effetti abbiamo visto solo l’ombra nera.
Come spesso accade tuttavia capita qualcosa che ti permette di accendere la lampadina.
In occasione di una sua visita al C.T.O. mi pare a fine gennaio, dove finalmente venivo a conoscenza di un fastidioso problema fisico che si portava dietro ormai da diversi anni, ebbi modo di scambiare quattro parole con lui. Il periodo granata, come ben sappiamo tutti, era nero ed avrebbe continuato ad essere tale.
Conobbi un ragazzone semplice, schietto, consapevole delle difficoltà, ed amareggiato perché incapace di dimostrare la sue doti e soprattutto la voglia di fare vedere quanto tenesse al Toro ed ai suoi tifosi.
Nell’accommiatarmi da lui gli dissi di farsi coraggio e non abbattersi. Tra l’altro il mio Primario aveva appena tentato di risolvergli il problema con una tecnica interventistica di recente sviluppo ( che in effetti ha avuto effetto nell’arco dei tre mesi successivi, e si è visto).
Ricordo solo che a quelle parole di incoraggiamento rispose più o meno così “ci mancherebbe ancora: sono una persona fortunata, se mi abbattessi con quello che guadagno sarebbe vergognoso”.
Fu da quel momento che la mia idea su Rolando Bianchi mutò completamente. Mi resi conto di essermi sbagliato, e non esitai a dirlo a tutti i tifosi che conosco, oltre che a scriverlo.
Compresi che se il suo problema si fosse risolto, lui sarebbe tornato ad essere il “bomber” che conoscevamo e con in più la voglia di essere da Toro.
E’ stato così già alla fine della stagione scorsa. Ricordiamo i goal impossibili che è riuscito a realizzare con le uniche palle appena giocabili che gli sono state concesse.
Tuttavia quei goal non sono serviti a salvarci e, nonostante non fosse il principale imputato, già dalle dichiarazioni e dai comportamenti durante l’estate si è compreso che per lui non esistevano altre possibilità per quest’anno. Doveva riscattarsi con i tifosi, stare al Toro e dare l’anima per scaraventare in rete tutti palloni necessari per riportarlo in A.
Non c’è una partita vista fino ad ora in cui non si sia visto un vero leone al punto che non gli si possono rimproverare nemmeno alcuni goal facili che si è bevuto tipo quei due a tu per tu con il portiere nella partita di Ascoli.
Si è quasi sempre riscattato con goal impossibili ed importanti ma soprattutto ha costantemente dimostrato una spaventosa tensione agonistica e volontà di fare che lo ha sostenuto fisicamente fino all’ultimo secondo giocato di ogni partita.
Anche oggi è stato un leone, sempre concentrato con gli occhi costantemente spalancati in completa trance agonistica; ed alla fine l’apoteosi con un goal da marziano.
Smettiamola di chiamarlo Rolandinho. Smettiamo di cercare in questo calciatore, come purtroppo abbiamo fatto anche con un altro talentino passato per di qua, di appiccicargli nomi da controfigura di campioni brasiliani o portoghesi.
Il suo è, insieme a Rossi, il cognome più comune d’Italia e ci deve bastare. E’ Bianchi, il nuovo vero bomber del Toro. Al limite, se proprio vogliamo, anagrammiamo il nome di un noto personaggio dell’Ariosto e soprannominiamolo “Rolando il granata furioso”: ci sta tutto.
Felice di essermi sbagliato.

Semplicemente perfetti



di Stefano Brugnoli
fonte: www.toronews.net


Torino ancora amara per Novellino

Pronti via e c’è solo la Reggina che per un minuto e mezzo sembra una squadra competitiva, tiro di Brienza deviato in corner e colpo di testa di poco fuori di Cacia nello sviluppo dell’azione, sta a vedere che Novellino ce la combina grossa….invece la Reggina si esaurisce lì e a parte qualche raro sprazzo di luce non entra mai in partita impegnata a cercar di difendere la porta di Cassano dagli attacchi granata sempre più pericolosi con il passar dei minuti.

Colantuono deve essere stato soddisfatto del centrocampo visto ad Ascoli, lo ripropone pari pari e i quattro giocano addirittura meglio di sabato scorso confermando la bontà delle scelte del mister; è questa a mio parere la chiave della vittoria odierna. Un centrocampo equilibrato, elastico e razionale dove interdizione, creazione, aiuto alla difesa e conclusioni in porta non mancano mai. Centrocampo che si è giovato delle presenze di Loviso e Saeumel che essendo in possesso di una buona tecnica danno spessore alla manovra inoltre aiutano spesso Bottone nel mordere le caviglie agli avversari, mentre Belingheri, al secondo gol consecutivo, racchiude tutte e quattro le peculiarità di cui sopra essendo un giocatore estremamente concreto che da pochi spazi alla fantasia.

Anche la linea difensiva si è proposta su livelli encomiabili, tolto il primo minuto e le azioni sfociate con i tiri di Carmona e Brienza nella ripresa per il resto non ha mai sofferto l’attacco, in verità molto debole, della Reggina. Colombo e Rubin, oltre a presidiare le loro zone di competenza in maniera migliore rispetto alle precedenti uscite, si sono proposti spesso in aiuto alla manovra offensiva. Una parola in più la voglio spendere per Colombo, penso che sia stata la migliore prova da quando veste la maglia del Toro, il ragazzo ci ha sempre messo impegno ma probabilmente una sua insicurezza di fondo non gli ha mai permesso di giocare adeguatamente, lo scorso anno spesso in questa rubrica avevamo sottolineato con la matita rossa e blu le sue prestazioni negative. Voglio sottolineare che in questa testata nessuno scrive per partito preso a favore o contro un giocatore, analizziamo di volta in volta le varie prestazioni e siamo contenti quando le cose vanno bene e i primi a rammaricarci quando un giocatore non ci prende o non dimostra di essere da Toro. Tornando a Colombo, quest’anno era partito maluccio a Grosseto poi ha sempre migliorato le prestazioni indice questo di una ritrovata autostima fino a disputare prove degne come queste ultime due partite; anche perché mi chiedevo che fine avesse fatto quel giocatore che con la maglia dell’Albinoleffe si era guadagnato i gradi di miglior terzino destro della cadetteria tanto da essere acquistato dall’Udinese (che di solito sbaglia pochi acquisti). Spero che l'infortunio non sia grave in modo da non fargli perdere la continuità di prestazioni che è sempre importante a tutti i livelli. la'analisi della difesa finisce con la prova dei centrali Ogbonna e Zoboli che rispettivamente con le buone e con le cattive hanno fatto loro ogni pallone e fermato tutte le azioni che passavano dalla loro zona.

Il reparto offensivo ha vissuto di sprazzi, qualche lampo di Di Michele, vedi il lancio che Bianchi ha sciaguratamente sprecato e il tiro al volo nel primo tempo, e un lampo, ma che lampo di Bianchi in occasione della fantastica rete del 2 a 0, per il resto i due attaccanti hanno fatto le cose migliori in fase di contenimento e recupero palloni a significare che in questa partita c’erano le giuste motivazioni su come si affronta il campionato di serie B

Vedo che si inizia a paragonare Rolando Bianchi a Pulici, mi sembra un po’ presto e poi come fece Pulici anche Rolando avrebbe bisogno di un ripasso sui fondamentali tecnici per poter esplodere veramente e con continuità anche in serie A. Del resto un suo allenatore delle giovanili dell’Atalanta mi disse che quando vide Bianchi per la prima volta non lo reputò certo un giocatore con mezzi tecnici per fare le massime categorie, ma l’impegno, la serietà e la volontà di arrivare erano di gran lunga superiori a quelle dei suoi compagni ed è per questo che ora (parlo di anni fa ai tempi della Reggina) sta raccogliendo i frutti de lavoro che ha svolto in silenzio per dieci anni.

Concludo con l’allenatore avversario…avevo paura che ci giocasse uno scherzetto invece si è dimostrato un perdente come nelle due stagioni viste a Torino, e come per Colombo non riesco a capire come un allenatore che per dieci anni non ha sbagliato un obiettivo possa fallire quattro delle ultime cinque stagioni (considero per il momento un fallimento anche questa stagione), forse si è cullato troppo sugli allori, forse il suo sistema di gioco è superato, forse pensare di organizzare solo la fase difensiva e lasciare all’estro dei suoi giocatori quella offensiva ormai non paga più a certi livelli. In bocca al lupo Mister, ne hai davvero bisogno!

Samp-Bologna:le formazioni

di Rocco Fortunato
fonte:restadio.it


Sono stati resi i nomi dei giocatori convocati da Sampdoria e Bologna per il mact di domani sera h 20:30. Gigi Delneri ha scelto di convocare anche l'infortunato Giampaolo Pazzini, anche se quest'ultimo probabilmente si accomoderà in panchina per poi subentrare nel caso ci fosse la necessità. In attacco dovrebbe giocare infatti la coppia Cassano-Pozzi. Questa la lista dei convocati delle due squadre:




SAMPDORIA

CASTELLAZZI P
STANKEVICIUS D
LUCCHINI D
GASTALDELLO D
ZAURI D
BELLUCCI A
PALOMBO C
POLI C
MANNINI C
POZZI A
CASSANO A
----------------------
FIORILLO P
ACCARDI D
ROSSI M. D
ZIEGLER D
CACCIATORE D
FRANCESCHINI C
PAZZINI A
BOLOGNA

P VIVIANO
D ZENONI C.
D PORTANOVA
D BRITOS
D LANNA
C VIGIANI
C GUANA
C MUDINGAYI
C VALIANI
A ZALAYETA
A DI VAIO
----------------------
P COLOMBO R.
D MORAS
C TEDESCO Gia.
C CASARINI
A MARAZZINA
A ADAILTON
A OSVALDO




IL PERSONAGGIO



Di Pasquale Campanella
Fonte: forum triestina


Testini: «Ora siamo più tranquilli»

«Ho voglia di rimettermi in gioco. La condizione della squadra è buona»

«Il tecnico ci ha spiegato quali sono i punti deboli dei nostri avversari»

L’ala rientra dopo la squalifica


TRIESTE Pedina inamovibile di tutte le prime otto partite di campionato, Emiliano Testini ha dovuto saltare il match col Gallipoli per squalifica. Oggi a Padova, però, l’esterno perugino potrà ritornare alle sue consuete sgroppate sulla fascia.Testini, tra una cosa e l’altra sono ben tre settimane che non gioca: con che spirito ritorna in campo?«Non vedo l’ora di giocare, è normale dopo questa sosta che per me è stata davvero lunga. Tra la pausa prima e la squalifica poi, sono oltre venti giorni senza partite: ho tanta voglia di ripartire e di rimettermi in gioco».In questo periodo alla Triestina sono successe tante cose.«In effetti ci sono state tante novità: il cambio del mister, il ritorno di un giocatore importante come Gorgone, ma soprattutto la Triestina è ritornata alla vittoria».Oggi vi aspetta un derby difficile: come giudica questo Padova?«E’ una squadra importante che è riuscita anche a partire subito forte. Del resto ha un organico di tutto rispetto, per cui non sorprende che stia facendo bene».Quali sono i punti deboli dei veneti?«Il mister, come del resto ha fatto la scorsa settimana, ha preparato molto bene la partita. Lui è molto bravo proprio nello studio dell’avversario, per cui state certi che sappiamo bene cosa dobbiamo fare».E’ già la partita della verità per sapere se siete veramente usciti dalla crisi?«Forse non è ancora la partita della verità, ma diciamo che è sicuramente molto importante, soprattutto perché è la prima di tre partite per noi determinanti». Tradizionalmente, però, le partite ravvicinate le soffrite molto: stavolta sarà diverso?«E’ vero che spesso in casi come questi le cose non sono andate bene, ma se va in un certo modo a Padova, vedrete che poi sarà diverso. Facendo risultato nel derby, poi i due impegni con Empoli e Torino li affronteremmo con più tranquillità e con una condizione psicologica diversa».