Palermo, arriva un esperto bomber brasiliano?


DI DAVIDE PAMPANIN
( tuttocalciomercato.com)

Alcune voci di corridoio vorrebbero il Palermo di Maurizio Zamparini, molto interessato, già per il mercato di gennaio, all'acquisto del bomber del San Paolo, Washington Stecanela Cerqueira (34), noto semplicemente come Washington. Il brasiliano, che ha già fatto sapere di voler concludere la carriera nel campionato italiano, arriverebbe a parametro zero. Nel 2009, con 24 realizzazioni, è stato il capocannoniere del San Paolo. Washington ha anche indossato la maglia verdeoro del Brasile in dieci occasioni, andando a segno tre volte. Da sottolineare che, l'esperta punta carioca, ha sempre segnato valanghe di reti in qualunque squadra abbia giocato.

Nazionale, Balzaretti e Cassani seguiti dal ct Lippi

di Davide Pampanin

( tuttomercatoweb.com)

Il ct della Nazionale italiana, Marcello Lippi, come già anticipato in esclusiva da TuttoPalermo.net, sta seguendo con interesse due giocatori del Palermo; si tratta di Mattia Cassani (26) e di Federico Balzaretti (27). I due terzini rosanero sono entrati nelle mire di Lippi, grazie alle buone prestazioni fatte vedere in queste prime giornate di campionato. Uno dei due giocatori già per la prossima partita che la Nazionale italiana dovrà giocare, potrà essere convocato dal ct azzurro, per poter valutare l'opportunità di farlo entrare nel proggetto Mondiali 2010 in Sudafrica. Non è da escludere però la convocazione di entrambi i due giocatori rosanero.

Da Gigi Riva a Daniele Dessena: la top 12 degli eurogol rossoblù


di DAVIDE PAMPANIN

( tuttomercatoweb.com)

Il meraviglioso gol messo a segno da Daniele Dessena nella scorsa giornata di campionato è solo l'ultimo di una lunga serie di prodezze da ricordare della storia del Cagliari: abbiamo voluto qui riportare alla mente una piccola rassegna di gol spettacolari. Sicuramente alla nostra analisi sono sfuggite alcune memorabili segnature (esempio: il bolide di Fabian O'Neill contro la Sampdoria nella stagione 1996-97), ma abbiamo preferito concentrarla su azioni riprese in filmati reperibili liberamente su You Tube: per visualizzare le prodezze, è sufficiente cliccare sul relativo link. Buona visione!

La nostra rassegna degli “eurogol” della storia recente (e meno recente) del Cagliari non può che cominciare dal gesto acrobatico rimasto nella memoria dei tifosi rossoblu e non solo, cioè la meravigliosa sforbiciata di Gigi Riva allo stadio Menti di Vicenza il 18 gennaio 1970, nel trionfale campionato culminato col tricolore. Gigi intercetta nel più spettacolare dei modi il cross di Domenghini e di sinistro indirizza il pallone sotto l'incrocio del secondo palo difeso dall'immobile e incolpevole portiere Pianta, tra l'altro ex-compagno dell'attaccante rossoblu.

Per raccontare la seconda prodezza ci spostiamo in avanti nel tempo di oltre vent'anni. Siamo nel 1991, esattamente il 7 di aprile e ci troviamo allo stadio Ferraris di Genova, dove la Sampdoria di Vialli e Mancini, che si appresta di lì a poche giornate a festeggiare il primo storico e unico scudetto della sua storia, affronta il Cagliari di Claudio Ranieri, in disperata lotta per la salvezza. Alla fine del primo tempo la Samp è avanti 2-0, con due reti dei suoi “gemelli del gol”, ma il cuore dei rossoblu spinge la squadra ad una clamorosa rimonta, fino al pareggio finale per 2-2, grazie ad una doppietta del suo bomber uruguaiano Daniel Fonseca, che regala agli spettatori genovesi una perla di rara bellezza, una sforbiciata al centro dell'area che lascia di stucco il povero Pagliuca.

Parlare degli eurogol del Cagliari implica necessariamente ricordare la stupenda e sfortunata cavalcata europea dell'annata 1993-94, culminata con l'uscita in semifinale di Coppa Uefa ai danni dell'Inter, dopo un cammino ai limiti del miracoloso. E proprio in questa avventura si colloca la terza rete in esame: siamo a fine novembre, sotto la neve della belga città di Malines si gioca l'andata degli ottavi di finale tra la squadra locale e il Cagliari guidato da Bruno Giorgi, trascinato dai gol della coppia Oliveira-Dely Valdes e dalla sapiente regia di “Teo” Matteoli. I rossoblu disputano una gara davvero gagliarda, chiudendo la pratica già col risultato dell'andata, un perentorio 1-3 sui malcapitati belgi, definito dal pallonetto del mitico Vittorio Pusceddu sulla disperata uscita del portiere belga Preud'homme al 42° del secondo tempo, dopo le reti di Matteoli e Oliveira (Per la cronaca, la gara di ritorno al Sant'Elia si concluderà 2-0 per i rossoblu).

Nella sfortunata stagione 1996-97, per intendersi quella del maledetto spareggio napoletano contro il Piacenza, brilla la stella del “Cobra” Sandro Tovalieri, acquistato dal presidente Cellino a novembre dalla Reggiana per sopperire al grave infortunio occorso al giovane Banchelli, che priva la squadra di un attaccante importante. Al termine della stagione il centravanti romano totalizzerà uno score di 16 reti in campionato, di cui 13 in 24 gare con i rossoblu: uno di questi è quello realizzato il 18 maggio 1997 contro il Piacenza durante la “regular season”: sugli sviluppi di una punizione sulla trequarti il pallone giunge al Cobra il quale, appostato al centro dell'area, insacca con una mezza girata al volo alle spalle del portiere Taibi.

La stagione successiva l'obiettivo primario dei rossoblu è l'immediata promozione in Serie A e per questo motivo Cellino non bada a spese, ingaggiando l'allenatore che ha appena condotto il Lecce dalla C1 alla A in soli due campionati, Giampiero Ventura e ben cinque suoi fedelissimi (Macellari, De Patre, Zanoncelli, Cavezzi e Centurioni) che vanno ad aggiungersi allo zoccolo duro formato dai superstiti con Villa, Muzzi, Sanna e Dario Silva su tutti. Ed è proprio lo sfortunato centravanti uruguagio ad essere protagonista di una curiosa coincidenza: riesce infatti a realizzare due reti in rovesciata, entrambi con la stessa squadra, il Castel di Sangro, una all'andata e una al ritorno. Ma la stagione è prospera di segnature superbe, come la staffilata di Tiziano De Patre nella gara interna contro la Fidelis Andria e come l'ultima rete del campionato, segnata da Gianni “Conch'e lioni” Cavezzi contro il Chievo, nel match che garantisce la promozione ai rossoblu: un bolide in controbalzo da trenta metri che fulmina il portiere clivense Gianello .

La conferma della maggior parte della rosa è il preambolo della stagione 1998-99 nella massima serie: in un campionato conclusosi con una salvezza “quasi” tranquilla il mattatore è Roberto Muzzi, all'ultimo capitolo della sua carriera in rossoblu, che sigla ben 16 gol. Quello segnato l'8 novembre nella gara casalinga contro il Piacenza è un pezzo di bravura: sul lancio lungo di Fabian O'Neill il romano si aggiusta il pallone di destro e con lo stesso piede in rovesciata lo indirizza alle spalle del portiere piacentino Valerio “Saponetta” Fiori, indimenticato ex-rossoblu.

La stagione 2004-05 consacra agli onori della cronaca il fenomenale attacco rossoblu costituito da Gianfranco “Magic Box” Zola, “King” David Suazo, “Ciccio” Esposito e “Arrogutottu”Langella, autori in totale di 38 gol: uno dei più bei gol di questa magica stagione finita con una salvezza più che meritata è quello messo a segno dall'ala sinistra di Sorso nella partita interna contro il Chievo. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo ribattuto dalla difesa clivense, la palla giunge dall'alto verso Langella, che immediatamente conclude con un destro (non certo il suo piede) al volo una tremenda staffilata imparabile sotto l'incrocio, facendo esplodere tutto il Sant'Elia.

Concludiamo la nostra rassegna con una coppia di gol segnati lo scorso anno dal fantasista bergamasco Andrea Lazzari, il quale ha deliziato i tifosi rossoblu con due perle: la prima, un bolide di sinistro diretto nell'angolino alto della porta del Napoli. La seconda prodezza, realizzata nella gara esterna contro la Reggina, è un gioco di prestigio simile ad una segnatura dell'olandese Bergkamp contro il Newcastle: su un lancio proveniente dalle retrovie il numero 10 rossoblu stoppa di petto, esegue un difficilissimo “sombrero” all'indietro sul suo marcatore e fulmina Puggioni in disperata uscita col suo educatissimo sinistro: davvero un gol da raccontare ai nipotini.

E voi che eurogol ricordate con particolare piacere? Scrivetelo a dillo@tuttocagliari.net !

Pisano a parte, rientra Acosta



di DAVIDE PAMPANIN

Doppia seduta quest'oggi per il Cagliari ad Assemini. I rossoblù sono scesi in campo al mattino per svolgere un lavoro prevalentemente fisico, composto da forza in palestra e lavoro propiocettivo, come d'abitudine il mercoledì mattina.

Al pomeriggio invece, pallone protagonista e tanta tattica. Dopo il riscaldamento tecnico infatti Allegri ha fatto svolgere ai suoi esercitazioni in fase di possesso palla e non possesso palla, per poi mettere in pratica le indicazioni ricevute nella partitina finale.

Non si è allenato con il gruppo Francesco Pisano, sempre alle prese con il suo programma differenziato, mentre è rientrato Rafael Acosta, che era stato impegnato ai Mondiali Under 20 con il Venezuela, la sua Nazionale.

Domani pomeriggio alle 15, sempre ad Assemini, è in programma il collaudo infrasettimanale contro il Carloforte di Walter Poncellini e del bomber ex Tempio Michele Mileddu.

Le decisioni del Giudice Sportivo


DI DAVIDE PAMPANIN

In serie A, il Giudice sportivo ha squalificato per tre giornate Michele Fini (Siena, nella foto) e per due Alessio Scarpi (Genoa) e Mario Yepes (Chievo). Un turno di stop per Massimo Ambrosini (Milan), Roberto Baronio (Lazio), Marco Padalino (Sampdoria), Paolo Cannavaro (Napoli), Abdelkaber Ghezzal (Siena) e Simon Kjaer (Palermo).
L'allenatore del Siena, Marco Giampaolo, è stato squalificato per un turno.

Marianini: questo Empoli è in crescita



fonte: www.pianetaempoli.it


Francesco Marianini ci ha preso gusto. Il centrocampista azzurro, pisano di Calci, in questa stagione ha già realizzato due reti (eguagliando il record personale, ndr) e vuole assolutamente tentare di stabilire il suo nuovo record, obiettivo raggiungibile senza problemi dato che siamo sempre nella fase iniziale della stagione: "la nostra forza - esordisce il centrocampista - è il gruppo e in questa squadra possono segnare tutti, non solo gli attaccanti. Le mie due reti ne sono la testimonianza". "I due gol? - continua il numero otto azzurro - merito del gioco espresso nel complesso e del lavoro del mister". E pensare che Marianini era conosciuto per le reti non concesse o annullate ingiustamente: con la maglia dell'Empoli due in tutto, proprio come il numero di reti già messe a segno in questa stagione. Clamoroso il gol che non fu convalidato nel dicembre del 2006 a Torino (palla entrata in porta di mezzo metro e pallone allontanato dal granata Barone...vedere foto, ndr), altrettanto decisiva la svista arbitrale nel return match del Primo Turno di Coppa Uefa il 4 ottobre del 2007 a Zurigo: su un cross dalla destra Marianini deviò di testa la palla alle spalle dello svizzero Leoni. L'arbitro annullò per fuorigioco, assolutamente inesistente. Si era sull'1-0 per lo Zurigo, che poi vinse 3-0, ma poteva cambiare la storia della partita, visto la regola delle competizioni europee (gol fuori vale doppio, ndr), e forse anche del resto della stagione...

Ma dicevamo dei gol segnati quest'anno, due gol pesantissimi uno dei quali contro il Frosinone: "si ma a parte i gol, segnare fa sempre piacere, mi piace sottolineare il fatto che questa squadra è in crescita. Sono convinto che possiamo fare molto bene, il campionato di serie B è un torneo lungo e difficile, essere equilibrati e continui è la chiave per arrivare all'obiettivo prefissato".

Nella foto il goal annulato a Marianini a Torino nel dicembre 2006

22 Ottobre 2009: il programma Empoli



fonte: www.empolifc.com



Giovedi' 22 Ottobre la squadra si allenera' a partire dalle ore 15.30 allo stadio Castellani di Empoli.

Partitella in famiglia al Sussidiario



fonte: www.empolifc.com



Azzurri al lavoro nel pomeriggio di mercoledi' 21 Ottobre sul terreno di gioco del Sussidiario del Castellani.

La squadra dalle ore 15.30 ha svolto una seduta di allenamento tecnico tattico alla quale non hanno preso parte Coralli, Caturano, Negrini e Mori, alle prese con alcune noie fisiche.

La sessione di lavoro si e' conclusa con una partitella a ranghi misti sotto gli occhi di Mister Campilongo.

Nella foto: Marianini (PH Gianni Nucci)

Senza gol tra Empoli e Siena



fonte: www.empolifc.com



E’ finita in parita’ la gara di andata degli ottavi di finale della Tim Cup Primavera 2009/2010: 0-0 il risultato finale del match giocato sui campi del Centro Sportivo Monteboro.


La Primavera di Mister Donati e’ scesa in campo con: Addario, Tognarelli, Pupeschi, Signorelli, Tonelli, Alderotti, Saponara, fuori per Shekiladze al 75’, Lo Sicco, Dumitru, Guitto, Pucciarelli. A disposizione: Gaffino, Mazzanti, Crafa, Castellani, Oliveira, Turchi.
Il Siena di Mister Baroni e’ sceso in campo con: Ivanov, Mazzuoli, fuori per Migliorini al 65’, Resta, Del Colle, Malquori, Crociati, Calamai, fuori per Pacini al 76’, Buchel, Giannetti, fuori per Spinazzola all’84’, Arroe Sarciedo, Vaz Costa. A disposizione: Di Vincenzo, Mugelli, Campitoti, Vazzana.


Arbitro dell’incontro il signor Albertini di Ascoli Piceno.

Bianchi e Di Michele contro il passato



di Gianluca Sacchetto
fonte: www.toronews.net


Ma anche Diana e Leon hanno vestito l'amaranto

Saranno ben cinque gli ex nella partita di venerdì sera tra Torino e Reggina. Quattro di essi vestono ora la maglia del Toro, mentre il solo Simone Rizzato ha fatto il percorso inverso. Il laterale venne acquistato da Cimminelli nell'estate del 2003 e trovò un certo spazio nella formazione granata allenata da Ezio Rossi. A fine anno per lui si contarono 25 presenze.

Molto più nutrita, però, la colonia di ex amaranto oggi alle dipendenze di Colantuono. A cominciare dal possibile tridente d'attacco di venerdì. Leon, Di Michele e Bianchi hanno, infatti, tutti e tre indossato la maglia della Reggina con risultati assai positivi. L'honduregno rimase in riva allo stretto per tre stagioni, in cui ottenne una promozione in serie A (anno 2001/2002) e due successive salvezze. Campionati in cui supportò il peso offensivo della squadra insieme a David Di Michele. L'attaccante prelevato dall'Udinese contribuì con i suoi gol a salvare la società dalla retrocessione. Nulla, però, in confronto a quello che fece Bianchi nella stagione 2006/2007. A causa dello scandalo Calciopoli la Reggina partì, infatti, con quindici punti di penalizzazione, ma l'attaccante insieme al compagno di reparto Amoruso trascinò la squadra, siglando la bellezza di 18 reti in 37 partite.

L'ultimo giocatore granata ad aver giocato nella Reggina è Aimo Diana. Il centrocampista disputò soli sei mesi in Calabria nella prima parte del 2003, ritagliandosi comunque un bello spazio. Per lui un totale di 16 presenza ed una rete, prima di approdare alla Samp del suo profeta Novellino.

Una maglia per tre


di Gianluca Sacchetto
fonte: www.toronews.net

Ancora dubbi su chi sarà il fantasista venerdì


Senza Gasbarroni, che non tornerà a disposizione della squadra prima della gara del 21 novembre a Cesena (ipotesi più ottimistica), se non per quella successiva contro il Crotone, Colantuono continua a guardarsi intorno alla ricerca di alternative, per scegliere chi indosserà la maglia da titolare venerdì sera nell'anticipo contro la Reggina. Il nome più scontato è quello di Leon, che vorrà riproporre in maglia granata le magie che hanno regalato la qualificazione ai mondiali all'Honduras. Dopo il riposo concessogli dalla società sabato scorso, il giocatore è pronto a dare un importante contributo alla causa.

Ma c'è anche Gorobsov che scalpita. Il giovane centrocampista prelevato in estate dal Vicenza si è completamente ristabilito dall'infortunio ed è a disposizione dell'allenatore. Ieri in allenamento Colantuono l'ha provato proprio dietro le due punte, ruolo già ricoperto dal talentuoso argentino quando giocava in patria e nelle giovanili biancorosse. Potrebbe essere un ritorno al passato per lui.

Ultima soluzione, difficile ma da non escludere completamente, è quella che porta a Luca Belingheri. L'ex giocatore dell'Ascoli accusa ancora un affaticamento muscolare, ma ha due giorni per recuperare. Chiunque giochi, in ogni caso, potrà essere assolutamente decisivo nello scacchiere tattico di Colantuono. Novellino, infatti, come tutti sanno, gioca con un classico 4-4-2. E un fantasista in grado di giostrare tra le due linee, di difesa e centrocampo, potrebbe mettere in crisi fin da subìto la fase difensiva della Reggina.

Gorobsov: Spero di poter dimostrare il mio valore




fonte: www.torinofc.it









Nicolas Gorobsov ha oggi incontrato i media: Il ruolo del trequartista mi piace, l'ho fatto nel settore giovanile. Ho voglia di giocare, avrei potuto farlo contro l'Ancona ma mi sono fatto male. Sono tranquillo, ovviamente voglio giocare, ma ho solo 19 anni e quindi è giusto che il Mister faccia le sue scelte. Io cerco di trovare spazio, e di mettere in difficoltà il tecnico.
L'ipotesi di debuttare non mi spaventa: ho solo voglia di far vedere alla gente che il Toro con me ha fatto un buon investimento.
La Reggina non vive un momento positivo, ma sarà comunque un match molto difficile. Sarà in anticipo, ci sarà il nostro pubblico: spero di poter dimostrare il mio valore in campo.

DOMANI RIENTRANO IN GRUPPO CAPUANO E MARTINEZ



Di:Sebastiano Battiato
Fonte:catania46.it
Nuovo allenamento per il Catania, nel pomeriggio, a Massannunziata. Due gruppi di lavoro, agli ordini dello staff tecnico, si sono alternati in sala muscolazione ed in campo, quindi tutti insieme per 20′ di elaborazione della fase offensiva e 20′ di esercizi di coordinazione. Infine, 30′ di test match 11 contro 11, interessanti per applicazione e qualità. Lieve affaticamento muscolare per Martinez: programma differenziato a scopo precauzionale, domani rientrerà in gruppo, così come Capuano, oggi negli spogliatoi con lieve anticipo rispetto ai compagni; primi giri di corsa a bordo campo per Bellusci, in progresso; terapie e palestra per Fabio Sciacca. Domani allenamento a porte chiuse.

Padova, tutto sulla prevendita per la sfida con la Triestina


di Andrea Ranaldo
Fonte: Padovacalcio.it

Il Calcio Padova informa che è già aperta la prevendita dei biglietti validi per l’incontro Padova – Triestina del 24 ottobre (inizio ore 15.30).
Questi i punti vendita Ticketone nel quali si possono già acquistare i biglietti.

Coin Ticketstore - via Altinate16/8 – Padova. Tel. 049/8364084

Media World Padova - via Venezia 98. Padova. Tel. 049 770 1211

Media World Albignasego - via Verga 1 (presso Ipercity). Tel. 049 867 4111

Toto Abano - via 4 Novembre 3, Abano Terme. Tel. 049 810665

Tabaccheria Polizzotto - via Montà 117/c. Tel. 049 8900273 oppure 049 8901128

Totoricevitoria “Casa Fortuna” - via Bajardi 5 (presso Centro Commerciale “La Corte”). Tel. 0498647805

Bar “Da Andrea” – via San Fermo 1, Este. Tel. 0429 4955

I biglietti si potranno inoltre acquistare nelle biglietterie Sud dello stadio Euganeo con i seguenti orari.

Venerdì 23/10 dalle 15 alle 18.30

Sabato 24/10 dalle 11 in poi (chiusura mezzora prima dell'inizio del match).

Piacenza, Guzman lavora a parte


di Andrea Ranaldo
Fonte: Piacenzacalcio.it

Doppia seduta per i biancorossi in preparazione alla gara interna di sabato con il Modena. Assenti i nazionali Piccolo e Tonucci. Lavoro differenziato per gli infortunati Guzman e Zammuto.

Frosinone, seduta pomeridiana al Casaleno


di Andrea Ranaldo
Fonte: Frosinonecalcio.com


Seduta pomeridiana per i giallazzurri, attesi sabato prossimo dalla difficile trasferta di Ancona di mister Salvioni. I ragazzi di Moriero hanno sostenuto un allenamento tecnico tattico presso lo stadio Casaleno dalle 15:30 alle 17:30 circa. Dopo un’iniziale richiamo atletico, mister Moriero ha impegnato i suoi in una prima parte di lavoro dedicata allo studio di soluzioni tattiche difensive e offensive predisponendo due squadre su tutto il rettangolo di gioco. Ultima parte di lavoro dedicata ad una partitella a margini ridotti della durata di circa 40 minuti e alla quale non hanno partecipato l’infortunato Davide Caremi, Gennaro Scarlato che ha lavorato in palestra e Domenico Maietta che ha svolto soltanto alcuni giri di campo prima di rientrare negli spogliatoi a causa dell’influenza che lo ha colpito nei giorni scorsi.

Domani pomeriggio allenamento allo stadio comunale e al termine partenza verso le Marche.

Catania Criticare, non distruggere



Di:Sebastiano Battiato
Fonte:Calciomercarto.com
Si può discutere di tutto, sacrosanto è il diritto di critica come quello, riconosciuto pesino in psicoanalisi, al mugugno. C'è la questione legata a quanto costa il calcio e quanto di questo presso è affrontato dai tifosi direttamente.
C'è questo, ci sono mille altri elementi su cui si può discutere, ma ci sono anche dati di fatto indiscutibili ed incontrovertibili, risultati, bilanci, successi, progetti. Catania il giorno dopo Catania-Cagliari, la prima vittoria della stagione, la quarta consecutiva in serie A, lo sfogo del presidente Nino Pulvirenti dopo il gol liberatorio di Martinez, ma, soprattutto, l'analisi successiva del presidente, quella che ha evidenziato il pericoloso raffreddamento dei rapporti tra città e squadra.
Salvo Pogliese è un deputato regionale che ha una lunga ed effettiva militanza in curva, tra i tifosi che rappresentano lo zoccolo duro del sostegno al Catania. E spiega: "Il calo degli abbonati di cui più volte si è lamentato l'amministratore delegato del Catania, Lo Monaco, probabilmente è legato soprattutto alla crisi economica che sta investendo tutti. Molti ragazzi hanno perduto anche occupazioni part time, faticano a trovare i soldi per andare allo stadio, anche se la loro passione rimane inalterata. Devo due, sotto questo questo, che capisco un pò le lamentele di chi si aspettava magari un ritocco al ribasso dei prezzi degli abbonamenti e dei biglietti. Ma questo è un costo, altra cosa è, invece, l'allontanarsi dal Catania, la contestazione per principio che all'inizio di stagione ha fatto emergere un disfattismo un pò esagerato e, peraltro, anche fuori tempo e fuori luogo. Il Catania in serie A è un autentico miracolo, se consideriamo le difficoltà enromi che sta attraversando la nostra città. Da questo punto di vista stare tutti più vicini alla società e alla squadra, tanto più dopo una falsa partenza contrassegnata da tanta sfortuna, è indispensabile".

Doppio allenamento per il Chievo



di Tiziana Garofalo
fonte: chievoverona.it


Allenamento doppio quest'oggi a Veronello. Al mattino i ragazzi di Di Carlo, hanno svolto lavoro in palestra con il preparatore atletico alternato a lavoro sul campo con il mister, nel pomeriggio invece esercitazioni tattiche e partitella in campo stretto.

Sempre nel pomeriggio per 15 giocatori gialloblù, sorteggiati dall'intera lista della rosa, sono stati sorteggiati per un controllo antidoping a sorpresa.

I controlli si inseriscono in un'attività di monitoraggio di routine che coinvolge le squadre nel corso della stagione.

Perna: «Il Piacenza è una maledizione che bisogna sfatare»


Di Marco Fundoni
fonte: Gazzetta Di Modena

Nel tracollo con Mutti seduto in panchina (5-1) non c’era, così come non era in campo nel successo della stagione successiva (2-1 gol di Bruno e Okaka) perchè alle prese con insistenti voci di mercato. Era invece presente lo scorso anno quando il Piacenza diede una sonora lezione ai gialli, in uno dei pomeriggi più brutti della gestione Apolloni. Ora Armando Perna medita la rivincita.

Perna, Piacenza non è mai stata una trasferta favorevole.
«E infatti abbiamo chiesto a Montepietra di cambiare albergo (ride, ndr). Scherzi a parte, sappiamo che il Modena non ha una tradizione favorevole, ma stavolta sarà diverso. Vogliamo dimenticare in fretta i tre gol col Frosinone e sabato cade a pennello».

Importante non perdere?
«Partiamo dal presupposto che abbiamo imparato a non fare calcoli. L’esperienza ci ha insegnato che se entriamo in campo condizionati rischiamo le figuracce. Secondo me è importante non perdere per tenere dietro in classifica il Piacenza, ma l’obiettivo del Modena devono essere i tre punti».

Ad un osservatore superficiale potrebbe sembrare che il Frosinone vi ha asfaltati.
«Invece non è così. A loro è uscita la partita perfetta a noi, me compreso, invece no. Tre gol sono troppi, ma sarà uno stimolo ulteriore per rialzarci».

Intanto in difesa tornate ad essere in quattro.
«Mi viene da dire finalmente. Finora il mister non ha mai avuto tutta la rosa a disposizione però stavolta in difesa ci siamo tutti. Poi non conosco le scelte che vorrà fare anche perchè si dovrà tenere conto che io e Diagouraga siamo in diffida».

Il mister sogna un altro difensore.
«Ha ragione. In quattro siamo in pochi ed il campionato è lungo. Poi ci sono ragazzi che possono adattarsi perchè la forza di questo Modena è la piena disponibilità del gruppo, però avere in rosa un altro difensore non sarebbe male numericamente».

Questioni tattiche: Apolloni sta meditando anche sulla linea a quattro.
«Il mister ci dà grande forza ed è riuscito a trasmettere coraggio ed equilibrio. Perciò siamo tutti disponibili a seguirlo. Tornare a quattro e riprendere a lavorare su quei movimenti in prospettiva futura non sarebbe un problema. Tutti noi abbiamo già avuto a che fare con quel metodo difensivo perciò non si dovrebbe partire da zero. Chiaro che la linea a tre ci ha dato delle certezze e permette di giocare più sull’anticipo mentre il pacchetto a quattro comporta più attenzione alla zona».

Domanda scontata su Pinardi: come sta?
«L’ho visto bene, ha una gran voglia di tornare a in campo. Lo capisco. Anche per me è stata dura restare fuori tre giornate, immagino lui che da un mese soffre ai box. Ha talmente tanta qualità che per quanto mi riguarda può giocare anche da fermo, ci pensiamo noi a correre per lui».

Portin: "Ascoli è il mio trampolino di lancio"


di Marco Fundoni
fonte: ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com

l difensore finlandese è lusingato dall’interesse di diverse squadre di serie A tra cui Juventus, Lazio, Palermo e Sampdoria: "Ringrazio la società che ha creduto in me e mi ha fatto conoscere nel panorama calcistico italiano, ma anche mister Pane"

Il difensore finlandese Jonas Portin è la vera rivelazione dell’Ascoli allenato da Alessandro Pane, e neanche le recenti sfortunate gare della compagine bianconera hanno fatto sminuire l’interesse per lui. Già nazionale Under 21 agli Europei disputati in Svezia la scorsa estate, Portin contro il Torino è stato ‘osservato’ da emissari di Juventus, Lazio e Sampdoria.

Nelle precedenti gare dell’Ascoli le ottime prestazioni di Portin erano state notate anche da altre società di A, tra cui il Palermo che vede in lui l’erede del danese Simon Kjaer destinato a cambiare maglia a fine stagione.

Portin le fanno piacere queste indiscrezioni di mercato?"Ho saputo che ci sono alcuni osservatori che sono venuti a vedermi e la cosa mi fa piacere. Ho letto dell’interessamento del Palermo e ne sono onorato anche se in Sicilia fa molto caldo e non so se riuscirei a sopportarlo. Scherzo naturalmente, perché il mio obiettivo al momento è fare bene con la maglia dell’Ascoli. Questa società ha creduto in me e mi ha fatto conoscere il calcio italiano. Io devo ancora migliorare parecchio ma certo giocare tanto mi aiuta a maturare prima. Ringrazio il mister che finora mi ha dato tanto spazio (Portin è l’unico ad aver giocato tutti i minuti delle dieci gare finora disputate) e se sto crescendo grande merito è anche dell’allenatore".

Il bilancio di queste prime dieci gare? "Nonostante questo periodo sfortunato credo che stiamo facendo bene un po’ tutti. I 14 punti conquistati in dieci gare sono un buon bottino anche se di sicuro potevamo farne qualcuno in più. Sabato contro il Torino abbiamo perso immeritatamente. I granata hanno protestato per il rigore che l’arbitro ci ha concesso".

C’era il fallo su di lei?"Il rigore era netto visto che Ogbonna mi ha letteralmente affossato mentre stavo per colpire di testa. Anzi, già in un precedente calcio d’angolo lo stesso Ogbonna mi aveva strattonato e anche lì secondo me c’era un rigore per noi. Poi è capitato l’errore di Frezzolini. Fino a quel momento credo che avevo controllato bene Bianchi, un duello fisico ma anche corretto. In quell’occasione è scattato in avanti quasi intuendo che poteva sfruttare un eventuale errore e mi ha rubato quei pochi metri che poi sono stati decisivi. Anzi.

Sono finito dentro la porta scivolando e con il fianco sono andato pure a sbattere sul palo procurandomi un leggero trauma alle costole. Insomma, è andato tutto storto in quell’azione ma certo non ho detto niente a Frezzolini perché sono cose che capitano".

Sabato ad Empoli ci vorrà la vittoria?"Ci prepariamo per la trasferta ad Empoli. Una squadra che finora in casa non ha fallito un colpo vincendo quattro gare su quattro. Quello che posso garantire, però, è che la prossima non la vincerà di sicuro".

Castagne premio per Pellissier



di Tiziana Garofalo


Il primo gol stagionale del Chievo, lo ha messo a segno Sergio Pellissier (nella foto, fonte chievoverona.it) e questo non è tanto una novità. Vuoi perchè non è strano che i gol li faccia un attaccante, vuoi perchè non è affatto insolito che sia Pellissier a segnare.


La vera sopresa è sapere che proprio quel gol sia stato premiato dal sindaco di San Zeno (Vr) con un quintale di castagne. Destinatario: proprio Sergio Pellissier. E' stata questa la ricompensa che l'attaccante ha ricevuto nel pomeriggio di ieri.

Juve, la probabile formazione di stasera


di Dario Rosella


Dopo le ultime deludenti prestazioni, Ferrara cambia, in parte gli uomini e in toto il modulo in campo.
Si passa quindi dal 4-3-1-2 delle precedenti uscite al 4-2-3-1. Difesa confermata con Zebina ad agire sulla corsia di destra. Diga a centrocampo composta da Felipe Melo e il buon Poulsen visto sabato sera, davanti a cui agiranno Camoranesi, Diego e uno tra la mosca atomica Giovinco e Iaquinta dietro all'unica punta David Trezeguet. Cambia dunque la formazione ma con sempre 4 giocatori dalle caratteristiche offensive a cui Ferrara non sembra disposto a rinunciare.

Mastronunzio gol e baci:il Frosinone è avvisato



di Massimo Scavello
Fonte:anconacalcio.it

A Reggio Calabria, sabato scorso, lo hanno rimpianto. A Empoli si mordevano i gomiti già dalla scorsa stagione. Salvatore Mastronunzio è pronto, anche stavolta contro il Frosinone, a prendersi le sue rivincite contro i club che in passato non hanno creduto in lui, saziando una sorta di sete di vendetta. "Partita speciale per me - sottolinea la Vipera - Il mio soprannome me lo hanno affibbiato i tifosi ciociari nel 2005 quando vincemmo il campionato".
Il rispetto che nutre Mastro verso di loro lo dimostrerà non esultando sabato, nel caso in cui dovesse segnare: "Al massimo mi limiterò a baciare il tatuaggio col nome di mia figlia", scherza. Al di là delle battute, Salvatore sembra covare un po’ di rammarico per essere stato scaricato anche dal Frosinone al primo anno di B. "Non mi hanno dato la possibilità di dimostrare la mie capacità - dice infatti il capitano dell’Ancona - Per fortuna ho incontrato l’Ancona e mister Monaco che mi hanno dato fiducia e fatto giocare sul serio in cadetteria".
Parlando di Monaco, è inevitabile non chiedere a Mastronunzio la differenza tra l’Ancona allenata dal tecnico di Latiano e quella di Salvioni. "Ogni mister ha le sue convinzioni - attacca - ma rispetto allo scorso anno molti giocatori sono migliorati e maturati, acquisendo esperienza, vedi Catinali, De Falco, Surraco o Colacone stesso, le cui doti però non scopriamo certo adesso. In secondo luogo quest’anno andiamo su ogni campo per vincere". Mentalità che sta lanciando i dorici nelle zone alte della classifica.
"Adesso siamo devastanti - ammette Mastronunzio - ci riesce tutto al meglio, anche se altre volte non siamo stati bravi a condurre noi le danze, è successo a Padova e contro il Gallipoli". Ritornando al Frosinone, quella contro la squadra di Francesco Moriero è sfida di vertice, la prima di tre gare in casa nel giro di sette giorni che potranno dire molto sul campionato dell’Ancona. "Il Frosinone ha una buona squadra - spiega il bomber dorico - e sta tentando il grande salto. Pensiamo prima a questo impegno e poi agli altri, rimanendo sempre con i piedi per terra". Ecco, la ricetta del capitano è quella di evitare voli pindarici, a dispetto delle prestazioni che sul campo la squadra sta offrendo. "Non dimentichiamoci che a inizio stagione sei spensierato, non fai calcoli perché ancora non ce n’è bisogno. E poi ci sono squadre che sulla carta sono meglio attrezzate rispetto a noi e che alla lunga verranno fuori. Noi il nostro obiettivo lo conosciamo bene: salvarci il prima possibile. Se ci riusciremo avremo vinto il nostro campionato". Il magic moment a tinte biancorosse rischia però di essere guastato dalle problematiche societarie. Mastronunzio prova ad abbassare i toni: "Quest’anno ho notato che le cose sono migliorate. Lo scorso anno la dirigenza conosceva poco il mondo del calcio e ha commesso degli errori, così come ne abbiamo commessi anche noi giocatori. Ci siamo chiariti in estate e devo ammettere che da parte della società c’è la voglia di fare ben. Per questo sono sicuro che Petocchi rispetterà gli impegni presi". Per chiudere, una battuta anche sull’ex presidente Sergio Schiavoni: "Se vuole rientrare e dare una mano all’Ancona, ben venga", fa sapere Mastrogol. Che naturalmente parla da capitano.

Juve, dentro o fuori


di Dario Rosella
Fonte: tuttosport.com


Non è mai un bellissimo segnale quando si ar­riva in ottobre alla prima partita da dentro-­o-fuori, una di quelle che, per usare le parole del­lo stesso Ciro Ferrara, si possono «solo vincere». Non è bello perché significa che nelle precedenti gare non si è raccolto abbastanza per affrontare la partita in questione con la legittima tranquillità di cui dovrebbe godere una squadra come la Ju­ventus. Dopodiché, in casa Juve, non è il momento di fa­re i sofisti, ma - appunto - di vincere. E di trarre i vantaggi che una situazione del genere, in fondo, offre. In notti di fuoco come questa, in cui si deve vincere a ogni costo (anche solo un pari rendereb­be la qualificazione agli ottavi di Champions un’impresa) possono sbocciare i grandi gruppi. Stasera la Juventus o rinasce come squadra o ri­schia di squagliarsi singolarmente, giocatore per giocatore. Alla fine, se riuscirà nell’obiettivo, po­trebbe non essere solo una vittoria contro il Mac­cabi, ma l’inizio di una nuova serie vincente. E non è casuale che la partita contro gli israeliani sia anche l’occasione in cui due giocatori potenzial­mente fondamentali come Felipe Melo e Diego de­vono dimostrare il loro valore per cominciare a es­sere i trascinatori di questa Juventus. Anche perché chi pensa che la stagione sia finita (o quasi) sabato scorso con il pareggio biancone­ro con la Fiorentina e il dilagante successo dell’In­ter contro il Genoa, forse da ieri sera dovrà rive­dere i pronostici. All’esame europeo lo squadrone di Mourinho ha faticato a San Siro contro la Dy­namo Kiev e la Fiorentina ha stravinto a Budape­st con il Debrecen (altro bel successo dopo quello sul Liverpool). Traduzione 1: forse che l’Inter non è quella corazzata che si pensa? Traduzione 2: for­se che pareggiare con la Fiorentina di adesso non è proprio un pessimo risultato?

Le decisioni del giudice sportivo



di Massimo Scavello
Fonte:anconacalcio.it

Il Giudice Sportivo dott. Gianpaolo Tosel, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell'A.I.A. Eugenio Tenneriello, nel corso della riunione del 20 ottobre 2009, ha assunto le decisioni qui di seguito riportate:
Gare del 16-17-19 ottobre 2009 - Decima giornata andata
In base alle risultanze degli atti ufficiali si deliberano i provvedimenti disciplinari che seguono, con riserva dell’assunzione di altre eventuali decisioni in attesa del ricevimento degli elenchi di gara:
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
Andrea MILANI
per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già
diffidato (Quarta sanzione).
SECONDA SANZIONE
Roberto COLACONE

Juve, Ferrara indica la via "Obbligati a vincere"


di Dario Rosella

Fonte: eurosport.com


Lo sa bene Ciro Ferrara, lo sanno bene i suoi giocatori: adesso non si possono più commettere passi falsi. La Juventus tentennante degli ultimi tempi torna a respirare l'aria della Champions per dimenticare le uscite assai poco brillanti in campionato ma anche (e soprattutto) per non compromettere il proprio cammino in Europa. Già, perché il pareggio casalingo contro il Bordeaux all'esordio e quello (più positivo) strappato all'Allianz Arena contro il Bayern hanno complicato la corsa agli ottavi della Vecchia Signora; complicato, non compromesso, a patto che mercoledì sera si vinca all'Olimpico contro il Maccabi Haifa, la cenerentola del Gruppo A con i suoi zero punti all'attivo dopo le prime due giornate.

NON E' UNA JUVE DISASTROSA Nella consueta conferenza stampa della vigilia, Ciro Ferrara analizzala situazione della sua squadra, e pur essendo ben consapevole che l'ultima vittoria è distante un mese, preferisce guardare il bicchiere mezzo pieno: "Se dall'esterno si vuole dipingere tutto come un disastro, io non sono d'accordo. È un momento particolare, la squadra vuole tornare a vincere e si impegna per riuscirci. In alcune gare, abbiamo fornito prestazioni valide e non siamo riuscire a vincere. Contro la Fiorentina abbiamo subito gol alla prima azione ma abbiamo reagito e abbiamo creato molte occasioni. A livello di gioco, ci sono molte differenze tra i vari risultati che abbiamo ottenuto nell'ultimo mese".

FERRARA ABBANDONA IL ROMBO? Risultati a parte, la Juve ha raramente convinto in questo nizio di stagione, forse con le sole eccezioni delle due trasferte dell'Olimpico contro Roma e Lazio e quella di Genova con il Grifone. Ferrara aveva incominciato il campionato affidandosi al modulo a 'rombo', ma adesso potrebbe passare al 4-2-3-1. "Quest'anno la Juventus ha effettuato un cambiamento radicale rispetto al passato. Negli ultimi giorni abbiamo lavorato su qualcosa di diverso, ma voglio aspettare fino a domani prima di decidere" - ammette l'allenatore della Juve, che finalmente vede l'infermeria bianconera meno affollata del solito - "Sono tutti a disposizione a parte gli infortunati Del Piero, Tiago, Salihamidzic e Marchisio".

LA JUVE SORRIDE: E' TORNATO SISSOKO, Tra i giocatori pienamente recuperati, fondamentale è il rientro di Mohammed Sissoko, tornato in campo sabato dopo un lunghissimo stop : "Sta bene. Contro la Fiorentina ha giocato una buona gara, considerando che era fermo da 7 mesi. Ovviamente va gestito". Per finire, una battuta sull'avversario di mercoledì: "Il Maccabi ha organizzazione e qualità. Ha perso in casa contro il Bayern dopo aver giocato un buon primo tempo. Ha perso a Bordeaux ma ha preso gol solo negli ultimi minuti. È una squadra da rispettare".

Il Crotone si prepara per la sfida contro la Salernitana



di Massimo Scavello
Fonte:ilquotidianodellacalabria.it

Sabato il Crotone va a Salerno per affrontare la squadra campana in quello che sarà un vero e proprio scontro salvezza. Il tecnico Lerda dovrà fare a meno dello squalificato Abruzzese. Ieri intanto assente Mendicino (in foto) che ha risposto alla convocazione nell'Under 21 di serie B.

I precedenti



di Massimo Scavello
Fonte: fccrotone.it

Sono tre i precedenti in Serie B fra Salernitana e Crotone : due i pareggi, 0-0 nel 2001-02 e 1-1 nel 2004-05, una vittoria 0-1 per il Crotone nella stagione 2000-01. L'ultima volta all'Arechi, nella stagione 2007/2008 C1 B finì 1-1.

Bari - La determinazione di Koman: "Voglio una chances"



di Tiziana Garofalo


E’ piccolo, ma solo d’età. A chi ha detto in passato che era timido, dovrebbe vederlo in campo ed anche a colloquio con i giornalisti. Vladimir Koman (nella foto, fonte Tiziana Garofalo) sa quello che vuole: “Voglio giocare – ha detto il centrocampista - adesso sono qui e penso al Bari, cercherò di strappare la maglia a qualcuno”.
Il centrocampista rientrato dopol’esperienza nel mondiale under 20 con la sua Ungheria mette le cose in chiaro con determinazione ed educazione: “Con il mister non ho ancora parlato, ci siamo salutati oggi alla ripresa per me e poi ho pensato ada allenarmi. Ci sraà tempo per chiacchierare con lui. Adesso devo solo lavorare al 100 per mille. Qui c’è tatanta concorrenza m,a per una squadra non è un male anzi.”
Chissà se il mister dopo aver visto giocare in Egitto deciderà di fargli quella chances che lui tanto desidera: “La Lazio? Deciderà Ventura se farmi giocare io sono pronto ed ho voglia di dimostrare anche al Bari il mio valore”.

Garrone parla sul nuovo stadio


di Rocco Fortunato
fonte:eurosport.it



Da poco più di una settimana nella nostra città è assai acceso e attivo il dibattito sulla questione 'nuovo stadio'. Proprio sette giorni orsono, in qualità di presidente dell’U.C. Sampdoria S.p.a., ho preso un impegno con il Sindaco Marta Vincenzi. Un impegno vero e molto gravoso, teso alla verifica della sostenibilità tecnica ed economica del progetto nuovo stadio nelle aree ex Colisa secondo il progetto 'suggestione' elaborato da 'Sviluppo Genova'. Il gruppo di lavoro che ho personalmente incaricato per tutte le valutazioni del caso ha davanti a sé ancora sette giorni per verificare la fattibilità di tale progetto fondamentale per la sostenibilità, nell'immediato futuro, della nostra Sampdoria. Purtroppo sono solamente sette giorni in virtù dei tempi strettissimi richiesti dalla Federazione Italiana Gioco Calcio - nella persona del dott. Michele Uva (project manager F.I.G.C.) - che deve ottenere in questo breve lasso di tempo risposte certe per poter definire le nove città da candidare ad ospitare i Campionati Europei di Calcio del 2016. Ho affidato tale valutazione ad un gruppo di affermati esperti del settore che spero riescano a darci un responso preciso e dettagliato nei tempi previsti, positivo mi auguro, oppure, spero di no, negativo. Sento tuttavia il bisogno e la necessità di esprimere, ancora una volta, il mio punto di vista su una vicenda che riveste - a mio modesto parere - un grande valore nello sviluppo futuro della nostra città. In questi ultimi sette giorni purtroppo, a fronte dell'impegno e delle energie profuse e pur riscontrando grande entusiasmo nella figura del Sindaco, ho dovuto leggere e sentire sui media locali una miriade di interventi e prese di posizione assolutamente fuori luogo. Pareri inopportuni e infelici provenienti in taluni casi anche da figure di grande spessore che rivestono ruoli istituzionali e/o professionali. Appare così evidente come ben pochi, quasi nessuno, arrivi a comprendere l'importanza per Genova, e più nello specifico per il nostro calcio, di un progetto che potrebbe garantire grande visibilità alla nostra città nel medio termine e la vita futura del nostro football a lungo termine. Al contrario, l’ennesima occasione persa, potrebbe comportare quasi certamente il rischio di dover emigrare in caso di partecipazione alle competizioni europee dei prossimi anni oltre alla ridotta competitività delle due società genovesi rispetto alla concorrenza che realizzerà nuovi stadi oppure sarà in grado di ristrutturare quelli esistenti per ottenere le licenze UEFA. Tale mal augurabile evento potrebbe portare in pochissimi anni le nostre società di calcio, e parlo solo di Sampdoria, ad una crisi irreversibile. Riccardo Garrone - Presidente U.C. Sampdoria S.p.a.

Lombardo:"la ruota gira"


di Rocco Fortunato
fonte:sampdorianews.it



Attilio Lombardo, classe 1966, ha disputato 235 gare con la maglia dellaSampdoria andando a segno ben 36 volte. Con la maglia blucerchiataLombardo conquistò lo storico scudetto del 1990-91, unaSupercoppa Italiana nel 1991, unaCoppa Italia nel 1993-1994, e unaCoppa delle Coppe nel 1989-1990. Fu fra i giocatori cardini dei blucerchiati per diversi anni, arrivando a conquistare anche la finale di Coppa dei Campioni, persa poi nei tempi supplementari. È uno dei cinque calciatori, insieme a Giovanni Ferrari, Sergio Gori, Pietro Fanna e AldoSerena ad aver conquistato tre scudetti con tre società differenti. Un Palmares di tutto rispetto...Fino a poche settimane fa allenava lo Spezia in Seconda Divisione Lega Pro, ma i risultati non molto positivi della squadra lo hanno indotto a dimettersi subito dopoSpezia-Olbia.

Al Ferraris arriva il Bologna: la gara sulla carta è decisamente alla portata della Sampdoria, ma nel calcio nessuna gara è scontata, è a d’accordo?
Si, sono d’accordo con il suo ragionamento: sarà una partita difficile: affrontare squadre che si trovano nelle zone basse della classifica non è mai facile. Prevedo una gara difficoltosa fin dall’inizio, ma se la Samp scenderà in campo con la giusta grinta e determinazione fin dall’inizio tutto sarà più facile. I blucerchiati sono in un ottimo stato di forma, vengono da due pareggi che potevano essere benissimo due vittorie se non ci fossero state le ultime due sviste arbitrali.

Il Bologna ha solo sei punti in classifica, frutto di una vittoria, tre pareggi e quattro sconfitte: dopo otto gare di campionato si trova già in zona retrocessione. Che giudizio dà della squadra emiliana?
Sono una formazione discreta, in attacco hanno giocatori forti e di qualità, mi riferisco a Di Vaio, Zalayeta e Adailton solo per fare qualche nome. Durante il calciomercato estivo non hanno fatto grossi acquisti, ha tenuto banco maggiormente la possibile cessione della società. Forse i tifosi, dopo la salvezza conquistata alla penultima giornata dello scorso campionato, si aspettavano qualcosa in più. Di Vaio è sicuramente il giocatore da tenere d’occhio, la passata stagione ha segnato moltissime reti incalzando fino all’ultimo Milito e il capocannoniere Ibrahimovic: fino ad ora l’ex centroavanti del Genoa non ha ancora carburato al massimo, ma si tratta di uno di quei giocatori che quando iniziano a segnare poi non smettono più. Il reparto più debole è senza ombra di dubbio la difesa. Comunque sia è una squadra da temere come ho detto prima, non a caso ha costretto la Juventus al pareggio qualche gara fa.

Se l’infortunio a Pazzini si rivelasse più grave del previsto quanto potrebbe pesare?
Un po’ peserà sicuro, visto che è il capocannoniere attuale dei blucerchiati con cinque reti, ma spero che i blucerchiati non siano Pazzini-dipendenti. Due stagioni fa ad esempio quando mancò Cassano per le note cinque giornate di squalifica dopo gli insulti rivolti al direttore di gara di Samp-Torino, la Sampdoria riuscì a conquistare quattro vittorie e un pareggio: nel caso in cui dovesse mancare Pazzini spero che Palombo e compagni riescano a conquistare più punti possibili come successo un anno e mezzo fa. Comunque sia Del Neri in rosa ha l’esperto Bellucci e il giovane Pozzi: se chiamati in causa a mio parere potrebbero fare bene.

Contro il Parma e contro la Lazio sono stati gli errori arbitrali a tenere banco: qualcuno sostiene che la Sampdoria potrebbe dare fastidio così in alto, è d’accordo?
Se così fosse bisognerebbe chiudere i battenti: a mio giudizio sono sviste arbitrali che però danno molto fastidio. Senza di questi errori a comandare la classifica ci sarebbe la Sampdoria e non l’Inter. Purtroppo in questa prima parte di campionato è la Sampdoria la squadra più penalizzata dal punto di vista degli arbitri. Nel complesso posso però dire che a fine anno gli errori arbitrali si compensano, la ruota gira e non può sempre capitare alla Sampdoria di trovare arbitri in giornata decisamente no.
J

uventus, Bari e Cagliari: sono queste le prossime avversarie dei blucerchiati dopo la gara contro i felsinei: quanti punti potrebbe fare la Samp?
Penso semplicemente che Cassano e compagni devono pensare a una gara alla volta. La bravura di Del Neri sta proprio qui: pensare a una partita alla volta e raccogliere sempre il massimo risultato. La Sampdoria ha dimostrato fino ad ora che se la può giocare con chiunque, la gara contro l’Inter insegna. La Juventus nelle ultime gare ha perso punti pesanti in chiave scudetto raccogliendo solo tre pareggi e una sconfitta, il Bari si sta rivelando un’ottima squadra mentre il Cagliari alterna buone prestazioni ad altre opache.

INCONTRO A ROMA CON IL PROJECT MANAGER UVA. ANCHE IL ”FRIULI” È UN’INCOGNITA



Di Pasquale Campanella
Fonte: forum triestina


Europei 2016, Trieste spinge il Rocco

Problemi di capienza e mancano i box per i vip. L’assessore Lippi: «Poche chances ma stiamo lavorando»


TRIESTE Il ”Bengodi” dei Mondiali del ’90 non c’è più ma l’Italia torna in pista per organizzare gli Europei di calcio del 2016.E la prima mossa di chi ha l’onere di conquistare l’evento è stata quella di ripartire dai 12 stadi che hanno ospitato quell’edizione che è rimasta negli occhi degli italiani.Ma non tutto è deciso e anche Trieste, con il suo stadio Rocco che nel ’90 non c’era, si è fatta avanti. Come alternativa allo stadio Friuli. «Le chanches sono poche - dice senza giri di parole il vicesindaco e assessore allo Sport Paris Lippi - ma noi ci stiamo provando e i nostri tecnici sono al lavoro».Stavolta, per adeguare gli impianti nel caso di aggiudicazione dell’evento l’intervento pubblico sarà soft (solo per ammortizzare gli interessi dei mutui).I soldi e gli interventi a pioggia al momento non ci sono. Ci dovranno pensare i privati. Peccato che dei dodici impianti presi in considerazione (9 titolari e tre riserve) ben tre (Firenze, Genova e Bologna) non rispondano alle norme dell’Uefa e quindi dovranno puntare su nuove strutture da costruire da zero. E anche lo stadio Friuli di Udine, in procinto di essere restaurato dopo l’accordo tra Pozzo e l’amministrazione friulana, è ancora un punto di domanda. Per il restyling servono 30 milioni, una cifra non da poco da reperire anche se in partnership pubblico-privato.E così Trieste si è mossa in queste settimane quantomeno per partecipare alla volata che durerà all’incirca quattro mesi. Tra la fine di ottobre e i primi mesi di novembre le amministrazioni proprietarie degli impianti e le società che aspirano a diventare proprietarie di quelli futuri devono presentare i nuovi progetti e soprattutto la loro sostenibilità.Entro il 15 febbraio la Federcalcio e il suo project manager Michele Uva dovranno inoltrare il dossier all’Uefa.E la scorsa settimana l’assessore allo Sport Paris Lippi ha incontrato a Roma proprio Michele Uva. Per offrire allo staff organizzativo la disponibilità di Trieste e del suo impianto abbastanza moderno, ma che mostra già alcuni acciacchi, e per capire quali siano i requisiti di base richiesti dall’organismo europeo. E poiché la corsa del Rocco ha quale principale concorrente il Friuli di Udine (o quello che sarà il nuovo impianto) il primo paletto a favore dei cugini friulani è l’appeal della società (l’Udinese) in campo internazionale.Detto questo, al Rocco mancano almeno due requisiti richiesti dalla Uefa e quindi dal comitato della Figc. Gli stadi che dovrebbero ospitare la fase finale degli Europei di calcio devono avere una capienza di 30 mila posti netti. A questi vanno aggiunti circa tremila posti destinati alla stampa e alle autorità. Attualmente al Rocco mancano proprio quelle tremila postazioni.Una mancanza alla quale probabilmente in qualche modo si potrebbe ovviare (prima delle nuove norme di sicurezza il Rocco era omologato per 35 mila spettatori). Gli stadi poi dovrebbero essere dotati di almeno 20 box (quelli che i vip affittano a colpi di migliaia di euro nei più prestigiosi stadi inglesi). Su questo fronte esiste un limite strutturale e uno di opportunità.Come utilizzare questi spazi in futuro in uno stadio che ospita una società che milita in serie B e comunque che è espressione di un territorio poco vivace dal punto di vista imprenditoriale? I vip che hanno sottoscritto l’abbonamento per la stagione della Triestina (quello da mille euro) sono poco più di una ventina.Insomma i limiti del Rocco e del peso calcistico di Trieste sono evidenti. L’importante è non lasciare nulla di intentato.

"Col Bologna voglio esserci"


di Rocco Fortunato
fonte:rsnews.it



Sto meglio, non ho difficoltà di respirazione". L'attaccante, che ha riportato una frattura alle ossa nasali, non vuole saltare la gara di sabato. Al momento il rischio di un'operazione è scongiurato "
Le condizioni di Giampaolo Pazzini migliorano di giorno in giorno. L'attaccante, costretto ad uscire domenica scorsa al 40' del secondo tempo della sfida con la Lazio per un duro scontro con Muslera, ha riportato la frattura delle ossa nasali. Al momento l'operazione non sembra necessaria e non è escluso che il giocatore possa scendere in campo sabato prossimo contro il Bologna. "Sto molto meglio. Non ho difficoltà di respirazione. Nei prossimi giorni vedrò come reagisco sotto sforzo, farò di tutto per giocare contro i rossoblù", le parole rilasciate dall'ex viola a Il Secolo XIX.

La spiegazione della situazione clinica del numero dieci della Samp è affidata al responsabile dell'area sanitaria della società, professor Amadeo Baldari, intervistato dal quotidiano genovese: "Ci siamo resi immediatamente conto della violenza dell'impatto. Quando ho raggiunto il calciatore, la frattura al naso era evidente. Giampaolo era stordito, ma non ha mai perso conoscenza. Abbiamo tamponato l'emorragia, poi siamo rientrati negli spogliatoi, dove è stata fatta una prima riduzione, a caldo. La manovra è stata dolorosa, ma il ragazzo non si è lamentato, ha dimostrato coraggio". Dopo la partita la corsa dall'Olimpico di Roma al Policlinico Gemelli. "Per una Tac - continua Baldari -. Il volto era tumefatto e bisognava verificare che non ci fossero altre lesioni, ad esempio dell'osso dello zigomo, che avrebbero richiesto l'intervento chirurgico. L'esito dell'esame ci ha sollevati".