Il Punto sul Palermo - Zenga vince ancora, STREPITOSO Miccoli...

DI DAVIDE PAMPANIN


Fonte: goal.com 19/10/09 ore 23.00


Un Palermo vittorioso da continuità ai risultati, ma non al gioco!

Respira Walter Zenga dopo la seconda vittoria consecutiva e prima in trasferta del suo Palermo. Ieri aLivorno non si è visto il Palermo che ha affrontato e surclassato la Juve al Barbera, tuttavia la squadra ha portato a casa il massimo risultato svegliandosi in tempo dal coma del primo tempo. Nei primi quarantacinque minuti assenti i siciliani, c'è spazio solo per qualche occasione poco pericolosa delLivorno di Russo e Ruotolo. Nella ripresa i toscani sbloccano subito il risultato, ma i rosanero dopo aver preso il goal tornano a giocare annichilendo gli avversari padroni di casa senza troppa difficoltà grazie al Romario del Salento che delizia tutti con una rete da fuoriclasse siglata dopo circa due minuti dal gol amaranto. Il Livorno vorrebbe fare la partita e trova anche il vantaggio con Danilevicius, ma la rete sarà annullata per fuorigioco. A questo punto il Palermo torna a fare il Palermo e conBalzaretti servito dal sublime Cassani trova il vantaggio beffando i livornesi. I rosa conquistano la prima vittoria in trasferta e la seconda consecutiva raggiungendo quota dodici in classifica, ma la squadra riesce a reagire soltanto dopo gli scossoni del proprio allenatore e soltanto quando ne avverte il bisogno, ad esempio dopo le due reti dei padroni di casa. Se il Palermo giocasse un'intera gara bene come ha fatto a Livorno dopo aver subito le reti, staremmo qui a parlare di una fra le più forti squadre d'Europa, ma così non è e Zenga dovrà lavorare molto per trovare anche la giusta continuità di rendimento per non rischiare di deludere i tifosi amanti del bel gioco. Un elogio al tecnico però va fatto; l'ex allenatore del Catania con la vittoria a Livorno è riuscito a dare, pur giocando male, continuità di risultati alla splendida prestazione del Barbera e questa era una virtù rara a Palermo. I complimenti vanno a Balzaretti e Cassani, padroni assoluti delle loro fasce e autori rispettivamente di goal e assist; complimenti , ovviamente, vanno al super Fabrizio Miccoli che sta contribuendo alla ripresa della squadra e gli auguri di un buon rientro definitivo vanno a Rubinho che ieri ha confezionato qualche buon intervento. Domenica al Barbera arriva l'Udinese di Marino sconfitta ieri tre ad uno dalla nuova Atalanta di Antonio Conte; sarebbe la volta giusta per mettere a segno il colpaccio delle tre vittorie consecutive e se il Palermo riuscisse a giocare in casa come fatto contro i bianconeri di Ferrara non ci dovrebbe esser partita.

Miccoli shock: "Al Benfica avevo pensato di smettere". Poi il Palermo e...


di Davide Pampanin


Il bomber leccese si è raccontato con un'indiscrezione incredibile.


Fabrizio Miccoli è oggi uno dei talenti maggiori in Italia, alla corte di Walter Zenga al Palermo. Prima di approdare in Sicilia però, è passato dal Benfica in Portogallo dove stava per maturare una decisione incredibile.
"
Ho pensato di non essere più un campione e pure per via dei numerosi infortuni a catena avevo pensato di smettere. Mia moglie poi mi è stata vicino e mi ha convinto a continuare fortunatamente", ha affermato a 'Tgs Studio Sport'.
E fortunatamente non solo per lui ma anche per il
Palermo che si gode il talento dell'attaccante leccese da due anni, e sempre con ottimi risultati. Miccoli infatti è tra gli idoli della tifoseria rosanero...
( goal.com 19/10/09 17.14.17)

Contro il Bari , Marcolini non ha acceso la luce


di Tiziana Garofalo


Contro il Cagliari è stato l'umo in più. Contro il Bari è stato un uomo in meno. Marcolini (nella foto, dopo la doppietta al Cagliari, fonte chievoverona.it), non ha acceso la sua prestazione contro gli uomini di Ventura ed il gioco del suo Chievo ne ha risentito. La sua manovra è stata solo in poche occasioni fluida e capace di creare problemi al centrocampo e difesa avversaria. Insomma tutto il contrario di quanto aveva fatto vedere nella gara contro i sardi, gara in cui fu addirittura autore di una doppietta prelibata.


La sua giornata no è racchiusa nel suo volto immerso nella magliatta dopo un passaggio sbagliato, perchè lui Marcolini, è un giocatore intelligente capace di rendersi conto che ieri, contro il Bari non è proprio stata la sua giornata. Il centrocampista però potrà rifarsi subito, già dalla sfida contro il Milan. Una sfida solo sulla carta "impossibile".

Juventus, la Champions per uscire dalla crisi


di Dario Rosella

Fonte: eurosport.com


L'ottava giornata di campionato non può che aver lasciato un velo di delusione tra i tifosi bianconeri: questa juventus non gira e la partita con la Fiorentina ha confermato il sentimento espresso qualche giorno fa dall'azionista di riferimento bianconero John Elkann. Il gioco è assente, le ambizioni ridimensionate, l'Inter è più lontana di quanto dicano i quattro punti di distacco. E allora l'appuntamento con la Champions League non può che ridare linfa a una situazione che sta diventando difficile.

CURA CHAMPIONS LEAGUE - Ora si aspetta il Maccabi Haifa, squadra contro cui la squadra di Ferrara vuole centrare una vittoria che sarebbe fondamentale. Innanzitutto per portare a casa tre punti d'oro per la rincorsa agli ottavi di coppa, ma anche per mettere fine a un periodo particolare, in cui il successo manca da cinque gare ufficiali.

CHIELLO, SERVE LA SVOLTA - Una situazione che, in parte, ricorda quella di un anno fa. Almeno nella testa di Giorgio Chiellini: "Anche allora eravamo in un periodo particolare. In campionato le cose andavano peggio perché avevamo già subito due sconfitte ed eravamo più indietro in classifica. Inoltre eravamo in emergenza a causa dei tanti infortuni. La vittoria sul Real Madrid per noi rappresentò la svolta e subito dopo centrammo una serie di vittorie che ci rilanciarono. Dovrà essere così anche questa volta".

COME CON IL REAL - Dal Real al Maccabi. Gli israeliani non avranno il potenziale degli spagnoli, ma sono avversari da affrontare con la necessaria concentrazione. Chiellini sa quali sono le insidie principali: "Mercoledì dovremo giocare con la stessa intensità messa un anno fa contro il Real. Questa partita e quella successiva a Tel Aviv per noi sono da vincere a tutti i costi per poter arrivare al meglio alle ultime due gare del girone. Del Maccabi non sappiamo molto, personalmente conosco l'attaccante Dvalishvili, perché l'ho affrontato un mese fa in Nazionale contro la Georgia. Si tratta di una squadra da rispettare anche per quello che ha fatto contro Bayern Monaco e Bordeaux, quando è stata battuta solo nel finale".

ARBITRO - Sarà il portoghese Olegario Manuel Bartolo Faustino Benquerenca ad arbitrare la gara Juventus-Maccabi Haifa, valida per la terza giornata del girone A di Champions League in programma mercoledì sera. I suoi collaboratori saranno Bertino Cunha Miranda e Joao Ferreira Dos Santos, mentre il quarto uomo è Artur Manuel Ribeiro Soares Dias, tutti portoghesi.

Moratti: "Avevamo bisogno di uno come Sneijder, ma bravi tutti"

Di Marco Spinelli
fonte fcinternews.it


Il giorno dopo il pokerissimo messo a segno a Marassi contro il temibile Genoa, il presidente Massimo Moratti non nasconde la propria soddisfazione. Oltre alla prestazione della squadra nella sua coralità, il numero uno di Corso Vittorio Emanuele tiene a elogiare soprattutto le prestazioni di alcuni giocatori, in primis il nuovo arrivato Wesley Sneijder, strepitoso contro i rossoblù: "E' un giocatore dotato di intelligenza, si muove bene e serve ai compagni il pallone al momento giu sto. Sì, c'era bisogno di un ele mento del genere. Però voglio sottolineare che nel complesso tutta l'In ter è stata impeccabile a Genova. Zanetti da quindici anni gioca la stessa partita, Cambiasso ci mette ani ma e dedizione, Balotelli ha di mostrato di poter reggere a que sti livelli. Poi Stankovic, che sta dimostrando di essere in gran forma e concentrato al massimo sugli obiettivi. Fossi stato allo stadio avrei apprezzato ancora di più la sua prodezza. Voglio ringraziare anche Preziosi per avermi invitato, tra di noi c'è molta stima. Nel complesso, insomma, un applauso per tutti".

Un bravo anche a Josè Mourinho, che ha indovinato la tattica giusta nonostante le assenze: "Mi aveva anticipato di voler puntare su questa idea dell'unica punta, parlando anche di allenamenti spettacolari in settimana. D'ora in poi potrà sicuramente rappresentare una freccia in più nel nostro arco. Senza Milito ed Eto'o non era facile trovare una soluzione". Moratti, sulle ali dell'entusiasmo, pensa anche alla Champions League, ma guarda oltre l'ostacolo Dinamo Kiev: "Giocando così possiamo vincere persino a Barcellona. Il gioco che ho visto sabato, le invenzioni dei singoli, ma soprattutto il grande spirito di coesione che ha mostrato la squadra mi fanno ben sperare.Bisogna quanto meno pensare di potercela fare, questo lo pretenderei".

Mourinho convoca Eto'o: "Ho una piccola speranza anche per Milito"

Di Marco Spinelli
fonte:fcinternews.it


Genova è alle spalle, ora bisogna concentrarsi sulla Champions League perché la Dinamo Kiev non farà sconti. Nonostante ciò, non sarà il match di domani sera a decidere l’esito del girone F: “Inter-Dinamo Kiev non sarà una gara decisiva perché mancano ancora quattro gare e 12 punti per concludere il girone. Quella di domani sarà senza dubbio una partita importante perché potrà regalare più tranquillità o più pressione a seconda del risultato, ma non sarà l'ultima del girone. Veniamo dal successo contro il Genoa, ma non si possono trarre indicazioni da quella vittoria. Il miglior modo per preparare la gara contro la Dinamo Kiev era avere dei momenti di gioia, momenti che i giocatori hanno provato grazie a quella vittoria, conquistata soprattutto grazie allo spirito della squadra".

Uno dei problemi più seri sarà la formazione da schierare, e in tal senso non ci sono certezze: “Ieri Eto’o e Cambiasso hanno svolto lavoro individuale – ha spiegato Mou -. Oggi non potranno allenarsi ma cercheremo di capire se domani saranno disponibili. Samuel comunque verrà convocato. Stamattina abbiamo avuto la sensazione che per Milito ci possa essere una piccola possibilità, non è così invece per Thiago Motta, che non vogliamo rischiare in un momento in cui il suo ruolo può essere coperto da altri giocatori. Motta tornerà di certo contro il Catania”. Tornando agli aspetti tecnici della partita contro la Dinamo Kiev, Mourinho trae spunto dalle parole di Muntari: “Sulley ha detto una cosa molto semplice e assolutamente vera: la Champions è una competizione di campioni, abbiamo affrontato quelli di Spagna, quelli di Russia e ora affronteremo quelli di Ucraina. Metà della loro squadra gioca in nazionale e gli altri hanno grandi qualità. La Dinamo è in testa al suo campionato e ha perso solo contro il Barcellona, quando avrebbe potuto segnare in qualsiasi momento. È una squadra che ha tutto: struttura fisica, grandissima organizzazione, un allenatore di grande qualità e esperienza, velocità sulle fasce e in attacco i due migliori centravanti dell'Ucraina. Noi, faremo di tutto per far bene con la consapevolezza che nel calcio bastano pochi istanti per passare dal paradiso all'inferno. L'ho detto anche ai miei giocatori".

La conclusione è dedicata all’appello ai tifosi perché vengano allo stadio per sostenere la squadra, come hanno fatto prima Zanetti e Stankovic: "So che per un tifoso non è facile acquistare un biglietto per ogni partita dell’Inter, ma so anche che la società ha dimezzato i prezzi dei prossimi due impegni interni e spero che chi è al Meazza possa dare il suo contributo alla squadra, perché lo merita. Abbiamo giocato finora 11 partite contro squadre diverse e abbiamo sempre fatto bene”.

Bogdani: "Possiamo battere il Milan"


di Tiziana Garofalo


Si è fermata a cinque l’imbattibilità del Chievo. Cinque risultati utili consecutivi e poi lo stop fresco fresco, contro il Bari. E’ un Chievo, che in casa fa sempre più fatica a macinare gioco non tanto nelle azioni quanto nel concretizzarle. Certo, se ieri fosse entrato quello splendido colpo di testa di Pellissier, parato altrettanto in maniera splendida da Gillet, o se la mischia “anni 50” a fine gara fosse andata a buon fine, magari la partita sarebbe andata in un altro modo, ma il calcio non vive di se e di ma.

E’ andata così e adesso bisogna ripartire subito anche se dietro l’angolo c’è un Milan galvanizzato dopo la vittoria in rimonta contro la Roma. La squadra di Di Carlo ha però dimostrato come con le grandi si esalta riuscendo ad uscire dal cilindro prove maiuscole che hanno sortito complimenti e punti. Ne è convinto anche Bogdani, (nella foto, fonte chievoverona.it) autore del gol del 1-2 contro il Bari: “ Possiamo battere tutti, lo abbiamo già dimostrato dunque con il Milan non partiamo di certo già battuti. . Nessuna paura, non ne abbiamo mai avuta.

Del Neri Infuriato

di Rocco Fortunato
fonte:sampdoria.it


Il pari ottenuto all'"Olimpico" al cospetto della Lazio non basta per alleviare la rabbia del tecnico blucerchiato a cui non vanno giù alcuni episodi che hanno finito per condizionare la gara con i biancocelesti: «In quest'inizio di stagione, gli episodi ci hanno sempre dato contro».
Non ci sta Luigi Del Neri. Al termine della gara pareggiata in casa della Lazio, il tecnico di Aquileia si sfoga, alla sua maniera, senza peli sulla lingua e con la solita schiettezza che lo ha sempre contraddistinto. L'intervento di Muslera ai danni di Pazzini, che ha costretto il bomber blucerchiato ad abbandonare il terreno di gioco a cinque minuti dal termine dell'incontro non è andato giù all'allenatore doriano, che ha visto nell'occasione un entrata violenta da parte del portiere biancoceleste e non involontaria come considerata dal direttore di gara. «L'intervento era violento - sottolinea mister Del Neri, ripensando all'episodio che ha costretto il Pazzo ad alzare bandiera bianca - Muslera non ha colpito la palla, visto che è stato assegnato un rinvio dal fondo e non calcio d'angolo. Su episodi importanti come questo bisogna decidere con maggior equilibrio. Mi sembra che episodi come questo siano abbastanza ricorrenti: prima della sosta, con il Parma a Marassi c'è stato negato un calcio di rigore altrettanto solare, sempre su Pazzini. M lamento perché questi episodi negativi incidono sui risultati e conseguentemente sulla nostra classifica, che tuttavia resta estremamente positiva».

Buon ritmo. Sfogata la rabbia, mister Del Neri parla della partita, che giudica «positiva», soprattutto per il ritmo e la concentrazione con la quale i suoi ragazzi hanno interpretato la gara. «Sapevamo che non sarebbe stata una gara facile - spiega l'ex tecnico di Atalanta e Chievo - La Lazio è un'ottima squadra, che soprattutto in avanti può contare sull'apporto di elementi di qualità come Rocchi, Zarate e lo stesso Matuzalem. Noi però abbiamo interpretato nella maniera giusta la partita e se avessimo vinto la partita credo che non si sarebbe potuto certo parlare di furto. La squadra ha costruito numerose occasioni da gol e non va dimenticato che abbiamo giocato gran parte della ripresa in inferiorità numerica».

Avanti così. La Sampdoria resta in scia dell'Inter, ora capolista solitaria, ma Del Neri preferisce parlare del gioco espresso in campo dalla sua squadra, piuttosto che della classifica. «La classifica non la guardiamo, anche perché in questo momento conta poco - ribadisce per l'ennesima volta l'allenatore della Samp -. Quello che m'interessa in questo momento è vedere che la squadra riesce ad applicare in campo ciò che proviamo durante la settimana in allenamento. Anche contro la Lazio avevamo alcune assenze importanti come Gastaldello, squalificato, Semioli e Tissone, infortunati. Però questo è un gruppo valido, che merita la posizione di classifica che occupa in questo momento, ma che può ancora crescere sotto molti punti di vista, come ad esempio quello della concentrazione». «Se fossimo riusciti a gestire meglio il vantaggio, magari andando al riposo sull'uno a zero, nella ripresa avremmo assistito ad un'altra partita - conclude Luigi Del Neri - però nel calcio non si può ragionare col senno di poi. I ragazzi devono soltanto continuare a giocare tranquilli e spensierati,
cercando di proseguire su questa strada».

Juve e Samp su Badu?


di Rocco Fortunato
fonte:sampdorianews.net


La Sampdoria è stata indirettamente protagonista nell'ultimo Mondiale Under 20 disputato in Egitto, grazie alle ottime prestazioni fornite dai suoi campioncini: da Fiorillo a Mustacchio, da Koman a Rabiu, quest'ultimo diventato campione del mondo con il suo Ghana.

Proprio la compagine africana è ricca di grossi talenti. Il quotidiano La Gazzetta dello Sport ha riportato alcune indiscrezioni di mercato, secondo le quali diversi club italiani starebbero seguendo da vicino le prestazioni di Agyemang Badu,centrocampista di quantità, dotato di buone qualità balistiche e grande duttilità tattica, riuscendo a svolgere in maniera soddisfacente anche mansioni puramente difensive.

Il Recreativo è stato vicino a siglare un accordo definitivo per il trasferimento del ragazzo, ma, negli ultimi giorni, i sondaggi italiani, in particolare di Sampdoria eJuventus, avrebbero preso sempre più quota. Il club blucerchiato ha seguito, con grandissima attenzione, i Mondiali Under 20 e pone grande importanza all'attività di scounting a livello di settore giovanile.

Piacenza, Tonucci convocato nella rappresentativa under 21 di B


di Andrea Ranaldo
Fonte: Piacenzacalcio.it

Denis Tonucci è stato convocato dal tecnico Marini per un raduno di selezione della rappresentativa under 21 di serie B in programma a Cusago (Mi) i prossimi 19 e 20 ottobre

Rivoluzione Roma:Mancini e Molinaro

di Rocco Fortunato

fonte:sportmediaset.it


Sempre tenendo in primo piano il bilancio, la Roma comincia a muoversi in vista del mercato di gennaio. Claudio Ranieri vorrebbe approfittare della finestra di trasferimenti puntellando la squadra sugli esterni e in attacco. Per il primo ruolo, il tecnico avrebbe già un nome ben preciso, quello di Cristian Molinaro, giocatore da lui lanciato nella Juve e ora finito ai margini. E torna d'attualità il ritorno di Amantino Mancini.

Se questi sono i primi obiettivi giallorossi, facile stilare un mini-ranking di fattibilità. Molinaro è legato alla Juventus fino al 2013, percepisce un ingaggio assolutamente compatibile con la politica del club capitolino e sa che, grazie ai frequenti guai fisici di Tonetto e l'indubbia stima di cui gode pressoRanieri, potrebbe avere la chances di partire con un posto da titolare. Per quanto riguarda Mancini, l'inversione di marcia e l'imbocco della Milano-Roma potrebbero dipendere anche dalla trattativa traRoma e Inter per il riscatto di Burdisso, finora rivelatosi innesto azzeccato. Pradé cercherà di strappare un prezzo non altissimo per il centrale (3-3,5 milioni) accettando magari di accollarsi l'ingaggio della secondà meta della stagione di Amantino, che ovviamente arriverà rigorosamente in prestito. Il procuratore dell'attaccante nerazzurro, Gilmar Veloz, ritiene "possibile" l'operazione. Staremo a vedere.

Guberti:"Dovevamo chiudere prima la gara"

di Rocco Fortunato
fonte:sportmediaset.it



Dopo la sconfitta contro il Milan, il centrocampista della Roma, Guberti, fa mea culpa: "Il primo tempo poteva finire anche 3-0. Abbiamo fallito tante occasioni e quando non si chiudono le partite poi gli altri possono rientrare". Sui rossoneri: "Hanno ancora dei problemi e noi li abbiamo fatti vedere tutti, specie nel primo tempo e in parte nel secondo. Devono migliorare ma hanno dei giocatori che possono fare la differenza, come domenica".

"RANIERI: E' UNA VERGOGNA TUTTO" E' un Ranieri arrabbiato quello che commenta il ko di San Siro. "E' una vergogna tutto. Mi auguro che ci sia veramente il rigore per il Milan perché ce n'erano uno o due per noi nel primo tempo", ha detto. Poi ha rincarato la dose: "Burdisso ha preso la palla. Strano che l'arbitro sia stato tratto in inganno quando ce l'aveva il Milan e non noi. I ragazzi mi hanno detto che già sapevano come finiva, ma io a queste cose non ci voglio stare".ha continuato - eravamo padroni del campo e non dovevamo dare al Milan l'occasione di riaprire la partita. Non siamo stati abili a segnare il secondo gol. Dovevamo cercare di farne altri, invece nel secondo tempo il Milan ha preso coraggio fin quando ha preso il rigore. Con Totti in campo forse saremmo stati ancora più pratici, ma mi è piaciuto molto come abbiamo tenuto il campo. E forse dovevamo essere un attimino più lucidi specie in Vucinic, che ha tirato anziché passare la palla a Perrotta che era solo".

TOTTI, ALTRI ESAMI Francesco Totti si è sottoposto sabato ad un nuovo controllo, che ha escluso lesioni, come confermato anche dalla risonanza magnetica. Per questo, ora, prosegue con il protocollo riabilitativo già fissato. Se poi il ginocchio non si dovesse sgonfiare, il capitano, che si è dato una settimana di tempo, verrà visitato di nuovo. L'ultima ipotesi sarebbe quella di sottoporsi eventualmente ad una artroscopia diagnostica per verificare che non ci siano lesioni non riscontrabili con la risonanza magnetica. Ma è un'ipotesi estrema che, per ora, ne il professor Mariani ne lo staff che assiste il capitano della Roma vogliono prendere in considerazione.

MEXES: "HO PAGATO SOLO IO" Domenica sera potrebbe tornare titolare contro il Milan, ma adesso Philippe Mexes si toglie qualche sassolino dalle scarpe. "Ho pagato, sto pagando, ma non mi sento l'unico responsabile. Sarò forse il peggiore, ma non può essere tutta colpa mia se prendiamo gol - si è sfogato il francese su Il Messaggero - . Ho commesso errori in una squadra che andava male tutta. Però sono sereno e vado avanti per la mia strada". Certo, il rapporto con Ranieri non sembra essere iniziato nel migliore dei modi: "Quando è arrivato ha detto che vuole rivedermi ad alti livelli, che punta su di me, che vuole farmi riconquistare la nazionale. Tante belle cose...". E la mancanza di Spalletti si fa sentire: "Di lui mi manca tutto. Dopo anni avevamo maturato un bel rapporto".

"CON RANIERI CAMBIATA LA MENTALITA'" Nicolas Burdisso tornerà a Milano dopo cinque anni vissuti con la maglia dell'Inter. Domenica sera la sua Roma affronterà il Milan. "Abbiamo cambiato un po' la mentalità, perché quando arriva un nuovo allenatore in tanti cambiano pensiero, e abbiamo cambiato gioco. Noi stiamo conoscendo Ranieri e stiamo facendo anche bene. A Milano ho passato bei momenti, ma ora la testa è alla Roma. Totti? Non sao se ci sarà", ha detto.

MOLINARO APRE ALLA ROMA Ranieri chiama, Molinaro risponde. Il terzino era uno dei punti fermi del tecnico di San Saba alla juve. Adesso sembra che Ranieri lo voglia portare nella capitale, già a gennaio. Pasquale Gallo, agente diCristian, a Romanews.eu, commenta così l'interesse della Roma: "Molinaro non è contento alla Juventus. La Roma come squadra, allenatore e piazza è il massimo". Anche l'agente di Mancini non boccia il possibile ritorno a Roma del suo asssistito.

Porte aperte dunque per Molinaro alla Roma. Il suo agente continua:"Sono voci che fanno piacere. Essendoci Ranieri vuol dire che ha apprezzato il suo lavoro, anche quando ha giocato con una mano rotta e un ematoma. Non ci sono dubbi. Per ora non c'è stato nessun contatto con la Roma, ma da qui a gennaio o a giugno tutto può succedere. Sicuramente Molinaro non è contento. Non c'è stato nessun segnale di cessione dalla Juventus, ma sanno che il ragazzo freme. A luglio si pensava che avesse un tumore, poi non era vero niente. Adesso sta molto bene. Ringrazia la Roma e Ranieri che lo ha apprezzato come uomo e come giocatore. Ci sono pochi calciatori che sanno fare le due fasce in Europa. Fa piacere che la piazza di Roma lo apprezzi". L'agente di Amantino Mancini invece, Gilmar Veloz, frena un pò le voci del possibile rientro nella capitale del brasiliano. "E' ancora presto per parlarne, gennaio è ancora lontano. Certo è che lui vuole giocare e nell'Inter non lo fa. Siamo pronti a valutare eventuali offerte". Affare possibile sulla base del prestito".

"Volevo che si chiudesse la partita. Noi prima di loro".

Marotta vuole lo "sportello reclami"


di Rocco Fortunato
fonte:eurosport.it



Arbitri nella bufera. Ormai siamo abituati. E siamo solo all'ottava giornata di campionato. Ieri le proteste di Roma e Sampdoria per i presunti torti subiti contro Milan e Lazio. Il presidente della Samp Garrone ha detto "diamo fastidio". Il giorno dopo Giuseppe Marotta, ad dei blucerchiati, ha spiegato il senso di queste parole. Non strategie studiate a tavolino, ma "sudditanza psicologica", di cui la classe arbitrale, a suo parere, proprio non riesce a liberarsi.

"Ci siamo sempre distinti per una linea entro i confini della razionalità - ha esordito Marotta -. Ma il mio ruolo mi impone di tutelare gli interessi della società. Ieri contro la Lazio abbiamo subito un danno palese, che si aggiunge a quello contro il Parma. Il mio obbligo non è di protestare, ma chiedere maggiore rispetto". Chiaro il riferimento alla pazza uscita del portiere Muslera su Pazzini (che ha subito una frattura scomposta del setto nasale e dovrà essere operato) ed al contatto in area Diakite-Ziegler, in cui il difensore biancoceleste si disinteressa completamente della palla abbattendo con una spallata in area l'esterno svizzero.

Due episodi così cristallini su cui è impossibile discutere e che avrebbero potuto lasciare in vetta la Smapdoria, a pari merito con l'Inter,certamente un fastidio in più per i nerazzzuri."Il fastidio cui parlava il presidente non era riferito ad ipotetiche 'congiure di palazzo' o all' 'uomo nero' - ha spiegato Marotta -. Noi siamo una 'provinciale' e facciamo fatica a puntare grandi traguardi, evidentemente anche a livello mediatico abbiamo uno spazio limitato, che porta ad una sudditanza psicologica da parte degli arbitri e li condiziona. Quella esiste sempre, perché il giudizio negativo di un giornale è diverso se l'errore lo subisce una grande, rispetto allo stesso errore a danno di una squadra medio-piccola. Sicuramente la Samp non è trattata come Juve, Milan o Inter. Ma non da quest'anno".

Argomenti triti e ritriti, che con l'ausilio di moviola e istant replay, magari finirebbero nel dimenticatoio, e finalmente si comincerebbe a parlare di calcio vero. Ma Marotta prospetta una soluzione tutta sua all'orizzonte e una mancanza di tranquillità "nasce dal fatto che non c'é dialogo tra componente arbitrale e società. Non esiste uno 'sportello reclami'. Invece sarebbe indispensabile sedersi con cadenza periodica intorno ad un tavolo, in Lega, per esporre le rispettive posizioni. Comporterebbe una crescita importante di tutto il movimento. Non serve limitarsi a mettere da parte l'arbitro che ha sbagliato".

Infine lo stato d'animo con cui i giovani arbitri si avvicinano all'incontro: "Noto la differenza nell'approccio alla gara. Una volta gli arbitri erano molto più tranquilli. Oggi arrivano in campo tesi come corde di violino. Probabilmente perché subiscono pressioni che gli tolgono la tranquillità che invece si ha se si parte con la fiducia dei club. Per questo reputo così importante il dialogo". Dialogo, sedute a tavolino, polemiche e veleni che con un minimo di logica e applicazione della tecnologia in più potrebbero essere tranquillamente evitate.

Frosinone, Moriero pensa in grande: "Datemi la serie A"


di Andrea Ranaldo


Al diavolo la scaramanzia. Moriero rompe gli indugi, e dichiara apertamente l'obiettivo del suo Frosinone: "La squadra gioca alla grande. Sono convinto che possiamo puntare alla promozione". Di sicuro, dato questo folgorante inizio di carriera da allenatore, Checco Moriero merita ampiamente il palcoscenico della massima serie, con o senza il suo Frosinone. Altrettanto chiaro, è che portare i ciociari per la prima volta nell'Olimpo della serie A, sarebbe impresa da grandissimo. Anzi, da predestinato...

Ranocchia: "Il mio primo gol in serie A"


di Tiziana Garofalo

Il gol è sempre il gol. Quando poi è il primo in serie A, regala emozioni uniche, come quelle che avrtà provato Andrea Ranocchia (nella foto, fonte asbari.it), ieri dopo la gara contro il Chievo. Un gol importante anche perchè poi la termine dei 90 minuti è risultato essere fondamentale per portare a casa tre punti d'oro.

"Sono davvero contento - ha detto il difensore - ma lo sono ancor di più per la prestazione dell'intera squadra. Non era facile venire a Verona e vincere, noi lo abbiamo fatto. Il mio gol? Un'emozione unica e la dedica è tutta per i miei genitori, che erano in tribuna a vedermi"

Padova, Renzetti e Menegon convocati in Under 21 di serie B


di Andrea Ranaldo
Fonte: Padovacalcio.it


Il Calcio Padova informa che oltra al terzino Francesco Renzetti, anche il terzo portiere biancoscudato Andrea Menegon è stato convocato per il raduno di selezione della nazionale under 21 di serie B in programma a Cusago (Mi) lunedì 19 e martedì 20 ottobre 2009.

Comunicato Stampa


di Massimo Scavello
Fonte: anconacalcio.it

L’intensificarsi di vicende e situazioni di grande rilievo per il futuro societario e sportivo dell’A.C. ANCONA. mi chiamano ad esprimere, con la massima chiarezza possibile, alcune mie personali riflessioni su questi travagliati ma appassionanti 16 mesi e la mia opinione (strettamente personale) su quali potranno essere le azioni da intraprendere con risoluta tempestività per ricompensare e consolidare il grande entusiasmo popolare che attualmente circonda, con pieno merito, i nostri straordinari atleti.
1. La squadra ha aperto con una chiara presa di posizione, ed una successiva prestazione esemplare, un periodo di grande importanza per il prosieguo della stagione 2009-2010, dando un segnale forte di maturità ed attaccamento ai colori sportivi di una città che, invero, – fatta eccezione dell’entusiasmo di tifosi e gente comune – poco sta facendo per trasformare il lavoro (tecnico e organizzativo) fin qui svolto nella piattaforma per un progetto industriale di eccellenza sportiva.

2.L’ex-Presidente, Sig. Sergio Schiavoni - che si era visibilmente allontanato dalla società nei mesi scorsi all’aggravarsi delle difficoltà sportive e finanziarie, pur essendo comunque sempre disponibile a rientrare speculativamente al fianco di investitori di mezzo mondo -, è riapparso da par suo nel dibattito legato ad una gestione serie e responsabile di infrastrutture sportive. In tale prospettiva, il Sig. Sergio Schiavoni avrebbe dichiarato di voler partecipare all’imminente sforzo di ricapitalizzazione, forse ignorando che esso è funzionale a completare la fase di avvio di un progetto pluriennale inteso a trasformare una squadra di calcio in un motore di sviluppo e riqualificazione territoriale, di devoluzione di servizi di educazione sportiva alle famiglie e di attrazione di flussi di investimento a precipuo vantaggio della collettività e non, come apparirebbe ovvio ai più, ad innescare non meglio precisati affari immobiliari. Mi è facile riferirmi al Sig. Sergio Schiavoni anche per un altro banale motivo: è l’unico imprenditore marchigiano che, anche tramite l’amico Claudio Vignoni, ha investito qualche decina di migliaia di Euro negli ultimi 18 mesi per l’A.C. ANCONA.; certo, ben poca cosa rispetto ai milioni che sono stati apportati a vario titolo dagli altri soci e, tuttavia, se egli rappresenta il termometro dell’interesse dell’establishment locale (politico e imprenditoriale) per le recenti vicende sportive, di tale segnale di rinnovato stimolo speculativo dovranno tener conto sia il Consiglio di Amministrazione dell’A.C. ANCONA. sia l’opinione pubblica tutta.

3.Memori del grottesco tatticismo dietro il quale si sono trincerati alcuni aspiranti proprietari A.C. ANCONA, trovo opportuno chiarire la mia (molto) personale valutazione dei dati quantitativi essenziali per la valutazione della Società (al proposito, premetto che ovviamente altri potranno avere valutazioni differenti e che tali valutazioni potranno, al momento in cui dovesse aprirsi un tavolo negoziale vero, avere la netta prevalenza su quelle che intendo ora esprimere). L’esercizio al 30 giugno 2009 chiude con una perdita di circa Euro 2 M.ni, perdita che è stata ad oggi integralmente finanziata con prestiti erogati da parte di alcuni soci. Le modalità di copertura contabile di tali perdite saranno oggetto di apposita assemblea, la cui convocazione avverrà nelle prossime settimane. Sulla base di tale dato contabile e di un avviamento che personalmente stimo in Euro 7 M.ni (Euro 3,5 M.ni per il titolo sportivo e Euro 3,5 M.ni il valore dei contratti pluriennali dei calciatori) emerge un valore del 100% delle azioni A.C. ANCONA. di circa Euro 5 M.ni. Da ciò ne deriva che:
a. l’integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale deliberato dal Consiglio darebbe ai nuovi azionisti una quota post-aumento pari al 37,5%;
b. tale percentuale è funzione del valore attribuito ad A.C. ANCONA. pre-aumento (a sua volta funzione del valore attribuito a titolo sportivo e contratti calciatori), per cui la quota societaria detenuta da nuovi azionisti potrebbe essere differente, anche in modo significativa, da quella ora indicata.

4.L’attuale compagine societaria affronta sfiduciata e disillusa il prossimo ennesimo appuntamento finanziario; non ritengo utile elencare le possibili motivazioni soggettive per ciascun socio però credo che l’impossibilità o incapacità di costruire un rapporto di partenariato con l’Amministrazione Comunale di Ancona, con l’imprenditoria locale, con molti tra i fornitori (che reiteratamente inviano minacce ritorsive a mezzo stampa in modo a dir poco maldestro, se non addirittura strumentale) incida tangibilmente sul desiderio dei soci attuali di dedicare indefinitamente ulteriori risorse a questo loro investimento, la cui perseveranza nel tempo, pertanto, mai deve essere ritenuta un dovere morale assoluto.

5.Il Consiglio di Amministrazione, nella sua attuale modificata composizione, è in grado di dare una lettura accurata dal punto di vista strategico, finanziario ed anche di adeguatezza rispetto al territorio di riferimento di qualsivoglia proposta sia formulata in termini di revisione della struttura finanziaria, societaria e di governance A.C. ANCONA S.p.A... L’incarico che ho rivestito per gli ultimi 16 mesi è, per definizione, a disposizione; che tale passaggio di consegne, se e quando fosse richiesto nell’interesse del futuro A.C. ANCONA., sia accompagnato dall’uscita di TerzoTempo dalla compagine sociale piuttosto che dalla sua permanenza, dipenderà essenzialmente dalla qualità e condivisibilità del progetto industriale che dovesse essere proposto e dalla fiducia che TerzoTempo vorrà riporre nella serietà ed autenticità del proponente.

In questa situazione di grande entusiasmo per una stagione che è partita con risultati sportivi oltre qualsiasi aspettativa, che vede un rinnovato interesse da parte della altre società sportive del territorio a fare sistema insieme ad A.C. ANCONA., che apre nuovi scenari per una politica di valorizzazione delle eccellenze sportive - anche tramite la canalizzazione di capitali importanti per una nuova politica delle infrastrutture - è necessario che Ancona si interroghi sui motivi per cui non alimenta, come può e deve, questa sua figlia, prediletta e negletta ad un tempo.

Il mio augurio è che molto rapidamente emergano i migliori rappresentanti del territorio quali protagonisti del rilancio di una questa squadra formidabile – ambasciatrice non solo di una città ma di una vasta collettività - verso un’eccellenza sportiva di carattere nazionale, e che grazie alla collaborazione di tutti sia coltivata, con perseveranza e controllo delle risorse, l’aspettativa di una duratura permanenza nel calcio che conta, di cui la serie B è solo il primo passaggio. Ma è essenziale che questa convergenza sia realizzata con entusiasmo e risolutezza, senza politicismi di facciata, speculativo attendismo e miope indifferenza.

Oggi ripresa degli allenamenti dopo la vittoria di Reggio


di Massimo Scavello
fonte: anconacalcio.it

Dopo il meritato riposo di ieri dopo il successo di Reggio Calabria i ragazzi di Salvioni, si sono ritrovati oggi a Camerata Picena in attesa della gara contro il FROSINONE, in programma Sabato 23 Ottobre alle ore 15:30 allo Stadio "Del Conero " di Ancona.
Assenti alla seduta di oggi dedicata in prevalenza al lavoro atletico erano tutti presenti.
Domattina ancora seduta su questo impianto.
Per mercoledì è in fase di allestimento una sgambatura contro la formazione del Sirolo che milita nel campionato di Promozione.

Ripresa degli allenamenti a Cutro


di Massimo Scavello
Fonte: fccrotone.it
In vista del match esterno con la Salernitana (sabato ore 15.30), il Crotone di Franco Lerda ha ripreso la preparazione ieri pomeriggio a Steccato di Cutro. Oggi prevista una doppia seduta: al mattino lavoro fisico in palestra allo stadio, nel pomeriggio allenamento tecnico-tattico a Steccato di Cutro.

Salernitana, ingaggiato Jadid


di Filippo Capurso
Fonte: solosalerno.it

La Salernitana ha ingaggiato nella giornata di oggi il centrocampista marocchino classe ‘83 Abderrazzak Jadid. Il calciatore ex Brescia e Bari è reduce 2 annate negative dopo aver disputato 21 presenze condite da un gol nella stagione 2006/07 con le Rondinelle. Attualmente svincolato, Jadid ha firmato un contratto biennale con la Salernitana.
Jadid ha dichiarato al sito ufficiale di essersi allenato da solo e di essere pronto a lavorare con i compagni già da lunedi, con l’intento di salvare la Salernitana e riscattare le ultime annate negative.

Abbruzzese squalificato per un turno


di Massimo Scavello
Fonte: fccrotone.it

Giuseppe Abruzzese (nella foto), già diffidato e ammonito durante Crotone-Vicenza, sarà fermato per un turno dal giudice sportivo e salterà quindi la trasferta di Salerno. Torneranno invece disponibili dopo aver scontato il turno di squalifica, Antonio Galardo ed Elia Legati.

Giuliatto soddisfatto del rientro



di Filippo Capurso
Fonte: uslecce.it

“Nel complesso sono abbastanza soddisfatto del mio rientro in campo dopo 5 mesi d’assenza; la mia ultima partita giocata risale allo scorso campionato, quando affrontammo la Fiorentina. E’ ovvio che la mia condizione non sia al top, ma era importante tornare in campo e ancor più importante è stato ottenere i tre punti contro la Salernitana. Secondo me dopo la brutta sconfitta di Cittadella era fondamentale conquistare la vittoria, per dare una scossa nervosa dopo quella parentesi negativa e dimostrare che il vero Lecce non era quello. Venerdì si è visto un Lecce sempre attento e concentrato, anche se sul piano del gioco dobbiamo migliorare. Il Gallipoli, nostro prossimo avversario? Hanno perso solo due partite e ciò testimonia il fatto che quella gallipolina sia una compagine solida, che fa dell’entusiasmo, classico per una neo promossa, il proprio punto di forza. Conosco Ginestra, che ha buone qualità, dietro hanno l’esperienza di Grandoni, nel complesso sono una buona squadra. E’un derby e per questo sarà una gara da prendere con le molle.”

Lecce, proseguono le prove tecniche



di Filippo Capurso
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

Il risicato successo contro la Salernitana e il quadro complessivo della decima giornata di campionato ci consegnano una squadra che è ancora alla ricerca di una identità marcata, ma anche la sensazione che in questo torneo «senza padroni», qualsiasi traguardo è possibile ed anche senza dover compiere grossissime imprese, quale fu quella di due anni fa, quando non bastarono 83 punti per l’accesso diretto alla serie A. Partiamo dall’identità. In queste prime nove partite giocate dal Lecce, la squadra ha giocato con ben quattro moduli diversi, anche se, come afferma De Canio, alcuni di essi, il 4-2-3-1, il 4-3-1-2, sono soltanto delle varianti, per così dire, omologate al 4-4-2. Nel senso che costituiscono un’alternativa tattica che fa parte del «kwow how» ampiamente assimilato dalla squadra. L’ultimo assetto, quello del 4-3-1-2, con Lepore trequartista dietro a due attaccanti è stata la soluzione con la quale il tecnico ha mandato in campo la squadra contro la Salernitana ed ha usato anche come soluzione di rimedio nel finale della partita contro il Mantova dove si era iniziato con il 4-4-1-1. Variante in corso d’opera che, per altro, ebbe effetti positivi. Alternando Marilungo a Vives e Lepore ad Angelo, il Lecce ribaltò il risultato da 0-1 a 2-1. Anche contro la Salernitana l’esperimento è andato bene, almeno in termini di punti acquisiti, visto che la qualità del gioco è stata invece molto mediocre. Con il 4-4-2 puro, invece, lo score è stato più scarso. In tre partite giocate con questo modulo (in casa contro il Crotone e in trasferta a Modena e Cittadella) il Lecce ha ottenuto soltanto due punti, frutto di due pareggi ed una vittoria. Decisamente peggio è andata con il 4-2-3-1, assetto schierato in casa contro il Frosinone e fuori casa a Piacenza, dove la formazione giallorossa è uscita dal campo sconfitta in entrambe le occasioni. A queste sfumature del 4-4-2 si aggiunge il 4-4-1-1, che De Canio ha utilizzato nella prima partita in casa contro l’Ancona, vinta per 3-0, nella trasferta a Trieste, vinta per 4-1 e nella partita interna con il Mantova, dove si è vinto per 2-1. Risultati eccellenti, ma col beneficio del dubbio, almeno per quanto riguarda il successo con il Mantova, ottenuto, come detto sopra, dopo che si era variato l’assetto tattico. Ma, se come afferma De Canio, questa versatilità tattica non condiziona la maturazione del sistema di gioco che si vuole affermare, la non compiuta ricerca di identità non sarebbe quindi da attribuire a queste metamorfosi. Piuttosto, il Lecce appare come una squadra che ha ancora bisogno di un consolidamento caratteriale, quello che gli consenta di avere continuità di gioco nell’arco dei novanta minuti e di far fruttare in termini di gioco e di punti quella superiorità tecnica che emerge in quasi tutte le partite. Di tutti e nove gli avversari affrontati finora, non si può dire infatti che qualcuno sia apparso superiore al Lecce come livello tecnico. Da qui, la considerazione che fa ben sperare in un campionato che non sta incoronando un leader, nonostante la temporanea fuga di Frosinone e Cesena, cui non si può accreditare (vedi il Pisa di due anni fa) lunghissima vita. E anche gli attuali 14 punti in classifica del Lecce sono abbastanza indicativi, specie se si guarda il dato disaggregato: 4 vittorie su 9 partite, un trend che porterebbe abbastanza in alto. In proiezione l’attuale media punti di 1,55 punti, se mantenuta tale fino alla fine, porterebbe al termine del campionato a 65 punti, una quota che negli ultimi cinque anni ha garantito gli spareggi per la serie A due volte su quattro. Nel quinto caso (campionato 2006-2007) i playoff non si effettuarono perché la terza finì con oltre dieci punti di vantaggio sulla quarta e quindi furono promosse direttamente Napoli e Genoa alle spalle della Juventus. Negli altri casi la quota playoff fu a 64 (Grosseto) nello scorso campionato, a 71 (Pisa) nel 2007-2008, 66 (Cesena) nel 2005-2006 e 62 (Ascoli) nel 2004-2005.

Colomba: "Reggina? Nessun contatto"



di Filippo Capurso
Fonte: tuttomercatoweb.com

Il nome di Franco Colomba è stato avvicinato, in queste ultime settimane, alle panchine di Bologna - dove ha debuttato in Serie A da centrocampista - e Reggina (che ha guidato per tre volte). TMW lo ha intervistato per sapere se c'erano sviluppi dell'ultima ora dopo le defezioni contro Napoli e Ancona: "Posso solo dire che il mio nome è stato accostato al Bologna e da un po' di tempo ne sento parlare. Non ho avuto, però, nessun contatto ufficiale, a me non piace parlare coi se e coi ma. I rossoblù hanno giocato una buona partita ieri: sono stati sfortunati. La Reggina? Stesso discorso fatto prima, nessuno mi ha mai cercato. Quest'anno mi sono ripromesso di stare tranquillo e di aspettare".